Scuole filosofiche indiane non buddhiste

Il contesto Le sei scuole filosofiche classiche indiane rappresentavano i principali avversari dei buddhisti nei dibattiti dell'epoca. Tra queste scuole, quelle che erano più rilevanti o che si facevano sentire di più, in termini delle scuole con cui i buddhisti interagivano...

La fonte dei tantra La pratica del tantra richiede convinzione nell'autenticità dei tantra, la corretta comprensione delle loro procedure e delle loro teorie nonché la certezza della loro validità come metodi per raggiungere l'illuminazione. Secondo la tradizione tibetana,...

Confrontiamo ora le spiegazioni buddhiste, Samkhya, e Nyaya sulle varie caratteristiche dell’atman, il sé.  Asserzioni sulla cognizione Asserzioni Samkhya sulla cognizione La scuola Samkhya afferma che – e questo è molto interessante perché assomiglia alla nostra posizione...

Le statistiche indicano chiaramente l'enorme costo per l'ambiente e l'economia globale della produzione e del consumo di carne. La scienza medica, la religione, la filosofia e il buon senso ci dicono di smettere di mangiare carne o almeno di ridurne la quantità e la frequenza...

In un periodo di grandi sconvolgimenti politici tra repubbliche e regni in guerra, molti, tra cui il Buddha, si unirono agli "shramana" - cercatori spirituali mendicanti erranti. Il Buddhismo divenne la quinta delle cinque scuole shramana dell'epoca.

Il logico non buddhista nyaya Śaṅkarasvāmin ha composto questo testo come introduzione sommaria al sistema di logica buddhista di Dignaga

Il testo radice, Nyāyapraveśa, è stato composto dal logico del VII secolo Śaṅkarasvāmin in sanscrito. Qui il dott. Berzin dipana i versi concisi del testo in merito alle componenti della prova logica corretta e alle numerose varietà di similitudini incorrette di tale prova.

Le scuole Vaisheshika e Nyaya condividono molte caratteristiche. La Vaisheshika enfatizza le tipologie di entità che esistono, mentre la Nyaya sottolinea le tipologie di entità coinvolte nel conoscere e provare l’esistenza di tali entità.

I vari sistemi di principi buddhisti e il sistema non buddhista Advaita Vedanta hanno interpretazioni differenti della non dualità derivanti dalla loro comprensione della natura della realtà.

La scuola yoga della filosofia indiana condivide le affermazioni fondamentali del sistema Samkhya, come ad esempio quelle riguardanti la materia primordiale, il sé e la liberazione, ma aggiunge al sistema il dio supremo Ishvara, equivalente a Shiva.