Uttaratantra: La Gemma del Dharma e la Gemma del Sangha

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La Gemma del Dharma

Il primo dei sette punti vajra riguardava Coloro Chiaramente Evoluti, i Buddha. Ora discuteremo il secondo punto, la Gemma del Dharma. Per questa, proprio come c’erano otto qualità per la Gemma del Buddha, ci sono otto qualità per la Gemma del Dharma. Tra le Tre Gemme Rare e Supreme, la Gemma del Dharma è quella che principalmente mettiamo in pratica. Tra le quattro nobili verità, si riferisce ai veri percorsi della mente (veri sentieri) che mettiamo in pratica e ai veri arresti (vere cessazioni) che otteniamo.

I versi seguenti, allora, discutono le otto qualità della Gemma del Dharma. Questa sezione del testo comincia anche con un verso di omaggio:

(9) Mi inchino al sole che è il Dharma consacrato, che non è né totalmente inesistente né veramente esistente, né sia veramente esistente sia inesistente, né qualcosa di diverso dall’essere veramente esistente o inesistente, che non può essere oggetto dell’intelletto, si separa dalle parole per renderlo definitivo, deve essere conosciuto individualmente da sé stessi, è una quiete serena, e che è immacolato, è una consapevolezza profonda che ha illuminazione con raggi di luce, e distrugge qualunque oscurità, ostilità, o attaccamento riguardo qualunque oggetto focale.

In seguito, il testo presenta le qualità:

(10) Il Dharma è ciò che è inimmaginabile, senza i due e senza pensiero concettuale, e quello che, come qualcosa di puro, chiarificante, e dal lato di essere un opponente, porta a questo – in altre parole ciò che è, e ciò che porta a una liberazione dall’attaccamento e possiede la caratteristica distintiva delle due verità.
(11) Ciò che s’intende nell’essere libero dall’attaccamento può riassumersi nei veri arresti e nei veri sentieri della mente. L'ordine in cui questi devono essere compresi dovrebbe essere conosciuto in termini delle qualità, tre e tre.

Dopo le qualità abbiamo le ragioni:

(12) Poiché non può essere un oggetto dell’intelletto, poiché non può essere verbalizzato e poiché è conosciuto da coloro altamente realizzati, è inimmaginabile. È una quiete serena poiché è senza i due e senza pensiero concettuale. I tre, la purezza e così via, sono simili al sole.

Le prime tre delle otto qualità della Gemma del Dharma sono: inimmaginabile, senza i due, e senza pensiero concettuale. Senza i due si riferisce alle emozioni disturbanti e agli impulsi karmici. Le altre tre qualità sono l’essere puro, chiarificante e dal lato di essere un opponente. Dal lato di essere un opponente si riferisce a ciò che possiede le caratteristiche delle ultime due nobili verità, i veri arresti e i veri percorsi della mente. I veri arresti sono descritti dalla qualità senza pensiero concettuale. Questo si riferisce alle qualità dell’assoluta Gemma del Dharma, i veri arresti e i veri percorsi mentali di un Buddha.

Tra i veri arresti ci sono le separazioni dai due tipi di oscuramenti, emotivi e cognitivi. Senza i due si riferisce al primo tipo, che include gli oscuramenti dovuti a questi due: le emozioni disturbanti e gli impulsi karmici. Siccome la qualità di questa vera cessazione, o arresto, è libera da tutte le considerazioni scorrette delle cose, tuttavia, essa include anche una separazione dagli oscuramenti riguardanti tutti i fenomeni conoscibili, le oscurazioni cognitive.

Le prime tre qualità, inimmaginabile, senza i due, e senza pensiero concettuale sono le qualità dei veri arresti. Le tre qualità successive, l’essere puro, chiarificante, e dal lato di essere un opponente sono qualità di veri percorsi della mente. Proprio come il sole elimina l’oscurità, questi veri percorsi della mente con queste tre qualità eliminano l’oscurità mentale e l’ignoranza. In questo modo, le prime tre qualità sono le qualità dei veri arresti, e le seconde tre sono le qualità di veri percorsi della mente.

La settima e l’ottava qualità sono: possedere la caratteristica distintiva delle due verità. Questo è simile a ciò che avevamo discusso nel set precedente di otto qualità riguardanti la Gemma del Buddha. La qualità della verità più profonda si riferisce alle prime tre qualità, le qualità dei veri arresti. La qualità della verità convenzionale si riferisce al secondo set di tre qualità, le qualità di veri percorsi della mente. Ecco come arriviamo alle otto qualità della Gemma del Dharma.

Tra le quattro nobili verità, allora, le ultime due nobili verità – i veri arresti e i veri percorsi della mente – sono note come la Gemma Rara e Suprema del Dharma. I veri arresti sono qualcosa di puro, sono puri da qualunque modo impossibile di esistere. Per via di questo, i veri arresti si contraddistinguono nel verso dell’omaggio come né totalmente inesistenti né veramente esistenti, né sia veramente esistenti sia inesistenti, né qualcosa di diverso dall’essere veramente esistenti o inesistenti. Siccome non possono essere oggetto dell’intelletto o pienamente compresi nel contesto dell’analisi concettuale con le parole, sono separati dalle parole per renderli definitivi. I veri arresti sono soltanto un oggetto conosciuto dagli altamente realizzati, gli arya; non sono oggetti cognitivi della cognizione concettuale degli esseri ordinari che fanno ragionamenti su di essi. Queste sono le qualità dei veri arresti, che hanno una quiete serena e sono immacolati.

In sintesi, la prima qualità della Gemma del Dharma, che è una delle qualità dei veri arresti, è che è inimmaginabile. Va oltre il pensiero concettuale degli esseri ordinari. La seconda qualità è l’essere senza i due, ovvero senza emozioni disturbanti e impulsi karmici. Siccome è uno stato senza questi due, è priva degli oscuramenti emotivi che impediscono la liberazione. Questa si chiama la qualità di essere senza i due. La terza qualità è l’essere senza pensiero concettuale. Il pensiero concettuale è la fonte della considerazione scorretta dei fenomeni, e quindi non averlo indica l’abbandono del secondo set di oscuramenti: gli oscuramenti cognitivi rispetto a tutti i fenomeni conoscibili, gli ostacoli che impediscono l’onniscienza.

I veri arresti hanno due tipi di purezza. C’è la naturale purezza di essere naturalmente separato dall’esistenza veramente stabilita, che fa riferimento alla prima delle tre qualità, l’essere inimmaginabile. C’è anche la purezza di essere separato dalle macchie passeggere dei due oscuramenti. Queste due purezze fanno riferimento alla seconda e terza qualità: l’essere senza i due e senza pensiero concettuale. Queste tre qualità sono le qualità dei veri arresti che sono la prima dei due aspetti della Gemma del Dharma.

Le tre qualità successive sono le qualità dei veri percorsi della mente, il secondo aspetto della Gemma del Dharma. Queste tre qualità, come menzionato nel testo, sono l’essere puro, chiarificante, e dal lato di essere un opponente – un opponente a fattori non armoniosi. Questi punti sono illustrati facendo riferimento al sole.

Il sole è puro nel senso che il fumo o le nuvole non l’offuscano. In maniera simile, macchie passeggere non oscurano il vero percorso della mente. Il sole è chiarificante; rende chiare tutte le forme e gli oggetti visibili, spazzando via l’oscurità. I veri percorsi della mente hanno livelli differenti, ma ciascun livello è libero da un grado sempre maggiore di oscuramento. Siccome sono un antidoto per i vari oscuramenti, i veri percorsi della mente agiscono come base per rendere chiari i loro oggetti. Ciò consente una cognizione diretta e non concettuale della vacuità (il vuoto).

In questo modo, abbiamo le qualità della Gemma del Dharma. Abbiamo le tre qualità dei veri arresti e le tre qualità dei veri percorsi della mente. Simile a quello che avevamo nelle qualità della Gemma del Buddha, le ultime due delle otto qualità sintetizzano le prime sei. Il testo fa riferimento a questo con le parole: riassunti nei veri arresti e nei veri sentieri della mente. I due possono anche essere compresi nei termini delle due verità. La verità più profonda equivale ai veri arresti e la verità convenzionale corrisponde ai veri percorsi della mente. In qualunque modo consideriamo queste due verità, quella più profonda o i veri arresti riassumono il primo set di tre qualità e la verità convenzionale o i veri percorsi sintetizzano il secondo set di tre qualità.

Un’incisiva cognizione concettuale della vacuità 

I veri percorsi della mente si riferiscono a quelle menti che hanno una cognizione diretta e non concettuale della vacuità come suo oggetto, un tipo di cognizione valida che all’inizio non abbiamo. Per prima cosa abbiamo bisogno di avere una cognizione della vacuità fondata su una valida e incisiva cognizione concettuale della vacuità che si affida a un ragionamento verbale. Dopo un po’ di tempo, se sviluppiamo questa cognizione concettuale come una buona abitudine mentale, otterremo una cognizione diretta e non concettuale della vacuità che non si affida direttamente a una linea di ragionamento formulata a parole.

Nel sistema Mahayana, conosciuto come il vasto veicolo della mente, quando un bodhisattva ottiene per la prima volta questa cognizione diretta e non concettuale della vacuità, ha raggiunto il primo livello della mente bhumi di un bodhisattva. Quando una persona raggiunge questa cognizione della vacuità, non creerà più nuovi potenziali karmici per rinascere nuovamente in nessuna situazione del samsara che ricorre in modo incontrollabile. Inoltre, non agiranno mai più solo per promuovere i loro scopi egoistici.

Prima che un candidato possa avere una tale cognizione diretta e non concettuale della vacuità, avrà bisogno di ottenere una comprensione incisiva della vacuità fondata sull’ascoltare, contemplare o pensare concettualmente su tali insegnamenti. In questo modo, i praticanti comprendono incisivamente e correttamente il significato della vacuità. Questo si compie effettuando molte analisi basate su linee di ragionamento e la logica.

Il significato effettivo della vacuità è qualcosa che viene discusso direttamente nelle scritture dei Sutra della Prajnaparamita o i Sutra sulla Discriminazione Lungimirante. Tuttavia, questi testi sono estremamente profondi e pertanto estremamente difficili da comprendere. In effetti, questo argomento della vacuità viene considerato “il profondo”. Sebbene questo sia un punto estremamente profondo, è possibile ottenere una comprensione incisiva basata sulla logica e il ragionamento. Per ottenere questa comprensione incisiva della vacuità, è necessario utilizzare tutte le linee appropriate di ragionamento. Poi, attraverso i nostri processi razionali di pensiero della cognizione inferenziale, sulla base di queste linee di ragionamento possiamo ottenere una comprensione incisiva del significato dell’argomento profondo della vacuità come discusso nei Sutra della Prajnaparamita

Quando abbiamo ottenuto una comprensione incisiva della vacuità fondata su processi razionali di logica e ragionamento, avremo la fiducia di aver compreso accuratamente il suo preciso significato. Con questa fiducia nella nostra comprensione, saremo in grado di proseguire per raggiungere la cognizione diretta e non concettuale della vacuità. Tutto questo è possibile.

Il primo livello della mente bhumi

A questo punto, come un bodhisattva con il primo livello di mente bhumi, come ho detto, non accumuleremo più nuovo potenziale karmico per rinascere in modo incontrollabile nel samsara, e non avremo più motivazioni egoiste. Diventeremo estremamente gioiosi e avremo una fiducia completa nel significato della vacuità, come spiegato nei Sutra della Prajnaparamita

Inoltre, otterremo una fiducia completa nella validità e precisione di tutti i testi scritturali del Buddha. Quando, attraverso il processo di logica e ragionamento, otterremo una fiducia completa in questa materia – la vacuità – otterremo anche una fiducia completa nelle parole o scritture che hanno la vacuità come loro argomento. Con totale fiducia in queste scritture, avremo fiducia totale nella fonte di queste scritture. In questo modo, avremo fiducia totale nella validità del Buddha.

Sulla base di questa fiducia totale nella validità del Buddha, avremo fiducia totale in tutte le cose che ha detto, specificatamente, le sue affermazioni secondo cui se agiamo in maniera costruttiva, il risultato sarà la rinascita come un essere umano o un dio. Se agiamo in maniera distruttiva o negativa, il risultato sarà la rinascita in uno di questi stati peggiori. Così avremo fiducia totale in queste affermazioni del Buddha riguardanti il comportamento e i suoi risultati.

Non possiamo ottenere fiducia nelle affermazioni scritturali secondo cui dalle azioni costruttive si ottiene felicità, e da quelle distruttive infelicità solamente sulla base della logica e del ragionamento. Questi argomenti non possono essere stabiliti dalla logica e il ragionamento, ma sono stabiliti sulla base della validità dell’autorità scritturale. Quando ci convinciamo della validità del Buddha come un’autorità valida, otterremo fiducia in tutto ciò che ha insegnato. Tale fiducia può essere stabilita soltanto tramite la forza della cognizione inferenziale dell’autorità scritturale del Buddha.

La Gemma del Sangha 

I versi successivi affrontano il terzo punto vajra, la Gemma del Sangha. L’omaggio nel testo legge:

(13) Mi inchino a coloro i quali vedono che siccome la consapevolezza ha una sua natura di chiara luce, le emozioni disturbanti non hanno nessuna vera natura essenziale, che, realizzando il perfetto, ovvero che tutti quelli che vagano non hanno una vera identità e sono serenamente pacificati dagli estremi, vedono che l’illuminazione totale permea continuamente in tutto, e che possiedono un atteggiamento senza ostacoli e la vista della consapevolezza profonda che ha come suo oggetto la purezza totale e l’infinità degli esseri limitati.

Il testo continua:

(14) Grazie alla sua vista di consapevolezza profonda, che è come esistono le cose, la vastità di ciò che esiste, e cosa è interiore, e (grazie alle) sue purezze, l’Assemblea di coloro con la mentalità che non tornano mai indietro è qualcosa che possiede buone qualità senza pari che sono correzioni di inadeguatezze.
(15) Poiché realizza che coloro che vagano hanno una natura effettiva che è serenamente quieta, è così che tutto esiste. E questo perché le loro emozioni disturbanti sono finite sin dall’inizio, perché la loro natura di sé è perfettamente pura.
(16) Poiché vede con un atteggiamento che realizza la cosa fondamentale da conoscere – che la natura effettiva di una consapevolezza onnisciente è presente in tutti gli esseri la cui consapevolezza è limitata – è qualcosa che ha la portata di ciò che esiste.
(17) Qualunque realizzazione come questa è qualcosa da conoscere e poi vista da ciascuno individualmente. Poiché nella sfera immacolata non c’è attaccamento né ostacoli, è pura.
(18) Dato che grazie alla sua visione di consapevolezza profonda e purezze c’è la consapevolezza profonda senza pari dei Buddha, gli altamente realizzati (l’Assemblea) che non tornano mai indietro sono una fonte di direzione sicura per tutti quelli con corpi limitati.

Le qualità della Gemma del Sangha

La Gemma del Sangha, l’Assemblea degli arya altamente realizzati, ha otto qualità, che sono riassunte dalle tre qualità della realizzazione e le tre qualità della liberazione. Le tre qualità della realizzazione sono che la vista della loro consapevolezza profonda vede come esistono le cose, la vastità di ciò che esiste, ed è interiore. Le tre qualità della liberazione fanno riferimento alle sue purezze: la separazione da oscuramenti che sono attaccamenti (indicata dalle parole, non c’è attaccamento), la separazione da oscuramenti che intralciano (indicata dalle parole, nessun ostacolo), e la separazione da oscuramenti di motivazioni inferiori (indicata dalle parole, è pura).

La consapevolezza profonda di come ogni cosa esiste ha come suo oggetto la totale purezza degli esseri limitati. L’oggetto della consapevolezza profonda della vastità di ogni cosa che esiste viene indicata come infinità.

Queste qualità si riferiscono agli arya bodhisattva o esseri dedicati altamente realizzati che hanno visto la vacuità in modo non concettuale. Durante il loro assorbimento totale sulla sfera di tutte le cose, la sfera della realtà (dharmadhatu in sanscrito) hanno la consapevolezza profonda o realizzazione di come esiste ogni cosa. Durante la fase di realizzazione successiva della loro meditazione, hanno la consapevolezza profonda o realizzazione della vastità di ciò che esiste.

Quando questi bodhisattva realizzano il perfetto – in altre parole, quando hanno la realizzazione di come esiste ogni cosa, la consapevolezza profonda della vacuità – vedono che tutti quelli che vagano non hanno una vera identità e sono serenamente pacificati dagli estremi. In altre parole, vedono una fonte, dharmadhatu, che è naturalmente pura. Mediante questa consapevolezza, abbandonano gli oscuramenti che sono attaccamento. Quando hanno la consapevolezza della vastità di ciò che esiste, diventano consapevoli di oggetti infiniti, e non c’è alcun ostacolo alla loro comprensione. Come dice il testo, vedono che l’illuminazione totale permea continuamente in tutti e possiedono un atteggiamento che è senza ostacoli. Di conseguenza, sono liberi da oscuramenti che intralciano.

Con questa realizzazione, i bodhisattva sono in grado di procedere attraverso gli stadi di sviluppo dei dieci livelli bhumi di una mente bodhisattva. Fanno così perché qualunque realizzazione come questa è qualcosa da conoscere e poi vista da ciascuno individualmente. Questa è consapevolezza profonda che proviene da dentro e non si affida a una fonte esterna. Questa consapevolezza profonda che è interiore è la terza delle prime tre qualità.

Attraverso questo processo, la consapevolezza profonda del bodhisattva aumenta e va molto oltre la consapevolezza profonda degli ascoltatori (gli shravaka) o i realizzatori solitari (i pratyekabuddha). In questo modo, essi abbandonano gli oscuramenti di motivazioni inferiori, le motivazioni degli shravaka e dei pratyekabuddha, che è la terza qualità del secondo set di tre.

Se prendessimo il tempo di mettere insieme tutte le parti di questi versi come abbiamo fatto con le qualità delle altre due Gemme, ci vorrebbe un tempo estremamente lungo. Quindi, fermiamoci qui.

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