Discorso in occasione della celebrazione del novantesimo compleanno di Sua Santità il Dalai Lama

Conferenza dell’International Buddhist Confederation, New Delhi, India, 13 luglio 2025

È un grande onore partecipare alla celebrazione del novantesimo compleanno di Sua Santità il Dalai Lama, e di parlare con voi oggi dell’importanza dei suoi insegnamenti spirituali per il XXI secolo. Possiamo comprendere quali siano i temi più importanti per Sua Santità dai tre argomenti su cui ritorna molto spesso. Questi sono l’unità del genere umano, i due focus della sua meditazione quotidiana, e i suoi quattro grandi impegni. Ci sono molti altri aspetti che potrebbero essere citati, come le sue discussioni con gli scienziati, ma vorrei concentrarmi soltanto su questi tre temi. Non posso presumere quali siano i pensieri di Sua Santità riguardo la loro rilevanza, ma basandomi su quello che ha condiviso pubblicamente, posso offrire qualche riflessione.

Il primo è l’unità del genere umano, e in senso più ampio, l’unità di tutta la vita senziente nel tempo e nello spazio. Questa unità si basa sul fatto che tutti vogliono essere felici, e nessuno vuole soffrire. Siccome le difficolta attuali, come il riscaldamento climatico, influenzeranno tutti, qualunque misura adottiamo per affrontarle condizionerà pure tutti noi. Se comprendiamo l’interconnessione di tutta la vita senziente e il senso di fratellanza e sorellanza che accomuna tutti noi, allora riusciremo a compiere delle scelte sagge.

Il secondo punto evidenziato spesso da Sua Santità è che la sua pratica giornaliera si concentra sul bodhicitta – l’aspirazione compassionevole di raggiungere l’illuminazione per il bene di tutti gli esseri – e la visione della vacuità. Il bodhichitta incoraggia e ispira le persone a lavorare sui loro difetti e a realizzare i loro potenziali per aiutare al meglio tutti gli esseri viventi. Questo è particolarmente importante considerando quanto il futuro sia incerto. Con una visione corretta della vacuità, le persone potranno dissolvere i fraintendimenti sul modo reale di esistenza di loro stessi, degli altri, e delle sfide che incontreranno. Di conseguenza saranno in grado di rispondere con chiarezza e in modo intuitivo, radicato nel rapporto di causa ed effetto.

Poi arriviamo ai quattro grandi impegni di Sua Santità, che hanno definito la gran parte della sua attività nel mondo. Il primo è la promozione dell’etica secolare – i valori universali della gentilezza, dell’onestà, e del perdono – tramite la loro introduzione nel sistema educativo moderno. I bambini di oggi dovranno affrontare le sfide di domani, e hanno bisogno di valori interiori, non solo valori materiali, che guidino le loro decisioni per costruire un mondo compassionevole.

Il suo secondo impegno è rivolto all’armonia religiosa, sia all’interno delle tradizioni buddhiste che tra le varie religioni mondiali. Sua Santità dice spesso che il conflitto basato sulla religione è antiquato. Le vere soluzioni arriveranno in questo secolo solo attraverso il dialogo, il rispetto reciproco, e il compromesso.

Terzo, Sua Santità è impegnato nella preservazione della cultura tibetana – la sua lingua, la medicina, l’ambiente, e la tradizione di Nalanda. La cultura tibetana si basa sul Buddhismo, e il Buddhismo tibetano è unico in quanto ha preservato l’intero sviluppo del Buddhismo in India, radicato nella tradizione di Nalanda. Questa tradizione, con la sua formazione rigorosa nella logica e nel dibattito, è particolarmente importante oggi come uno strumento per contrastare le distorsioni e la disinformazione. La lingua tibetana detiene le traduzioni più complete dei testi buddhisti indiani. La medicina tibetana offre opzioni quando gli altri sistemi non riescono ad offrire altro. E la protezione del fragile ambiente del Tibet è fondamentale per tutta l’Asia, perché i suoi fiumi forniscono acqua a gran parte del continente.

Il quarto impegno è lo sforzo di Sua Santità nel reintegrare gli antichi insegnamenti indiani sulla mente – sia buddhisti che non – nel moderno sistema educativo indiano. Questi insegnamenti offrono una comprensione profonda e strumenti per lavorare con la mente e le emozioni. Impartire queste conoscenze agli studenti conferisce loro gli strumenti necessari per affrontare le sfide della vita con consapevolezza e responsabilità. Inoltre, dare nuova vita a questi insegnamenti in India è un gesto di gratitudine, perché fu l’India ad offrire questa saggezza al Tibet molti secoli prima.

Sua Santità non solo si dedica costantemente a questi impegni, ma anche ispira molti di noi, io stesso incluso, a contribuire ai suoi sforzi. Gli insegnamenti spirituali di Sua Santità sono senza tempo, ma i suoi impegni globali sono particolarmente rilevanti per il secolo attuale. Il miglior regalo, io penso, che possiamo offrire a Sua Santità in questa occasione di buon auspicio del suo novantesimo compleanno sia di dedicarci a fare tutto ciò che possiamo per sostenerlo nei suoi sforzi. Sua Santità ci ha mostrato la via; ora dipende da noi ripagare la sua gentilezza e seguire il suo esempio.

La visione di Sua Santità per il futuro ha guidato le sue azioni per decenni. Per illustrare questo punto, vorrei condividere con voi alcuni esempi che hanno fatto parte della mia esperienza di traduttore, ed eventi che ho organizzato io stesso, o di cui sono venuto a conoscenza.

Riguardo all’unità del genere umano, a prescindere da dove siano avvenuti i disastri naturali, Sua Santità ha fatto donazioni generose alle operazioni di soccorso. Ha anche aiutato durante periodi di agitazione sociale. Ad esempio, era molto preoccupato delle difficoltà affrontate dai leader e dalla gente dell’Europa orientale e dell’Unione Sovietica nella transizione dopo la caduta del comunismo. All’ultimo minuto decise di andare in Cecoslovacchia quando il presidente Vaclav Havel lo invitò solo alcune settimane dopo esser stato insediato, per insegnare a lui e alla sua squadra metodi di meditazione per affrontare lo stress implicato dalle loro nuove responsabilità. In maniera simile, alla richiesta del primo vice di Boris Yeltsin, Sua Santità inviò dottori tibetani per aiutare i parlamentari russi che stavano soffrendo di stress quando la Russia stava cominciando ad affermare la sua indipendenza dall’Unione Sovietica.

Nel 1990, il Ministero Sovietico della Salute chiese a dottori tibetani di curare alcune vittime del disastro di Chernobyl. Sua Santità compassionevolmente fu d’accordo e inviò il suo dottore personale, Tenzin Choedrak. Sfortunatamente, nonostante il successo dello studio pilota, il progetto medico fu interrotto dopo lo smembramento dell’Unione Sovietica, perché la Russia, l’Ucraina, e la Bielorussia non riuscirono ad accordarsi per cooperare. Tuttavia, questo esempio di compassione in azione mostra che i focus principali di Sua Santità in meditazione non erano mai solo questione di pratica privata, ma erano sempre principi guida attivi delle sue attività. La sua profonda comprensione della vacuità di sé stesso e di tutto ciò che fa è evidente non soltanto nei suoi insegnamenti sulla vacuità, ma anche nella sua capacità di rimanere umile davanti alle folle adoranti, e di sovrintendere a moltissimi progetti senza sentirsi stressato o sommerso dal carico di lavoro.

Riguardo l’impegno di Sua Santità di espandere i piani di studio scolastici per includere insegnamenti sull’etica secolare per i bambini, Sua Santità ha promosso lo sviluppo di un programma di apprendimento Sociale, Emotivo, ed Etico (SEE) all’Emory University. Tradotto in 24 lingue, è stato inserito nei piani di studio scolastici di più di 41 paesi.

Sua Santità ha sempre sottolineato fortemente la promozione dell’armonia interreligiosa, il suo secondo grande impegno. Nel 1967 fu organizzata la sua prima visita internazionale dopo essere arrivato in India per incontrare i leader buddhisti in Giappone e Tailandia; durante la sua prima visita in Europa, il suo primo incontro fu proprio con Papa Paolo IV in Vaticano. Nel corso degli anni seguenti, ha participato a vari eventi interreligiosi con leader cristiani ed ebrei, preferendo sempre discussioni private sugli insegnamenti e metodi di meditazione per sviluppare amore invece che incontri pubblici di preghiera. A questo proposito nel 1990 ha invitato un gruppo di leader spirituali ebrei a Dharamsala. Ha invitato anche leader musulmani per discussioni simili, come il Dr. Tirmiziou Diallo nel 1994, il capo ereditario dei Sufi della Guinea. Il pubblico di entrambe le parti rimase molto emozionato e commosso da questo incontro.

Da allora Sua Santità ha incontrato molti leader musulmani ed ha richiesto a noi degli Archivi Berzin di rendere disponibile il materiale del nostro sito web Study Buddhism in tutte le principali lingue islamiche, cosa che abbiamo fatto. Siccome spesso sorgono fraintendimenti da una mancanza di informazione, abbiamo allargato la richiesta di Sua Santità traducendo i nostri contenuti anche in ebraico e nelle lingue di tutti i paesi buddhisti asiatici.

Gli sforzi di Sua Santità per preservare la cultura tibetana, il suo terzo grande impegno, iniziarono anche poco dopo il suo arrivo in India. A Dharamsala nel 1960 aprì il primo villaggio dei bambini tibetani. Nel 1961, scrisse il libro La mia terra, e la mia gente facendolo tradurre in inglese l’anno successivo. Come passo seguente, nel 1962 inviò Sharpa e Khamlung Rinpoche, che erano adolescenti, nonché Geshe Sopa e Lama Kunga, nel New Jersey ad imparare l’inglese e diventare traduttori di Dharma sotto la guida di Geshe Wangyal, un mongolo calmucco.

Nel 1965 a Nuova Delhi, Sua Santità aprì la prima Casa del Tibet come un centro culturale tibetano, e dal 1966 cominciò la ricostruzione dei principali monasteri di Lhasa nel sud dell’India. Poi nel 1967 inaugurò l’Istituto Centrale di Alti Studi Tibetani a Sarnath.

Per quanto ne so, Sua Santità cominciò a commissionare la traduzione di testi buddhisti nel 1969, quando me ne diede uno da tradurre con Sharpa e Khamlung Rinpoche. Questo avvenne durante la mia prima udienza con lui, quando andai in India per la ricerca sulla mia tesi di dottorato ad Harvard. I due rinpoche erano tornati in India l’anno prima, e avevo una connessione con loro tramite Geshe Wangyal. Traducemmo il testo sotto la guida del maestro dei rinpoche, Geshe Ngawang Dhargyey. Il nostro lavoro infine gettò le basi per la creazione dell’ufficio traduzioni alla Biblioteca delle Opere e degli Archivi Tibetani.

Per preservare la cultura tibetana, e custodire le scritture che le persone gli portavano dal Tibet, Sua Santità posò la prima pietra della biblioteca a giugno del 1970. Poco prima di aprire a novembre 1971, notando i benefici di offrire la filosofia buddhista e le classi di meditazione per occidentali, nominò Geshe Ngawang Dhargyey come maestro e i due rinpoche come traduttori. Nel 1972 Sua Santità mi permise di aggiungermi a loro dopo aver completato il dottorato ad Harvard; da quel momento ho dedicato la mia vita al suo servizio.

Quello stesso anno, comprendendo l’importanza di preservare e tradurre i testi della tradizione di Nalanda, Sua Santità fondò con Geshe Wangyal l’Istituto Americano di Studi Buddhisti alla Columbia University, dando loro il compito di tradurre il Tengyur, che conteneva questi testi.

In maniera simile, Sua Santità cominciò a muoversi per rendere accessibile l’iniziazione di Kalachakra, che considera di particolare beneficio per il futuro. Uno dei suoi maestri del Kalachakra, Tsenshap Serkong Rinpoche, mi formò al fine di poter tradurre l’iniziazione per lui. Sua Santità notò presto il grande interesse che avevano gli occidentali nella pratica di Kalachakra, e quindi scelse tre sadhana di lunghezza graduale da tradurre per la loro pratica. Poi, per aiutare a preparare le persone a queste iniziazioni, Sua Santità offrì personalmente delle linee guida su cosa spiegare e come rispondere alle domande più frequenti.

Sua Santità ha sostenuto molto la diffusione del Dharma nel mondo in molti altri modi. Nel 1989, mi mandò nei monasteri nel sud dell’India per preparare i geshe e i monaci che progettavano di insegnare e tradurre in occidente. Con molta cura personale per i dettagli, mi istruì di indossare giacca e cravatta in modo tale che i monaci mi prendessero più sul serio. Questo portò a un laboratorio organizzato da Doboom Rinpoche a Delhi nel 1994 per formare i giovani tibetani nelle abilità necessarie per fare traduzioni scritte.

Per la preservazione degli insegnamenti buddhisti tra i tibetani, Sua Santità sapeva che sarebbe stata essenziale l’armonia tra le quattro scuole tibetane e la tradizione nativa Bon. Per questo motivo nel 1998 Sua Santità organizzò una conferenza di lama reincarnati e abbati di tutte le cinque tradizioni per discutere le modalità in cui potevano cooperare.

Per assicurarsi che gli insegnamenti sarebbero continuati anche in Tibet, Sua Santità sentì che il sostegno di accademici cinesi sarebbe stato di grande aiuto. Pertanto, per valutare il loro livello di interesse nel Buddhismo tibetano, Sua Santità mi chiese di andare a Pechino nel 1994 per offrire lezioni agli istituti di ricerca dedicati allo studio accademico del Buddhismo. I professori e gli accademici erano sinceramente interessati al Buddhismo tibetano, specialmente nel tantra, e volevano imparare di più. Sua Santità considerò questo un segno positivo per il futuro.

L’impegno di Sua Santità nel preservare la cultura buddhista non si limita al Tibet. Ha svolto anche un ruolo cruciale nel ravvivare il Buddhismo in Mongolia e nelle regioni russe tradizionalmente buddhiste: la Calmucchia, la Buriazia, e la Tuva. Gettò le basi per questa rinascita visitandole nel 1979 e nel 1982. Dopo la caduta del comunismo, nel 1992 insegnò ampiamente in queste regioni.

Per stimolare la rinascita del Buddhismo in Mongolia, nel 1997 Sua Santità commissionò un progetto per compilare e pubblicare gli insegnamenti di Bakula Rinpoche nella lingua colloquiale mongola. Fino ad allora, gli insegnamenti erano disponibili solo nella lingua mongola o tibetana classica, nessuna delle quali era conosciuta dai laici. Come ambasciatore dell’India in Mongolia, Bakula Rinpoche era diventato un maestro popolare. I suoi insegnamenti e le riforme della disciplina monastica gettarono le basi per l’attuale rinascita del Buddhismo in Mongolia.

Per adempiere al suo quarto impegno di offrire gli antichi insegnamenti filosofici al sistema educativo indiano, Sua Santità introdusse nel 2017 lo studio della logica e del dibattito nel curriculum scolastico dei villaggi dei bambini tibetani. Poi, nel 2023, posò la prima pietra del Centro Dalai Lama per l’antica saggezza indiana e tibetana a Bodhgaya, e la prima conferenza accademica fu organizzata ad aprile di quest’anno, il 2025, per esplorare le possibili strategie per offrire queste materie nelle scuole indiane. Anticipando il bisogno di avere materiale adatto all’insegnamento per questo progetto, ampie porzioni del nostro sito web Study Buddhism sono state tradotte in dieci lingue indiane.

Ci sono molti altri esempi che potrei citare in cui altre persone sono state ispirate ad aiutare Sua Santità nel perseguimento dei suoi impegni, come l’inaugurazione degli incontri Mind & Life con gli scienziati nel 1987, l’inaugurazione dell’Istituto Dalai Lama per l’educazione superiore a Bengaluru (Bangalore) nel 2008, e l’apertura dell’Istituto Serkong a Dharamsala nel 2024 per l’insegnamento della logica e del dibattito e la loro applicazione nei programmi di studio dei centri di Dharma occidentali. Spero che, nel corso di questo secolo, i nostri esempi ispireranno nuove generazioni a fare i passi successivi per aiutare a realizzare la visione di Sua Santità per quello che sarà di maggior beneficio per il futuro. Non c’è nessun’altra guida più saggia e compassionevole per questo che Sua Santità, e non c’è miglior regalo di compleanno per lui delle nostre azioni di beneficio per gli altri. Grazie.

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