Felicità e infelicità, piacere e dolore

All’interno del fattore aggregato di sentire livelli di felicità (tshor-ba’i phung-po), le sensazioni di felicità (bde-ba) e infelicità (sdug-bsngal, sofferenza) includono sia sensazioni fisiche (lus-kyi tshor-ba) sia sensazioni mentali (sems-kyi tshor-ba). Sensazioni di felicità e infelicità fisica accompagnano la cognizione sensoriale (dbang-shes) di forme di fenomeni fisici (gzugs). Sensazioni di felicità e infelicità mentale accompagnano la cognizione mentale (sems-shes) di qualunque fenomeno validamente conoscibile (shes-bya).

Sensazioni di felicità e infelicità, che sia della varietà fisica o mentale, non sono identiche alle sensazioni fisiche (reg-bya) del piacere corporeo (bde-ba) e del dolore corporeo (sdug-bsngal). È così nonostante il fatto che i termini tibetani per “felicità” e “piacere” siano gli stessi, e la stessa cosa vale per “infelicità” e “dolore”. Il piacere e il dolore del corpo sono inclusi nel fattore aggregato delle forme di fenomeni fisici (gzugs-kyi phung-po). Sono oggetti della cognizione (yul) che sono forme di fenomeni fisici. La felicità e l’infelicità, d’altro canto, sono fattori mentali (sems-byung), modi di essere consapevoli di qualcosa.

Ciò che in occidente viene chiamato “piacere mentale e dolore mentale” non sono forme di fenomeni fisici. Sono i fattori mentali della felicità mentale e dell’infelicità mentale.

Se è una sensazione fisica di piacere corporeo, è pervasivo che la sensazione fisica che lo sperimenta sia una sensazione fisica di felicità corporea; altrimenti la persona non proverebbe piacere. La stessa cosa vale per una sensazione fisica di dolore corporeo e una sensazione fisica di infelicità corporea. Tuttavia, in entrambi i casi, la sensazione mentale che segue la sensazione fisica può essere una sensazione mentale di felicità mentale o una sensazione mentale di infelicità mentale. 

Top