Dettagli delle dieci azioni distruttive

Se spiego in questo modo, lo trovate utile? Lo chiedo perché ci sono molti modi differenti in cui possiamo insegnare il Dharma.

Dr. Berzin: Rinpoche sta chiedendo la vostra opinione. È questo un modo appropriato di presentarvi il materiale?

Se trovate che questo sia un buon modo di procedere, allora continuo così perché il punto è di spiegare qualcosa che sarà di beneficio per voi, e di rendere questa esperienza utile. Qualunque sia il tipo di insegnamento che ascoltate, qualunque cosa ascoltiate riguardo questi strumenti preventivi, è qualcosa che innanzitutto ascoltate e poi, in base a questo, li conoscete. Conoscendoli, dovreste provare a metterli tutti in pratica – ciò di cui ci occupiamo qui.

Semplicemente conoscere questi strumenti preventivi senza adottarne nessuno, senza metterli in pratica, non è un grande risultato. Anche se vuoi mettere in pratica questi strumenti di prevenzione, se non sai come fare, allora non puoi adottarli veramente. Dunque, è importante sia impararli che metterli in pratica. Dovete ascoltare gli insegnamenti, ascoltare le spiegazioni di questi strumenti, impararli e praticarli. Tutto questo deve andare insieme: è un processo unico.

Le tre azioni distruttive del corpo (Continua)

Astenersi dall’uccidere - ripasso

Vi ho spiegato ciò che implica l'azione distruttiva di togliere la vita a qualunque essere, e ora conoscete questo aspetto grazie alla mia spiegazione. Quindi cosa avete sentito da me? Avete sentito tutti gli svantaggi e i difetti che derivano dall’uccidere, e avete sentito tutti i vantaggi e i benefici derivanti dall’astenersi di uccidere qualunque creatura. Quindi ora li conoscete, e quindi metterli in pratica significherebbe fare una forte promessa o voto che da ora in poi “Non prenderò la vita di alcun essere vivente, neppure quella di un piccolo insetto”.

Astenersi dal compiere questo tipo di azione distruttiva è ciò che vuol dire mettere in pratica [questa promessa]. Ma nella vostra vita quotidiana, voi normalmente camminate, e camminando inevitabilmente pesterete alcuni piccoli insetti per terra. In questo caso, lo fate accidentalmente, senza un chiaro riconoscimento di ciò che state facendo. Non c’è alcuna motivazione di uscire e schiacciare questi insetti. È qualcosa di involontario, e tutti i fattori coinvolti nel rendere l’azione completa non sono presenti. Quindi è un caso differente.

Una volta c’era un macellaio di animali che viveva al tempo di Katyayana, un arya – un essere altamente realizzato. Quando incontrò Katyayana, fece un voto di astinenza. Disse che “Io non posso smettere di macellare gli animali durante il giorno, ma posso fare un voto di astenermi dal macellarli durante la notte”. E quindi prese quel voto secondo cui durante il giorno avrebbe continuato a macellarli, ma che di notte avrebbe smesso e non avrebbe mai ucciso un animale di notte. Come risultato di questo, nella sua rinascita seguente, durante la notte, che corrispondeva al tempo in cui si era astenuto dall’uccidere animali, tutto andava bene. Aveva abbastanza da mangiare e da bere, e tutto era confortevole e bello. Ma durante il giorno, tutti gli animali attorno lo attaccavano, tutto era assolutamente orribile perché tutte le creature selvagge e gli animali cercavano di incornarlo e di attaccarlo.

Se pensate ad un esempio in cui questo è al contrario, in cui gli animali vengono uccisi dinotte e ci si astiene dall’uccidere di giorno, allora in questo caso tutto sarebbe molto piacevole durante il giorno. Avreste molto da mangiare e da bere; tutto sarebbe confortevole e tutte le persone attorno a voi [vivrebbero] in armonia. C’era un monaco che incontrò qualcuno che aveva provato questo tipo di situazione, in cui tutto andava bene durante il giorno, ma che durante la notte veniva attaccato da tutti gli animali. Chiese al Buddha quale fosse la causa di questo, e il Buddha spiegò che era il risultato del fatto che questa persona fu un macellaio nella sua vita passata: si asteneva dall’uccidere animali durante il giorno, ma li macellava di notte.

Rubare

L’azione distruttiva seguente del corpo è rubare, prendere cose che non vi appartengono. Questo si riferisce a qualunque oggetto che non appartiene a voi. Prendere ciò che non viene dato a voi include non solo l’atto effettivo di rubare ma anche, ad esempio, passare dal casello autostradale senza pagare. Anche questo vuol dire prendere ciò che non ci viene dato: è rubare.

Quanto al tipo di risultato che maturerà da questa azione in termini di rinascita, allora ovviamente come con le altre azioni distruttive, vorrebbe dire rinascere in uno degli stati peggiori come una creatura infernale, uno spirito famelico o un animale. Se e quando rinascerete di nuovo come essere umano, il risultato sarebbe che durante quella vita sarete estremamente poveri e non avrete nulla. Questo sarebbe il risultato che corrisponde alla sua causa in termini della vostra esperienza: sareste molto poveri. Come risultato che corrisponde alla sua causa in termini del vostro comportamento istintivo, allora, a prescindere da quanto voi possiate essere ricchi, o competenti e dotti, sareste portati istintivamente a rubare. In termini di un risultato comprensivo, rinascereste in un luogo molto povero, dove la pioggia non cade nei tempi giusti e cose come il cibo e le bevande sono molto scarse.

Ad esempio, l’America è un paese molto ricco pieno di cose da mangiare e da bere, e questo sarebbe il risultato di persone che non hanno rubato in passato. Pertanto, se volete continuare a rinascere in paesi ricchi, in luoghi ricchi, allora avrete bisogno di astenervi dal rubare, dal prendere qualunque cosa che appartiene ad altri, qualunque cosa che non appartiene a voi. Come risultato che matura dall’astenersi dal rubare, rinascereste in un paese affluente come questo. In termini di un risultato che corrisponde alla sua causa in termini della vostra esperienza, sareste molto ricchi e avreste tutto quello che desiderate. Il risultato comprensivo sarebbe che l’area in cui rinascete sarebbe prospera e ricca. Pertanto, dovreste considerare gli svantaggi e i difetti del rubare, dell’essere un ladro, e pensare ai risultati benefici di astenervi dall’agire in questo modo. Poi, se prendete un voto di astinenza e promettete di non rubare mai più, questa sarà [un’azione] molto costruttiva da cui deriveranno risultati molto positivi.

Il Dharma è una pratica spirituale che implica l’adottare strumenti di prevenzione per le vite future, dalla prossima vita in avanti. Pertanto, sarebbe, ad esempio, pensare che nella mia vita futura voglio avere una vita lunga e sana e, a tal fine, adotterò gli strumenti di prevenzione di astenermi dall’uccidere. Nelle mie vite future voglio essere ricco e benestante e, pertanto, adotterò lo strumento di prevenzione di astenermi dal rubare sempre, dal prendere quello che non mi appartiene. È questo ciò che si intende realmente quando parliamo di adottare gli strumenti di prevenzione del Dharma.

Comportamento sessuale inappropriato

La prossima azione distruttiva del corpo è il comportamento sessuale inappropriato. Ad esempio, un comportamento sessuale inappropriato è l’adulterio, ovvero avere relazioni sessuali con qualcuno che non è il tuo partner. Il risultato derivante da questi tipi di comportamenti sessuali inappropriati in termini di una rinascita che maturerà sarebbe, ad esempio, di rinascere come un essere inferiore in un luogo estremamente sporco. Ad esempio, potete vedere tutti questi insetti e mosche che vivono in pozzi neri e in stagni orribilmente inquinati. Questo sarebbe un risultato che matura da un comportamento sessuale inappropriato. Un risultato che corrisponde alla sua causa in termini della vostra esperienza sarebbe, quando rinascete in seguito come un essere umano, che il vostro partner non vi sarà fedele, non sarete in grado di continuare ad avere un partner di matrimonio, e il vostro corpo emanerà odori molto cattivi. Dall’altro lato, come risultato di astenersi da comportamenti sessuali inappropriati, il vostro corpo sarà molto profumato e radioso, e sarete in armonia con il vostro partner.

Quando abbiamo parlato del rubare, del prendere ciò che non vi viene dato, ricordatevi nell’analisi di queste azioni che ci sono quattro aspetti che devono essere completi. Il completamento del rubare consiste nello sviluppare l’atteggiamento o la sensazione che quello che avete preso ora appartiene a voi. Il completamento necessario in un atto di comportamento sessuale inappropriato sarebbe raggiungere effettivamente il piacere dell’orgasmo.

Queste sono le tre azioni distruttive del corpo.

Le quattro azioni distruttive della parola

Mentire

La quarta azione distruttiva ci porta alla categoria delle azioni distruttive della parola. Ce ne sono quattro di queste e la prima è il mentire. La base coinvolta, riguardo alla quale dovreste mentire, è una di queste quattro cose: qualcosa che avete visto o sentito, che avete incontrato, o che conoscete. In maniera simile, potrebbe essere l’opposto di queste quattro: qualcosa che non avete visto o non avete sentito, o che non avete incontrato o sperimentato, o qualcosa che non conoscete.

Il riconoscimento coinvolto deve essere l’opposto di quello che avete sperimentato. In altre parole, dovete riconoscere di aver visto qualcosa ma poi dite di non averlo visto, o che avevate sentito qualcosa ma poi avete detto di non averlo sentito; o l’opposto di questi: riconoscere di non aver visto qualcosa ma poi di aver detto di averlo visto. Dovrebbe essere questo tipo di riconoscimento.

Può essere coinvolta qualunque tipologia di motivazione nel mentire e queste possono rientrare nelle categorie del desiderio, della rabbia, o dell’ignoranza. Lo stesso si applica a tutte le azioni distruttive: possono provenire da uno qualunque di questi atteggiamenti velenosi: l’attaccamento, la rabbia, o l’ignoranza.

Il fattore motivante che genera il mentire sarebbe la vostra abitudine continua di mentire. Se ingannate sempre gli altri, se vi inventate sempre cose, allora la forza di questo fa in modo che il vostro mentire sorga automaticamente: siete dei bugiardi compulsivi. Quanto all’azione coinvolta nel creare la bugia, potrebbe essere dire qualcosa. Ma non dovete nemmeno dire qualcosa, potrebbe essere qualunque gesto del vostro corpo o il modo in cui vi comportate o qualche tipo di indicazione fisica o verbale di una bugia. La conclusione è quando l’altra persona effettivamente comprende la vostra bugia – che sia comunicata a parole, gesti, un’espressione o no – la comprende e sono consapevoli di ciò che state cercando di comunicare: a quel punto l’azione è completa.

Quando dico che l’altra persona capisce quello su cui avete mentito, non significa che capisce che avete mentito. Significa che comprende quello che avete detto e vi credono, nel senso che avete detto di aver visto qualcosa quando non è così, e capisce ciò che intendete, e ora capisce che voi avete veramente visto qualcosa quando, in realtà, non è così. Non significa che ha capito che avete mentito, ma semplicemente che avete comunicato con lui o lei; inoltre, lui o lei comprende ciò che stavate cercando di comunicare.

Ora ditemi, cosa ho appena detto? Qual è la conclusione di una menzogna, come viene completata?

Quando qualcuno vi capisce, se li avete ingannati?

Cosa vuol dire “capire”?

Se avevano capito il significato di ciò che intendevate trasmettergli?

Non significa che l’altra persona capisce che avete mentito. Significa semplicemente che ha capito cosa avete detto, o ha capito il gesto che avete fatto. Se non capisce che avete mentito, ciò implica che ha considerato come vero quello che avete detto o fatto a gesti.

Linguaggio divisivo

L’azione distruttiva seguente, la quinta tra le dieci, o la seconda delle quattro azioni verbali distruttive o non virtuose, è di usare un linguaggio divisivo per creare divisioni con ciò che dite. La base coinvolta deve essere delle parti che sono armoniose tra di loro o che non sono in armonia; può essere uno qualunque di questi due casi. Come prima, l’intenzione deve coinvolgere sia un riconoscimento delle parti e anche una motivazione. Il riconoscimento, ad esempio, sarebbe che voi vedete due persone e riconoscete che queste sono due persone che volete separare. Volete che si comportino in maniera non amichevole tra di loro. Quindi riconoscete le due parti tra cui volete causare una divisione. Poi la motivazione può essere di due tipi: se sono amici, volete creare una divisione tra di loro affinché diventino nemici; o se sono nemici, volete rendere questa inimicizia ancora peggiore.

L’azione coinvolta potrebbe essere dire qualcosa, non importa se sia vero o no, dire qualunque cosa. Sia che ne avete sentito parlare o no, non importa; ma dire qualcosa che causerà una divisione tra le due persone o, se sono già nemiche, fare in modo che si allontanino ancora di più tra di loro. La conclusione è quando le parti comprendono ciò che avete detto, quelle parole che avete detto che provocano una perdita di qualunque tipo di armonia tra di loro – questa è la conclusione dell’azione. Di nuovo, ciò non significa che comprendono che avete detto quello che avete detto solo per causare disarmonia tra di loro.

In termini dell’azione coinvolta, oltre a voi che fate queste affermazioni usando parole divisive, bisogna coinvolgere anche almeno una delle due parti all’infuori di voi che state cercando di separare. Può essere qualunque cosa oltre a solo due persone. Ad esempio, potreste cercare di causare divisioni all’interno di tutto un paese, o tutta una regione, fare in modo che tutti siano in disarmonia tra di loro.

Linguaggio abusivo e duro

Il prossimo tipo di azione distruttiva, la sesta tra le dieci, o tra le quattro della parola, la terza tra le quattro, consiste nell’utilizzare un linguaggio duro e abusivo. La parte coinvolta per la vostra azione di usare un linguaggio duro e abusivo sarebbe qualunque individuo o essere diverso da voi – un nemico, un amico, o un parente – che in passato, nel presente, o nel futuro potrebbe danneggiare voi o qualcun altro, o che semplicemente vi irrita. La motivazione e il riconoscimento coinvolti sono simili alle precedenti azioni distruttive, e l’intenzione coinvolta sarebbe di gridare o dire qualcosa di duro o abusivo verso questa persona o creatura.

Poi l’azione effettiva coinvolta sarebbe di gridare qualcosa, di dire qualcosa di duro e abusivo, che sia vero o no, riguardo la classe sociale dell’altra persona, oppure qualcosa riguardo la loro ricchezza o il loro corpo fisico, o la loro moralità, o qualunque cosa: dire qualcosa di molto duro e crudele riguardo qualche aspetto dell’altra persona.

In termini del primo di questi, chiamare qualcuno con un nome terribile che riguarda la loro casta o posizione sociale, potrebbe essere in inglese, ad esempio, chiamare qualcuno un bastardo o qualcosa del genere. In India, un eunuco travestito che batte un tamburo durante certi festival, o uno spazzino o un custode o qualcosa del genere, è di una casta molto bassa; pertanto, chiamare qualcuno uno spazzino o un custode è qualcosa di molto cattivo. O in Tibet, qualcuno che è ad esempio un fabbro o un macellaio, o qualcuno che lavora nelle pompe funebri, che si prende cura dei corpi dei morti, è di una casta molto bassa. Quindi si tratterebbe di chiamare qualcuno con uno di questi nomi, come ad esempio chiamare qualcuno un bastardo.

In termini dell’aspetto fisico, potrebbe essere qualcosa come chiamare qualcuno uno storpio, oppure “sei cieco” o “sei sordo”, o “sei brutto”, questo tipo di cose in termini della loro condizione fisica. In maniera simile, potreste abusare qualcuno riferendovi al loro comportamento, chiamandoli un idiota, un cretino, un cane, o qualunque cosa del genere. In breve, è qualunque tipo di abuso verbale che indirizzate a qualcuno. E la conclusione sarebbe che l’altra persona capisce ciò che avete detto.

Chiacchiere inutili

La prossima azione distruttiva è la settima delle dieci, la quarta tra le quattro azioni distruttive verbali, e consiste nelle chiacchiere inutili. La base deve essere parlare di qualcosa che non ha alcun significato, che è banale. Dovete riconoscere e considerare che questa cosa inutile di cui state parlando sia in realtà significativa. La motivazione deve essere il desiderio di dire realmente queste cose banali e inutili, di esprimerle. L’azione consiste nell’esprimere effettivamente queste cose inutili e banali. La conclusione non richiede effettivamente che qualcuno comprenda quello che avete detto, ma il semplice fatto di esprimere queste cose – come borbottare qualcosa a voi stessi – è sufficiente affinché l’azione sia completa.

Comprendo che questo includa, ad esempio, il pensiero discorsivo quando meditiamo?

No, esprimere a voce i pensieri discorsivi coinvolti nella meditazione, come ad esempio quando state cercando l’io, e l’io si trova nella vostra testa o nel piede, questo tipo di cose non sono chiacchiere inutili. Nelle chiacchiere inutili, la base coinvolta deve essere qualcosa di completamente inutile e banale. Persino esprimere pensieri discorsivi ad alta voce che emergono dalla meditazione non rientrano nella categoria delle chiacchiere inutili, perché il processo di meditazione non è stupido e banale, persino se i pensieri discorsivi coinvolti sono stupidi e non hanno alcun significato.

Intendevi dire cose come pensieri casuali che potrebbero emergere nella meditazione?

Dr. Berzin: Mi riferivo a pensieri casuali.

Cosa considero come chiacchiere inutili quando mi rendo conto che la mia mente sta vagando di qua e di là?

Dr. Berzin: Ad esempio?

Qualunque cosa che emerge. Ad esempio, cosa faremo dopo la meditazione.

Dr. Berzin: Dirlo a voce alta?

No, semplicemente pensarlo. 

Dr. Berzin: Beh, pensare qualcosa non è un’azione della parola, ma chiederò a Rinpoche se le chiacchiere inutili devono essere espresse ad alta voce.

Serkong Rinpoche: Innanzitutto, devono essere espresse ad alta voce affinché siano delle chiacchiere inutili; le chiacchiere inutili mentali sono un’altra cosa. Ciò di cui parliamo qui è un atto verbale effettivo e, in questi termini, deve essere qualcosa di totalmente inutile e stupido. Se stai meditando e hai fame e dici ad alta voce, “Ho fame, cosa dovrei preparare per pranzo?” – queste non sono chiacchiere inutili perché hanno un certo significato. Ma dire qualcosa che è completamente stupido e inutile, qualcosa che non ha alcuno scopo rientra nelle chiacchiere inutili.

Le tre azioni distruttive della mente

Pensiero bramoso

Il prossimo è l’ottava azione distruttiva, e così cominciamo le tre azioni distruttive della mente, la prima delle quali consiste nel pensare pensieri bramosi, pensieri che desiderano cose che appartengono ad altri. La base di questo sarebbe la ricchezza o i beni di qualcun altro. La base per questo sarebbe la ricchezza o i beni di qualcun altro. La motivazione coinvolta richiede un riconoscimento di quale sia la cosa che brami e vuoi per te stesso. Ad esempio, se vedi la casa di qualcun altro, la casa sarebbe l’oggetto coinvolto, e il pensiero “Oh, vorrei averla” sarebbe il riconoscimento, l’esatta identificazione di ciò che desideri. La motivazione coinvolta è questa abitudine continua di volere, volere e volere, bramare cose. L’azione effettiva coinvolta è questo pensiero di volere avere questa cosa e decidere di fare qualcosa per ottenere quello che desideri. Dunque, l’azione è pensare che farai qualcosa per ottenerlo, e poi la conclusione sarebbe prendere effettivamente la decisione che cercherai di ottenere questa cosa che brami.

Pensare con malignità

La prossima azione distruttiva della mente è avere pensieri malvagi o serbare rancore per gli altri. La base per questo è simile a quella coinvolta nell’uso di un linguaggio abusivo, duro, e crudele. Potrebbe essere, ad esempio, un nemico o qualcuno che non vi piace che vi ha danneggiato in passato, o che vi sta danneggiando ora, o che potrebbe danneggiarvi in futuro. In maniera simile, potrebbe essere un amico o un parente, che vi ha fatto qualcosa per ferirvi o irritarvi in passato, che lo sta facendo ora nel presente, o che potrebbe farlo in futuro. Dunque, qualunque tipo di essere potrebbe essere l’oggetto di un pensiero malvagio. La motivazione coinvolta, l’intenzione, sarebbe di pensare a quella persona e desiderare di colpirla o picchiarla o fare qualcosa di brutto a lei. Il pensiero motivante dovrebbe essere quello di pensare di agire con continuità, ad esempio di andare effettivamente a picchiare la persona. Poi l’azione coinvolta sarebbe effettivamente quella di pensare di andare e mettere in pratica il vostro pensiero malvagio, e non solo avere il pensiero malvagio di picchiare qualcuno, ma effettivamente di sforzarsi di metterlo in pratica, di farlo realmente. La conclusione è quando prendi con fermezza la decisione, ad esempio, di “Andrò a prendere quella mazza laggiù e la userò per picchiare qualcuno”. È quando prendi con fermezza la decisione di farlo che il pensiero malvagio è completo.

Pensiero distorto e antagonista

Quanto al pensiero distorto e antagonista, la base coinvolta deve essere qualcosa che è così. Il riconoscimento sarebbe credere come vero ciò che non è vero; e la motivazione o intenzione sarebbe di negare che è vero. L’azione sarebbe di pensare di dire agli altri ciò che pensate, ad esempio che non esistono vite future quando è la verità che ci sono vite future, o che non esiste una relazione tra causa ed effetto, o che la felicità non è una conseguenza di agire positivamente e in modo costruttivo. La conclusione è quando decidete con fermezza di diffondere le vostre idee distorte.

In sintesi

È molto importante conoscere queste cose; non solo conoscere queste varie azioni distruttive, ma effettivamente mettere questi insegnamenti in pratica astenendosi dall’agire in modo distruttivo. Questo è davvero il punto più importante di cui possiamo parlare. Quando il grande Atisha fu invitato in Tibet, il re che lo invitò disse: “Per favore parlaci innanzitutto del karma; parlaci delle leggi del comportamento e dei suoi risultati. Non parlare immediatamente delle grandi pratiche del tantra”. Quando Atisha sentì questa richiesta, ne fu molto felice.

I vari insegnamenti sul lojong, che è l’addestramento o la purificazione dei nostri atteggiamenti, e i vari insegnamenti sulla mahamudra, che è il grande sigillo della realtà – tutti questi includono i punti sul karma, riguardo il comportamento e i suoi risultati, come insegnamento preliminare. Non c’è un modo appropriato di addentrarsi in questi insegnamenti senza comprendere questo, poiché formano lo sfondo e il contesto [degli insegnamenti più elevati].

Ora torniamo al punto in cui abbiamo cominciato questa discussione, torniamo alla domanda originale: Cos’è il Dharma, cosa è uno strumento preventivo o una pratica spirituale? Al primo livello, una pratica spirituale di Dharma implica l’adozione di strumenti preventivi che impediscono una rinascita davvero orribile. In altre parole, vuol dire lavorare per le vostre vite future. Pertanto, quando esaminate il vostro comportamento e riflettete su cosa sarà il risultato di questo comportamento nelle vite future, e poi vi astenete dal compiere azioni distruttive che causerebbero miseria e sofferenza nelle vostre vite future, allora questa è una pratica spirituale del Dharma.

Le quattro leggi del karma   

Ad esempio, potreste essere molto ignoranti e pensare che facendo un sacrificio di sangue, sacrificando un animale, ciò genererà felicità in futuro. Le persone che agiscono in modo distruttivo, uccidendo altre creature, commettono un grave errore. È improbabile che tali azioni portino a conseguenze positive in futuro. L’unico risultato che può derivare dall’uccidere in un sacrificio di sangue è l’infelicità e la sofferenza. Questa è la prima legge del karma, ovvero se state provando infelicità, questo è certamente il risultato di azioni distruttive commesse in precedenza.

L’aspetto successivo delle leggi del comportamento e dei suoi risultati è il fattore di incremento. Questo può essere compreso a un livello esterno: se pianti il seme di un pesco, da esso crescerà un grosso albero di pesco. Se pianti un piccolo seme di melo, il melo che crescerà dal seme sarà molto grande. In maniera simile, se pianti una piccola azione positiva come una causa, i risultati che ne derivano, la felicità, può essere molto grande e inesauribile.

Ad esempio, se avete davvero un pensiero estremamente positivo e appropriato e fate un’intera prostrazione con tutto il corpo con quella intenzione estremamente positiva, allora potrete accumulare il potenziale per rinascere come un imperatore cosmico tante volte quante sono i granelli di terra sotto il tuo corpo disteso. La stesso vale per le azioni distruttive: i problemi e le sofferenze che derivano persino da una piccola azione distruttiva possono essere molto vaste. C’è l’esempio di qualcuno che abusò un monaco dicendo, “La tua voce è come quella di un cane”, e come risultato questa persona rinacque come un cane cinquecento volte. Dunque, è molto pericoloso usare un linguaggio abusivo e gridare a qualcuno. Se gridate contro qualcuno chiamandolo un cane, questo non ha il potere di tramutare quella persona in un cane, ma c’è il grande pericolo che voi stessi rinascerete come un cane.

Tra i discepoli diretti del Buddha, uno che era noto per avere la saggezza più grande era Shariputra. Tra tutti i discepoli, aveva la più grande chiarezza mentale e il maggiore discernimento. La ragione per questo era che in una vita precedente era stato un postino. Una volta stava viaggiando per strada per consegnare messaggi e lettere e si fermò per la notte in un vecchio tempio abbandonato. In questo tempio, c’erano pitture murali con molte immagini rappresentanti il corpo, la parola, e la mente dei Buddha. Quando Shariputra si trovò in questo tempio quella notte, accese una lampada per allacciarsi le scarpe illuminando tutte queste immagini che rappresentavano le qualità del Buddha. Come risultato di aver illuminato e reso chiare queste immagini, lui stesso ebbe la più grande chiarezza mentale e il maggior discernimento. Dunque, in qualunque stanza vi potreste trovare in cui ci sono immagini di esseri illuminati, Buddha e così via, se li illuminate, se fate offerte di candele o un’offerta di accendere le luci e di illuminarle con luci elettriche, i benefici sono molto vasti. Ovviamente dovete stare molto attenti e usare il buon senso, perché quando offrite candele e accendete l’incenso, c’è il pericolo di bruciare tutta la casa. Dunque, dovreste stare attenti nel modo in cui offrite queste cose.

Quanto alla terza legge del karma, tra i discepoli più anziani del Buddha ce n’era un gruppo di sedici, chiamati a volte i sedici arhat, uno dei quali si chiamava Kanakavatsa. In una vita precedente, questa persona visse al tempo del primo Buddha di questa era. Quel Buddha era solito andare in giro su un magnifico elefante, e questa persona fece l’offerta di una foglia d’oro ornamentale all’elefante con grande fede e rispetto. Come risultato, quando rinacque in una famiglia al tempo del Buddha Shakyamuni, un elefante d’oro le cui feci erano d’oro massiccio passò dalla casa nello stesso tempo in cui rinacque lì. Il re della terra in cui rinacque, il potente re Ajatashatru, ordinò che questo magnifico elefante d’oro fosse portato al palazzo. Tuttavia, ogni volta che gli ufficiali tentavano di portare via questo elefante dalla casa per condurlo agli alloggi del re, l’elefante scompariva sottoterra e miracolosamente riappariva in quella casa. Cercarono di portare via l’elefante per tre volte, ma ogni volta l’elefante scompariva riapparendo in quella casa, e questo perché il re non aveva accumulato nessun potenziale positivo di possedere questo elefante, mentre il bambino di quella famiglia aveva questo potenziale. Questo è un esempio di come, se non avete accumulato il potenziale da una certa azione, non ne sperimenterete i risultati.

Quanto alla quarta legge, se avete compiuto un’azione, il potenziale non sarà mai vano o sprecato, ma in effetti maturerà come è avvenuto per quel bambino che aveva il potenziale di avere un elefante d’oro. Il giovane rifiutò la vita di famiglia per farsi monaco con il Buddha, e il Buddha disse: “Ora non c’è alcun bisogno per te di avere questo elefante d’oro”, e grazie al suo potere l’elefante d’oro scomparì. Questa persona faticò molto duramente per raggiungere lo stato di un arhat, un essere liberato, e fu conosciuto come l’anziano, l’arhat Kanakavatsa.

Top