Cos’è il tantra?

Il tantra è un argomento che viene spesso frainteso in occidente, ma in realtà, non c’è nulla di particolarmente misterioso. Il tantra utilizza un potente strumento a cui tutti noi possiamo accedere, la nostra immaginazione. Per praticanti avanzati con una solida base nei principi centrali del Buddhismo, il tantra è un metodo per ottenere in modo veloce ed efficiente lo stato in cui possono beneficiare al massimo tutti gli esseri: la buddhità.

Le fondamenta per la pratica del tantra

Il tantra è una pratica mahayana avanzata per ottenere l’illuminazione. Viene praticata sulla base di solide fondamenta in tutte le pratiche sutra, così come sono indicate negli insegnamenti sul sentiero graduale del lam-rim. Soprattutto sono di fondamentale importanza le seguenti pratiche: 

  • la direzione sicura (il rifugio);
  • la determinazione ad essere liberi da tutta la sofferenza e dalle sue cause (la rinuncia);
  • una rigorosa autodisciplina etica;
  • un obiettivo di bodhicitta (per raggiungere l’illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri);
  • le sei perfezioni (atteggiamenti di vasta portata, le paramita), e specialmente
  • la concentrazione e
  • la consapevolezza discriminante della vacuità. 

Una volta che il praticante ha ottenuto stabilità nello studio e nell’addestramento di tutte queste pratiche, e una volta completate le intense pratiche preliminari (ngondro), uno è pronto per entrare nella pratica del tantra. Le pratiche preliminari sono importanti per purificare i potenziali negativi e accumularne di positivi per il successo nella pratica. Un praticante vuole praticare il tantra perché la sua compassione e l’obiettivo di bodhicitta sono così profondi e forti, che non riescono a sopportare l’enorme quantità di tempo necessaria per raggiungere l’illuminazione attraverso soltanto i metodi provenienti dai sutra. Il tantra è il metodo per mettere insieme tutte le pratiche dei sutra in una maniera estremamente efficiente e olistica. 

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