Gli aggregati includono solo fenomeni non statici
Come abbiamo detto, i cinque aggregati sono uno schema conveniente per aiutarci ad organizzare e comprendere la nostra esperienza. Ciascun aggregato è una collezione di vari fattori simili che formano ciascun momento della nostra esperienza, e includono solo fenomeni non statici.
Per illustrare cosa s’intende per collezione, usiamo un esempio, come quello di andare a fare la spesa. Ogni giorno che andiamo a fare la spesa, mettiamo nel carrello oggetti che provengono da cinque scaffali diversi del supermercato: latticini, frutta, ortaggi, carne e tutto il resto. Ciascun settore ha una collezione di questi oggetti sugli scaffali, e ogni volta che facciamo la spesa, gli oggetti cambiano e pure le collezioni cambiano. Non mettiamo mai, però, tutti gli oggetti di qualunque settore nel nostro carrello, ma solo alcuni, e ogni volta scegliamo oggetti differenti, sebbene abbiamo dei preferiti.
I cinque aggregati sono come questi cinque settori del supermercato, ma non esistono da nessuna parte, e neanche tutti gli oggetti di cui fanno parte avvengono tutti insieme o tutto il tempo. Ma, in ciascun momento, alcuni oggetti di ciascuno dei cinque aggregati sono presenti nella nostra cognizione, e cambiano tutto il tempo.
Categorie statiche
Gli aggregati, tuttavia, non includono i fenomeni statici che a volte appaiono anche nelle nostre cognizioni, specialmente nelle nostre cognizioni concettuali. I fenomeni statici più comuni sono le categorie.
Torniamo al nostro esempio di quando facciamo la spesa. Tutti gli oggetti che appaiono sugli scaffali del settore latticini sono inclusi nella categoria “prodotti caseari”. Possiamo mettere prodotti caseari individuali nel nostro carrello, ma non possiamo mettere la categoria “prodotti caseari” nel carrello, vero? La categoria è statica, c’è sempre un settore latticini nel supermercato con oggetti che fanno parte della categoria “prodotti caseari”. Questo non cambia. Ma la collezione di prodotti caseari che fanno parte di questa categoria cambia. La collezione non statica allora, non è la stessa della categoria statica e non include la categoria. In maniera simile, l’aggregato non statico o collezione di forme di fenomeni fisici, ad esempio, non è la stessa cosa della categoria statica “forme di fenomeni fisici” e non include questa categoria.
Fenomeni non statici in relazione a continua mentali
Fino ad ora, abbiamo descritto oggetti individuali che stiamo sperimentando i quali cambiano da momento a momento. Questi oggetti possono essere connessi al nostro continuum mentale, il continuum di qualcun altro, o non connessi a nessun continuum mentale. Il termine tecnico “continuum mentale” viene utilizzato per descrivere la continuità dell’attività mentale di qualche persona. In questo modo, il nostro corpo è connesso al nostro continuum mentale, e attraverso quest’ultimo, è connesso a ciò che convenzionalmente chiameremmo “io”. Ad esempio, se dai un pugno a questo corpo, io sentirò dolore.
Inoltre, il tuo corpo è connesso al tuo continuum mentale, non al mio. Se do un pugno al tuo corpo, lo senti. Io non sento nulla. Ciononostante, posso sperimentare il corpo di un’altra persona. Posso vederlo, toccarlo, eccetera. Fa parte della mia esperienza, ma non è connesso al mio continuum mentale. Non è la stessa cosa di vedere e toccare il mio corpo. In maniera simile, un tavolo non fa parte del continuum mentale di nessuno. Possiamo colpire il tavolo e sentire il dolore nella mano, ma il tavolo non prova nessun dolore. Eppure, possiamo ancora fare esperienza del tavolo: vederlo e toccarlo.
Il nostro corpo, il corpo di un’altra persona e persino la tavola cambiano da momento a momento – da pulita a sporca, ad esempio. Queste sono tre tipologie differenti di cose che possiamo provare, e tutte cambiano da momento a momento. Un’altra parte del nostro continuum mentale è la nostra rabbia. Tuttavia, la rabbia di un’altra persona fa parte del suo continuum mentale. Non proviamo la rabbia di un’altra persona, ma possiamo vedere gli effetti della rabbia sul loro comportamento. Tuttavia, non fa parte del nostro continuum mentale.
Prendiamoci un momento per digerire tutto. Questa metodologia è forse utile per assicurarsi che possiamo comprendere ciascun punto. Con questo, abbiamo una base per proseguire. Altrimenti, è facile perdersi.
Per ripetere, stiamo esaminando ciò che genera la nostra esperienza che cambia da momento a momento. Consideriamo, ad esempio, la vista – le informazioni visive che generano forme colorate. La vista del nostro corpo è connessa al nostro continuum mentale. La vista del tuo corpo è connessa al tuo continuum mentale. E la vista di un albero non è connessa all’albero; non è connessa al continuum mentale di nessuno.
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L’aggregato delle forme di fenomeni fisici
Cominciamo a guardare specificatamente a ciascuno di questi cinque aggregati. Il primo è l’aggregato delle forme di fenomeni fisici. Inclusi in questo aggregato abbiamo la vista, i suoni, gli odori, i sapori, le sensazioni fisiche e le forme di fenomeni fisici che possono essere conosciuti soltanto dalla mente, come ciò che si vede, ciò che si sente, eccetera, i quali appaiono nei nostri sogni e ricordi.
Prendiamoci un momento per riconoscere ciascuna di queste forme differenti di fenomeni fisici. Dopotutto, lo scopo di imparare questi cinque aggregati è di essere in grado di riconoscerli nella nostra esperienza, momento per momento, e di rendersi conto che mutano da un momento all’altro.
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Vista
Cominciamo con l’informazione visiva, la vista. Fondamentalmente, queste sono chiazze di forme colorate. Quando vediamo in giro per la stanza, ad esempio, cosa stiamo vedendo? Stiamo vedendo chiazze di diverse forme colorate, giusto? Non possiamo avere una chiazza di colore senza che quella chiazza abbia una forma, e non puoi avere una chiazza con una forma senza cha abbia anche un colore. Dunque, ci sono forme quadrate gialle e forme tondeggianti bianche, non così ben definite come in un libro da colorare.
Nel contesto dei tre tipi di fenomeni non statici che abbiamo spiegato, vediamo forme colorate che sono connesse al nostro continuum mentale, nello specifico quelle del nostro corpo. Vediamo le forme colorate connesse ai continua mentali di altre persone o animali – quelle dei loro corpi, e vediamo le forme colorate degli oggetti nella stanza. Queste cambiano tutte, tutto il tempo. Quando facciamo qualcosa, le forme colorate delle nostre mani cambiano continuamente. Lo stesso vale per le forme colorate del corpo di qualcun altro mentre fa qualcosa. Le forme colorate degli oggetti che vediamo cambiano anche loro, ad esempio quello che vediamo mentre stiamo preparando un pranzo o scrivendo un messaggio sul nostro computer o sul telefono. Fondamentalmente, stiamo parlando delle informazioni visive di tutto quello che vediamo.
Immaginiamo di fotografare un supermercato pieno di persone che stanno facendo la spesa. Poi dopo qualche secondo facciamo un’altra foto. Se esaminiamo le forme colorate di ciascuna foto, saranno differenti. Le forme colorate di ciascun corpo saranno diverse e anche le forme colorate degli oggetti che tengono in mano saranno differenti. Tutte queste cose cambiano da un momento all’altro.
Prendiamoci un attimo per guardarci attorno e per riconoscere nella nostra esperienza le cose che vediamo, queste forme colorate che cambiano di momento in momento. Alcune di queste sono connesse al nostro continuum mentale, altre ai continua di altre persone, e alcune non sono connesse ai continua di nessuno. Come con la foto, quello che vediamo in ciascun momento è fatto da una combinazione di questi tre tipi di oggetti. Sebbene forse non sia facile discutere quello che vediamo in questo modo, non è così difficile da comprendere se pensiamo in termini dell’analogia di fare una serie di fotografie.
Guardatevi attorno e cercate di notare come queste forme colorate siano di questi tre tipi e che stanno cambiando tutto il tempo. Se muoviamo la testa, è ovvio che sta cambiando. Ricordatevi che l’universo non esiste come una fotografia immobile; non è che esiste solo uno scatto ed è finita lì. È come un film, cambia tutto il tempo.
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Vedere soltanto forme colorate o anche vedere oggetti di senso comune
Potremmo entrare in un’analisi molto profonda di quello che vediamo. Una domanda molto stimolante sarebbe: quando vediamo queste forme colorate di un fiore rosso, stiamo vedendo solo forme colorate o stiamo vedendo il fiore? Dopotutto, un fiore non ha solo l’informazione visiva della vista, ma anche l’informazione olfattiva del suo profumo. Nel sistema buddhista dei principi, abbiamo alcuni che dicono che stiamo vedendo sia le forme colorate che il fiore effettivo, mentre altri dicono che vediamo soltanto forme colorate e che i fiori possono essere conosciuti solo concettualmente – sintetizzati concettualmente dal loro aspetto e dal loro profumo.
È molto semplice accettare che vediamo forme colorate. Non è molto difficile da comprendere. Tuttavia, possiamo anche vedere come ci siano molti altri punti sottili associati a questo esempio. Noi vediamo effettivamente gli oggetti convenzionali di senso comune, o no? Non entreremo in una discussione profonda, ma questo è semplicemente per introdurre il fatto che anche argomenti semplici possono portare a qualcosa di molto più profondo.
Suoni
La prossima forma di fenomeni fisici è il suono. Possiamo sentire suoni che sono connessi ai nostri continua mentali, come la nostra voce. Oppure possiamo sentire suoni che sono connessi al continuum mentale di qualcun altro, come il suono di qualcun altro che parla o degli uccelli che cantano. Possiamo anche sentire suoni che non sono connessi al continuum mentale di nessuno, come i suoni del traffico.
Proprio come il campo sensoriale visivo è fatto da una combinazione di questi tre tipi di fenomeni, anche il campo sensoriale uditivo funziona così. Inoltre, possiamo ascoltare tutti e tre allo stesso tempo. Cerchiamo di riconoscere che possiamo sentire il suono del nostro respiro, il suono degli uccelli là fuori che cantano, e il suono del traffico. Ciascuno cambia tutto il tempo, in modi differenti.
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A meno che non siamo ciechi dalla nascita, noi sperimentiamo in ciascun momento in cui siamo svegli qualche forma di fenomeno visivo. Anche nell’oscurità totale, possiamo vedere l’oscurità. In maniera simile, a meno che non siamo sordi, in ciascun momento in cui siamo svegli stiamo sentendo qualcosa. Anche nel cosiddetto completo silenzio, possiamo comunque sentire il battito del cuore o il nostro respiro. Stiamo ascoltando e vedendo qualcosa di diverso in ciascun momento, e stiamo ascoltando e vedendo allo stesso tempo. Quanta attenzione prestiamo a quello che vediamo o sentiamo, questa è un’altra questione. In realtà l’attenzione è uno degli altri aggregati.
In ogni caso, la vista e i suoni fanno parte di quello di cui facciamo esperienza. Cerchiamo di osservare entrambi simultaneamente per riconoscere che cambiano di momento in momento.
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Odori
Un’altra dimensione della forma sono gli odori. Possiamo annusare molte cose. Possiamo sentire l’odore dei nostri corpi connessi ai nostri continua mentali. Possiamo sentire l’odore del corpo di un’altra persona, del gatto e del cane, connessi ai loro continuum mentali. Possiamo anche sentire, allo stesso tempo, l’odore dell’inquinamento dell’aria, o l’odore del cibo che stiamo cuocendo in cucina. Quello che sentiamo è una combinazione di molti odori differenti, vero? Possiamo sentire l’odore del respiro di altre persone, o del fumo di sigaretta. I cani possono differenziare gli odori molto meglio degli esseri umani, ma comunque noi tutti sperimentiamo questa abbondanza di odori.
Shantideva, il grande maestro indiano, nella discussione sull’attaccamento fa una grande distinzione tra l’odore del profumo e l’odore naturale del corpo. Da cosa siamo attratti? È l’odore del profumo o l’odore effettivo del corpo dell’altra persona verso cui proviamo attaccamento? Quando diciamo, “I tuoi capelli hanno un buon odore”, in effetti stiamo sentendo l’odore dello shampoo e non dei capelli. Come disse Shantideva, se la persona non si lava per qualche mese, l’odore naturale del suo corpo forse non sarebbe così attraente.
Cerchiamo di notare i vari odori che sentiamo. Per prima cosa ci concentriamo solo sugli odori, e poi aggiungiamo quello che vediamo e quello che udiamo; questo perché, in effetti, la vista, i suoni, e gli odori formano ciascun momento della nostra esperienza, e in ciascun momento, cambiano.
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Sapori
Il prossimo tipo di forma di fenomeno fisico è il sapore. Possiamo assaporare qualcosa che è connessa al nostro continuum mentale, come ad esempio la saliva in bocca. Puoi sentire il sapore della saliva in bocca? Non ne siamo consapevoli molto spesso, vero? Tuttavia, ha un sapore. Fa parte della nostra esperienza e cambia tutto il tempo. Possiamo anche provare un sapore connesso al continuum mentale di qualcun altro, come il sapore delle labbra di un’altra persona quando la baciamo. Possiamo anche assaporare qualcosa che non è connessa al continuum mentale di nessuno, come ad esempio, il sapore del caffè o un hamburger. La carne dell’hamburger non è più connessa al continuum mentale della mucca, ma lo era. Tutto questa cambia tutto il tempo.
Inoltre, potremmo immaginare la situazione in cui sperimentiamo tutti i tre tipi di sapori allo stesso tempo: il sapore della saliva in bocca, il sapore delle labbra di qualcuno mentre lo baciamo, e il sapore della chewing gum che mastichiamo. Questo, tuttavia, accade raramente. In questo momento qui in questa sessione, probabilmente sentiamo solo il sapore della saliva in bocca, quindi concentriamoci su questo. Almeno non è un sapore troppo spiacevole. Poi aggiungiamo quello che stiamo sperimentando in ciascun momento, viste, suoni e odori, e cerchiamo di essere consapevoli di tutto questo nello stesso momento, perché in effetti li proviamo tutti allo stesso tempo.
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Sensazioni fisiche
Ora aggiungiamo le sensazioni fisiche. Noi proviamo sensazioni fisiche connesse al nostro corpo, ad esempio, la sensazione fisica della lingua in bocca. Questa può essere una sensazione fisica strana quando ci focalizziamo per la prima volta su di essa. Abbiamo questa cosa dentro la bocca che si muove continuamente, specialmente quando parliamo. È davvero strano essere consapevoli di questa cosa in bocca; ciononostante, è lì, e se ci prestiamo attenzione, la possiamo sentire tutto il tempo. Se, allo stesso tempo, teniamo per mano un’altra persona, stiamo provando una sensazione fisica che è connessa al continuum mentale di qualcun altro. Inoltre, allo stesso tempo, sperimentiamo la temperatura della stanza. Questa è una sensazione fisica non connessa al continuum mentale di nessuno.
Noi sperimentiamo tutte queste cose nello stesso momento in cui sperimentiamo viste, suoni, odori, e sapori. Cerchiamo di testarlo e sperimentarlo. Concentriamoci sulla sensazione fisica della lingua, o del nostro sedere sulla sedia. Possiamo anche sperimentare la sensazione fisica della temperatura dell’aria e la brezza sulla pelle, e la sensazione degli abiti sul nostro corpo. È interessante. Potete sentire i vestiti sul vostro corpo? Anche inclusa nella sensazione fisica vi è la sensazione del movimento, o la sensazione fisica della fame.
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Poi, cerchiamo di sperimentare tutti i cinque tipi di informazioni sensoriali allo stesso tempo, perché in effetti li stiamo provando tutti insieme: viste, suoni, odori, sapori, e sensazioni fisiche. Tutte cambiano in modi differenti. Cercate di leccarvi le labbra; possiamo sentire il sapore delle labbra e provare la sensazione fisica nello stesso tempo in cui sentiamo il traffico, e vediamo le persone in questa stanza, e sentiamo l’odore dell’aria.
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Forme di fenomeni fisici che possono essere conosciute solo dalla mente
Come possiamo vedere, ci sono molte cose che avvengono nel nostro aggregato di forme di fenomeni fisici. Allo stesso tempo, possiamo avere forme di fenomeni fisici che possono solo essere conosciute dalla mente. Cercate di immaginare un’arancia nella vostra mente. Possiamo anche immaginare il sapore e l’odore di un’arancia, o il sapore di una buona tazza di caffè. Possiamo immaginarla e sperimentarla – siccome è una forma di un fenomeno fisico – nello stesso tempo in cui possiamo vedere la stanza, sentire il traffico, annusare l’aria nella stanza, sentire la nostra lingua in bocca, e sentire il sapore della nostra saliva. Tutto questo può avvenire allo stesso tempo, e in effetti è così. C’è il suono di una voce che è attiva nella nostra testa; questo è anche un oggetto della mente, vero? Questo è l’esempio più comune di una forma esclusivamente mentale. Mentre proviamo tutti i vari sensi esterni, possiamo anche avere il suono di una voce che va avanti nelle nostre teste, che commenta, sta parlando, o si lamenta di qualcosa.
Cerchiamo di notare queste forme di fenomeni fisici che sono conosciute mentalmente. È difficile immaginare il sapore o l’odore di un’arancia, ma almeno possiamo riconoscere il suono di una voce nelle nostre teste. Innanzitutto, notiamolo, e poi aggiungiamolo alle altre cinque forme di fenomeni fisici.
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Scopriamo che in ciascun momento avvengono moltissime cose solo in questo singolo aggregato di forme di fenomeni fisici. Poiché ci sono queste sei tipologie differenti di forme di fenomeni fisici, e ciascuna cambia in ogni momento in modi diversi, cominciamo a realizzare come la nostra esperienza non sia qualcosa di concreto e statico. È formata da molte parti differenti che cambiano costantemente.
Nel comprendere i cinque aggregati, uno degli obiettivi principali qui è di smontare ciascun momento della nostra esperienza e allontanarsi da questa forma immaginata di esperienza come concreta e solida, una che è sempre la stessa. Ad esempio, se stessimo soffrendo di depressione, sapremmo quanto pesante sia questa sensazione. Potremmo, ad esempio, smontarla e vedere che è fatta da molte parti differenti che cambiano tutto il tempo.
Domande
È la memoria di mia madre connessa al suo continuum mentale, anche se non è più viva?
La memoria dell’aspetto di nostra madre dopo che è morta, se dobbiamo metterla in una categoria, è una forma che era connessa al suo continuum mentale. Dobbiamo stare attenti qui. Quando proviamo la sensazione fisica di tenere la mano di un’altra persona, ovviamente stiamo provando qualche sensazione fisica. Quello che ciascuno di noi prova, tuttavia, è associato al nostro continuum mentale; ciononostante, quell’oggetto che proviamo, la sensazione fisica del calore della mano di qualcuno, è connessa al continuum mentale di quella persona. Entrambe avvengono allo stesso tempo. Dipende semplicemente da quale punto di vista lo stiamo vedendo. Ovviamente, ogni cognizione che abbiamo, a prescindere dalla fonte, è connessa al nostro continuum mentale.
E se fosse solo il ricordo di un tocco?
È la stessa cosa, che sia il ricordo di un tocco o l’immaginazione di un tocco. Potremmo immaginare il tocco di qualcosa che non abbiamo mai provato; ad esempio, vediamo una persona bellissima e immaginiamo come sarebbe se la toccassimo.
Questo sarebbe connesso al mio continuum mentale?
In un certo senso, sì, quell’esperienza sarebbe connessa al nostro continuum mentale, ma il tocco di qualcun altro è connesso al suo continuum, ma non penso a questa connessione in modo concreto e solido.
Inoltre, ci sono molti tipi di forme di fenomeni fisici che possono essere conosciuti soltanto dalla mente. Ad esempio, possiamo pensare agli atomi del nostro corpo, gli atomi del corpo di un’altra persona, o gli atomi del muro. Queste non sono cose che possono essere viste dagli occhi. Inoltre, possiamo pensare alla distanza astronomica tra il sole e la terra. Anche se non possiamo vederla, possiamo pensarla. È una forma di fenomeno fisico. Ci sono molte cose in questo gruppo.
Durante gli esercizi, è stato difficile per me concentrare l’attenzione su tre cose allo stesso tempo, come la vista, i suoni e gli odori. Concentrarsi su tutti era impossibile. Sembrava come se dovessi perdere la mia attenzione su alcuni oggetti per essere in grado di prestare attenzione agli altri oggetti. Questo è normale, o dovrei essere consapevole di tutti allo stesso tempo e con chiarezza?
È normale, per esseri umani ordinari come noi, non prestare la stessa attenzione alle informazioni che provengono da tutti i sensi. In effetti, l’attenzione fa parte di un altro aggregato, l’aggregato delle altre variabili influenzanti. Come mi è stato spiegato, il problema dell’autismo, ad esempio, è la severa incapacità di censurare la quantità di attenzione prestata a tutti i sensi, con il risultato che tutta l’informazione viene ricevuta in maniera forte e uguale. È troppo da processare e quindi una persona autistica si chiude. Questo è l’estremo dell’autismo; al contrario, se fossimo un Buddha, saremmo in grado di prestare la stessa attenzione a tutto simultaneamente senza nessun problema.
Probabilmente è una fonte d’ignoranza pensare fortemente che quando parliamo con qualcuno siamo veramente in contatto con il loro continuum mentale, e che siamo davvero in contatto con i loro suoni, sensazioni, e odori. Quanto siamo davvero in contatto con ciò che sta avvenendo nel loro continuum mentale, invece che solo con quello che possiamo vedere direttamente?
Questa è una domanda molto interessante. È la stessa cosa di quando stiamo vedendo un vaso di fiori. Stiamo vedendo solo forme colorate, o stiamo vedendo i fiori? In maniera simile, quando sentiamo il suono di una voce, Stiamo sentendo solo i suoni o stiamo sentendo la persona che parla?
Questo ci riporta a ciò di cui avevamo parlato in termini di considerazione errata. Pensiamo che ci sia un “io” o un “tu” che possa essere conosciuto in modo indipendente, in sé e per sé, come in “Voglio conoscerti”. Posso “io” conoscere “te” senza conoscere il suono della tua voce o senza vedere l’aspetto del tuo corpo? C’è un “te” che esiste indipendentemente dal suono della tua voce, l’aspetto del tuo corpo, la sensazione fisica del tuo tocco, ecc., il quale può essere conosciuto? È una domanda molto importante da esplorare. È cruciale comprendere la relazione tra “io” e gli aggregati.
Il continuum mentale fa parte di uno dei cinque aggregati?
Sì, il continuum mentale stesso è classificato all’interno dei cinque aggregati, nell’aggregato dei tipi di coscienza.