Il contesto storico e la rarità degli insegnamenti

Presentazione dei tre diversi tipi di dharma

In generale, gli insegnamenti del Dharma possono essere suddivisi in insegnamenti hinayana e mahayana. “Dharma” significa “qualcosa che possiede la propria natura”. Pensare ai dharma come a qualcosa che comprende o possiede qualsiasi altra cosa, tuttavia, è una definizione troppo ampia e può portare a confusione. Un occhio, ad esempio, comprende le cose nel senso cognitivo di assumerle come oggetti cognitivi. Questo non è il significato di qualcosa che possiede una propria natura nel senso di ciò che rende qualcosa un elemento individuale. 

Tuttavia, il Dharma di cui parliamo oggi non è un dharma nel senso di un fenomeno che possiede una propria natura individuale. Dharma è una parola sanscrita con la connotazione di “avere” o, in questo contesto, “trattenere”. Può essere inteso su tre livelli:

  • In primo luogo, si riferisce a qualcosa che ci trattiene dalla sofferenza che nessuno vorrebbe sperimentare. Nello specifico, il Dharma è qualcosa che ci trattiene in particolare dalla sofferenza del cadere in una rinascita inferiore in qualche stato sfortunato.
  • Da una prospettiva un po’ più avanzata di questa, in generale può esserci anche Dharma nel senso di ciò che ci trattiene dalla sofferenza di tutte le rinascite samsariche che si ripetono in modo incontrollabile.  
  • In terzo luogo, in una comprensione superiore si tratta di qualcosa che ci trattiene da un atteggiamento egocentrico o egoistico, e quindi porta pace in modo esteso. 

Queste sono le tre diverse condizioni da cui ci trattiene, i tre diversi modi in cui il Dharma può aiutarci a trattenerci dal causare sofferenza a noi stessi.

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