Un Testo per il Discorso sull’Addestramento Mentale “Separarsi dai Quattro Attaccamenti”

La Chiave dei Punti Essenziali Profondi

23:28
A te, rivolgo le mie richieste, o Protettore Incomparabile, Leone del Clan  Sakya. Come il sentiero degli dei, la tua suprema onniscienza pervade ogni cosa validamente conosciuta. Come raggi di luna, la tua compassione abbellisce le corone delle teste degli esseri erranti. Come una gemma che esaudisce i desideri, la tua influenza illuminante è un tesoro che fornisce tutto ciò che si desidera. Che tutto sia costruttivo ed eccellente per ogni essere errante.
Mi prostro rispettosamente a te, o Sakyapa, difficile da chiamare per nome. Tu sei Manjushri, che incorpora la profonda consapevolezza di tutti i Vittoriosi dei tre tempi. Tu sei Avalokiteshvara, che si è impegnato a proteggere tutti gli esseri erranti dei tre piani di esistenza samsarica. Hai assunto una forma umana per guidare gli esseri erranti in quest’epoca di degenerazioni.

Qui, esporrò le linee guida non comuni per i punti essenziali del Mahayana in risposta alle ripetute richieste fatte da te, o brillantemente virtuoso di mente. Con la forza del potenziale positivo che hai costruito in passato, hai ottenuto una base corporea umana per realizzare il sacro Dharma, e con la tua ricchezza spontaneamente realizzata, hai fatto offerte agli insegnamenti e a coloro che li sostengono.

Per portare beneficio al mondo intero, anche se non richiesto, il Buddha pienamente illuminato ha esposto una quantità enorme di Dharma, in accordo con le disposizioni, i desideri e le potenzialità latenti di coloro che hanno bisogno di essere domati. L’intera portata di tutto questo è stata raccolta nel Veicolo della Perfezione di Vasta Portata [Paramitayana] e nel Veicolo Forte come un Diamante [Vajrayana].

I Grandi Punti Principali dei Sutra Spiegati dai Testi Classici

Il primo di questi [Paramitayana] ha due aspetti:

  • Le grandi pratiche principali spiegate dai testi classici.                                                                                                   
  • Le pratiche di questi ultimi attraverso i punti essenziali degli insegnamenti quintessenziali. 

Di questi due, per quanto riguarda i grandi punti principali spiegati nei testi classici, Guardiano Gonpo Maitreya,

  • In Una Filigrana di Realizzazioni, ha parlato di stadi graduali del sentiero in termini di otto serie di realizzazioni che sono il significato dei Sutra sulla Consapevolezza Discriminante di Vasta Portata [i Sutra Prajnaparamita]. 
  • In Una Filigrana per i Sutra Mahayana, parlò anche di stadi graduali del sentiero, ma qui, in termini di punti previsti dei vari sutra Mahayana – tratti familiari [natura di Buddha], aspirazioni per il Dharma, e così via.

In Una Preziosa Ghirlanda, il Sommo Arya Nagarjuna parlò di:

  • Stato superiore e bontà definitiva, come ciò che deve essere attualizzato. 
  • Coloro che hanno fede nei fatti e consapevolezza discriminante, come coloro che li attualizzano. 
  • Gli stadi graduali del sentiero, come ciò che che li fa realizzare.

Il Maestro Esperto, Acharya Aryadeva, parlò di stadi graduali del sentiero in termini di:

  • Avendo preso la Buddhità come oggetto di attenzione, abbandonare le quattro [considerazioni] inverse. 
  • Eliminare le emozioni disturbanti, insieme alle loro cause, che sono gli ostacoli che impediscono il comportamento del bodhisattva completamente perfezionato.
  • E poi, dopo aver reso se stesso un recipiente adatto alla natura stessa della realtà, [attualizzare] gli insegnamenti sul nettare della natura stessa della realtà come punto principale.

Acharya Shantideva, in Impegnarsi nel Comportamento del Bodhisattva, parlò di stadi graduali del sentiero per l’attuazione della Buddità in termini di:

  • Avere una base corporea con pause e arricchimenti. 
  • Su questa base praticare le sei attitudini di vasta portata- la natura essenziale della condotta del bodhisattva.
  • E unirle a preghiere pure.

Il Venerabile Atisha parlò di stadi graduali del sentiero in termini di:

  • Persone di livello iniziale che, abbandonato l’attaccamento a questa vita, lavorano per realizzare solo i propri obiettivi nelle vite future.
  • Persone di livello intermedio che, avendo abbandonato i piaceri delle rinascite samsariche, lavorano per realizzare solo la propria liberazione.
  • Persone di livello avanzato che lavorano per realizzare la Buddità per il bene di tutti gli esseri limitati.

L’Illustre Shri Chandrakirti parlò di stadi graduali del sentiero in termini di:

  • Addestrarsi, pur essendo un essere ordinario, nelle tre menti di compassione, bodhicitta e non dualità.
  • E poi, dopo aver raggiunto lo stato di arya, un essere altamente realizzato, progredire attraverso i dieci stadi mentali di livello- bhumi per mezzo delle dieci attitudini di vasta portata.   
  • E attualizzare i Tre Corpus dei Corpi di un Buddha.

Questa tradizione, delucitata senza [spiegazioni] inverse da questi espositori [di stadi graduali del sentiero], che hanno una maestosa padronanza di ciò che è stabilito come significato del Canestro Mahayana [dei Sutra], è davvero notevole. Tuttavia, sebbene possa essere compreso da coloro che hanno studiato la [vasta] tradizione dei testi classici e allenato le loro menti con essa, non può essere compreso solo da queste poche [parole] qui.

Le Pratiche dei Testi Classici dei Sutra Attraverso i Punti Essenziali degli Insegnamenti Quintessenziali

In secondo luogo, per quanto riguarda la pratica dei significati attraverso i punti essenziali degli insegnamenti quintessenziali, in generale esistono moltissimi [manuali], ma quelli che sono diventati i principali sono:

  • Quello dato ad Atisha da Lama Serlingpa 
  • Quello dato a Lama Sakyapa da Gonpo Manjushri. 

Gli Insegnamenti Quintessenziali Dati ad Atisha da Lama Serlingpa    

Di questi due, il primo presenta [sette punti per l’addestramento mentale]:

  • Come base per sviluppare un obiettivo di bodhicitta – [1] attualizzare [gli insegnamenti su] i quattro argomenti: [a] la difficoltà di trovare una rinascita umana con [tregue e arricchimenti], [b] la morte e l’impermanenza, [c] la causa e l’effetto karmico, e [d] gli svantaggi della rinascita samsarica incontrollabilmente ricorrente.
  • Come pratiche preliminari [per lo sviluppo di un obiettivo di bodhicitta] –allenarsi, a lungo, all’amore e alla compassione e poi, come [metodo] principale, [2] meditare principalmente sulla bodhicitta, attraverso lo scambio di sé con gli altri, e al momento appropriato, meditare sulla bodhicitta più profonda.
  • Come ausiliari di questo sentiero – [3] trasformare le circostanze avverse in un percorso verso l’illuminazione, [4] condensare la pratica in una sola vita, [5] la misura di aver addestrato la mente, [6] le pratiche di stretto legame per l’addestramento della mente e [7] i punti in cui allenarsi per l’addestramento della mente.

Queste pratiche sono un percorso eccezionale, non appariscente ma molto efficace.

In Tibet, Atisha non lo impartì a nessun altro oltre all’amico spirituale Geshe Dromtonpa. Il Geshe, a sua volta, non lo trasmise a nessun altro oltre ai Tre Preziosi Fratelli Spirituali. Da loro si diffuse ampiamente. Il suo discorso tibetano è un grande sentiero [di pratica] rinomato come il sole e la luna. Per la sua pratica, si vedano i testi del Bodhisattva Chodzongwa e del suo figlio spirituale, e del Grande Essere, il Mahasattva Zhonnu Gyalchog.

Gli Insegnamenti Quintessenziali Dati a Lama Sakyapa da Gonpo Manjushri

Ora, in questa occasione, [presenterò] ciò che Gonpo Manjushri conferì a Lama Sakyapa. Sebbene i punti principali della pratica siano simili a quelli di cui sopra, le divisioni della materia e la disposizione degli argomenti sono più particolarmente rilevanti rispetto agli altri.

Inoltre, si dice che quando il Grande Lama Sakyapa, Kunga Nyingpo, aveva dodici anni, intraprese un ritiro per attualizzare Manjushri e, nel giro di sei mesi, ebbe una visione in cui Manjushri gli parlò, dicendo:

Se ti aggrappi a questa vita, non sei un praticante di Dharma. Se ti aggrappi alla rinascita samsarica, non hai la rinuncia, la determinazione a essere libero. Se ci si aggrappa al proprio beneficio, non si ha l’obiettivo di bodhicitta. Se sorge l’attaccamento, non si ha la visione.

In queste righe sono contenute le pratiche complete della Paramita [Veicolo] di Vasta Portata.

Per quanto riguarda i significati di questi versi, essi sono:

  • Quando ti sei separato dall’aggrapparti a questa vita, la tua mente è andata verso il Dharma. 
  • Quando ti sei separato dall’aggrapparti alla rinascita samsarica, hai fatto in modo che il Dharma funzioni come un percorso della mente. 
  • Quando ti sei separato dall’aggrapparti al tuo personale beneficio, hai fatto in modo che il sentiero della mente elimini la confusione.  
  • Quando ti sei separato dall’aggrapparti ai quattro estremi, hai fatto sorgere la confusione come profonda consapevolezza.                                                                                                                                                                                    

Quando Ti Sei Separato dall’Aggrapparti a Questa Vita, la Tua Mente è Andata Verso il Dharma

Di questi quattro punti principali, il primo [quando ti sei separato dall’aggrapparti a questa vita, hai fatto sì che la tua mente andasse verso il Dharma] ha come oggetto di meditazione tre argomenti:

  • In primo luogo, come preliminare, la difficoltà di trovare [una preziosa rinascita umana con] tregue e arricchimenti. 
  • Come parte fondamentale effettiva, la morte e l’impermanenza.
  • Come ausiliario del cammino, la causa e l’effetto karmico.  

La Difficoltà di Trovare Una Preziosa Rinascita Umana con Tregue e Arricchimenti

In primo luogo, per meditare sulla difficoltà di trovare [una preziosa rinascita umana con] tregue e arricchimenti, seduto su un comodo cuscino, ripetere molte volte la presa di direzione sicura del rifugio nei guru e nelle Gemme Preziose. Quindi fare richieste con i quattro versi: “Possa la mia mente andare verso il Dharma”, e cosí via. Poi, dopo aver rafforzato il proprio scopo di bodhicitta, pensando: “Raggiungerò la Buddità per il bene di tutti gli esseri limitati”, contemplare nel modo seguente:

“Questo corpo [umano prezioso] con tregue e arricchimenti, per quanto riguarda la sua natura essenziale, è difficile da trovare completo delle otto tregue e dei dieci arricchimenti. In termini di cause, è difficile da trovare perché è necessario aver attualizzato [una grande riserva di]  [potenziale karmico] costruttivo ed è molto raro avere qualcosa di costruttivo su questo continuum mentale.

“In termini numerici, in generale tra le sei classi di esseri erranti, quanto più  bassa è la classe, tanto più numerosi sono [gli esseri] rispetto a quelle più alte e più elevate. Ma possiamo vedere con la semplice percezione  il numero di insetti che vivono in una palude e in una catasta di legna durante il monsone estivo. Non ci sono tante persone in tutto il mondo. Quindi, [una preziosa rinascita umana] è difficile da trovare.

“Dal punto di vista degli esempi, se si lanciano dei piselli contro un muro, è difficile che qualcuno si attacchi. O è più difficile che una tartaruga riesca a infilare il collo nel buco di un giogo sballottolato dal vento sul vasto mare”.

Perciò, senza sprecare in alcun modo questa [rinascita umana] con tregue e arricchimenti, trovata solo una volta, medita, pensando. “Praticherò [il Dharma puro] per il bene della mia vita futura e oltre”.

Morte e Impermanenza

In secondo luogo, per quanto riguarda la meditazione sulla morte e l’impermanenza, dopo aver una presa direzione sicura e aver rafforzato l’obiettivo di bodhicitta come prima, medita pensando: “Morirò sicuramente, poiché essendo nato, non c’è nessuno che sia rimasto in vita per sempre senza morire. Non solo, ma non c’è nemmeno la certezza di quando morirò o non morirò. Poiché le circostanze per morire sono molte e quelle per rimanere in vita sono poche, morirò sicuramente. Quando arriva il momento della morte, niente può farla tornare indietro, come le medicine o i rituali di guarigione. Nessuna di queste cose mi aiuterà quando morirò e, dopo la morte, tranne il Dharma, nessuno della mia cerchia e nessuno dei miei beni mi seguirà”. Medita pensando a questo e decidi di abbandonare il tuo attaccamento a questa vita.

Poiché questo è il metodo principale per far sì che la tua mente si diriga verso il Dharma, ogni qualvolta che hai del buon cibo da mangiare, dei bei vestiti da indossare e sei circondato da una vasta cerchia di amici, medita pensando: “Ora ho questo e quello, così, ma un giorno dovrò separarmi da loro e andare avanti da solo; non hanno alcuna essenza”, e decidi di abbandonare il tuo attaccamento agli affari di questa vita.

Causa ed Effetto Karmico

In terzo luogo, per quanto riguarda la meditazione sulla causa e l’effetto karmico, dopo aver preso una direzione sicura e aver rafforzato il tuo obiettivo di bodhicitta come prima, contempla: “Avendo ottenuto una preziosa rinascita umana con tregue e arricchimenti, difficile da trovare come questa, allora, dal momento che è impermanente, prima di morire, devo abbandonare ogni tipo di comportamento distruttivo e praticare il maggior numero possibile di azioni costruttive. Il motivo è che il risultato di maturazione dei dieci tipi di comportamento distruttivo è la rinascita in uno degli stati di rinascita peggiori.

“Per quanto riguarda i risultati che corrispondono alle loro cause, per quelli che corrispondono alle loro cause nella mia esperienza, è spiegato che questi si verificheranno: togliendo la vita agli altri, avrò una vita breve, prendendo ciò che non è stato dato, sarò privato della mia ricchezza, e così via. Per quanto riguarda i risultati che corrispondono alle loro cause nel mio comportamento, mi capiterà di voler ripetere di nuovo le azioni distruttive a cui mi ero abituato e, di conseguenza, cadrò in una rinascita peggiore e così via, senza possibilità di scampo. E per quanto riguarda i risultati delle azioni di persone, rinascerò in un luogo maleodorante e con tempeste di polvere”. Perciò, contempla, pensando: ”Abbandonerò sicuramente [il comportamento distruttivo]”.

[Poi continua], “Allo stesso modo, il risultato di maturazione delle dieci azioni costruttive è la rinascita negli stati di rinascita migliori. Per quanto riguarda i risultati che corrispondono alle loro cause, per quelli che corrispondono alle loro cause nella mia esperienza, rinunciando a togliere la vita agli altri, avrò una vita lunga e così via. Per quanto riguarda quelli che corrispondono alle loro cause nel mio comportamento, vorrò agire in questo o quel modo costruttivo. Per quanto riguarda i risultati delle azioni delle persone, nascerò in un luogo dall’odore gradevole, e così via”.

Quindi, contempla, pensando “Poiché si verificano questi risultati, devo assolutamente mettere in pratica [un comportamento costruttivo]”.

Quando Ti Sei Separato dall’Aggrapparti alla Rinascita Samsarica, Hai Fatto in Modo che il Dharma Funzioni come un Percorso della Mente

Per quanto riguarda la seconda [separazione]: “Quando ti sei separato dall’aggrapparti alla rinascita samsarica, hai fatto in modo che il Dharma funzioni come un percorso della mente”, contempla gli svantaggi della rinascita samsarica incontrollabilmente ricorrente.

Gli Svantaggi della Rinascita Samsarica

Dopo aver preso una direzione sicura e aver rafforzato il tuo obiettivo di bodhicitta come prima, [contempla questo]: “Questa esistenza samsarica con i suoi tre piani non va oltre il fatto di avere la sofferenza come propria natura. Negli inferni caldi, ci sono le sofferenze del corpo bruciato dal fuoco, tagliato dalle armi, e così via. Negli inferni freddi, ci sono le sofferenze del freddo estremo, e la carne e le ossa si frantumano in pezzi. Negli inferni vicini,  le sofferenze sono quelle di essere bloccati in una fossa di lava fusa e fiammeggiante. Se questo tipo di sofferenza dovesse colpire il mio corpo, non sarei in grado di sopportarne nemmeno una frazione.

“Per quanto riguarda gli spiriti affamati, hanno le terribili sofferenze della fame, della sete, del caldo, del freddo, della stanchezza, e della paura. Gli animali hanno molte sofferenze. Quelli che vivono nelle profondità si divorano l’un l’altro, mentre quelli che sono sparsi in giro vengono usati per il lavoro o sfruttati. Gli esseri umani soffrono nel passare da uno status elevato a uno basso, nel non trovare ciò che desiderano, nell’incontrare ciò che non desiderano, nel separarsi dai propri cari e così via. Tutto ciò si può vedere con  percezione diretta.

“Anche gli esseri celesti, gli dei sul piano dei desideri sensoriali, quando ricevono i presagi di morte e i presagi di essere vicini alla morte, la loro sofferenza mentale è peggiore delle sofferenze fisiche degli esseri negli inferni. Le divinità sui piani degli oggetti eterei e degli esseri senza forma – sebbene non abbiano alcuna sofferenza manifesta, tuttavia, poiché a un certo punto, cadranno in una rinascita inferiore e avranno l’esperienza di tutte le varie sofferenze degli stati di rinascita peggiori, la rinascita samsarica ricorrente in modo incontrollato sui tre piani dell’esistenza compulsiva non va al di là  dell’avere una natura propria di sofferenza”.

Perciò contempla, pensando: “Dopo aver abbandonato tutti i vari stati di rinascita, devo raggiungere la massima realizzazione della liberazione”.

Fino a qui, se correlato con gli stadi graduali del percorso delle persone dei tre livelli, questo completa i percorsi delle persone di livello iniziale e intermedio. E poi, come nell’approccio del grande maestro Serlingpa, anche i quattro insegnamenti fondamentali del Dharma come preliminari sono completi.

Quando Ti Sei Separato dall’Attaccamento al Tuo Beneficio Personale, Hai Fatto in modo che i Percorsi Mentali Eliminino la Confusione

A proposito della terza [separazione]: “Quando ti sei separato dall’attaccamento al tuo beneficio personale, hai fatto in modo che i percorsi mentali eliminino la confusione”, medita sull’amore, sulla compassione, e sulla bodhicitta.

Amore

Per quanto riguarda il primo di questi [l’amore], contempla, pensando: “La liberazione dalle sofferenze della rinascita samsarica per me solo non è sufficiente. Tutti gli esseri limitati sui tre piani [dell’esistenza compulsiva] hanno posseduto esclusivamente la gentilezza di essere stati mia madre e mio padre una moltitudine di volte. Ma, in particolare, questa madre radice [della mia vita attuale] mi ha portato prima nel suo grembo e, quando sono nato al di fuori di esso, si è presa cura della vita di questo essere che assomigliava a un insetto emaciato. Poi, mi ha cresciuto con cibo, vestiti e così via”. 

Dopo aver ricordato la misura della gentilezza che ti ha mostrato contempla, pensando: “Devo stabilirla in uno stato di felicità, dato che questa mia madre è stata così gentile”.

Poi, ricorda la gentilezza che ti hanno dimostrato gli altri parenti, i nemici che ti  hanno fatto del male, e persino gli esseri sofferenti come quelli nei tre stati peggiori di rinascita e così via, nel corso delle rinascite samsariche senza inizio. Medita su questo finché nel tuo continuum mentale non sorga l’amore, il desiderio di stabilire anche tutti loro in uno stato di felicità.

Compassione

In secondo luogo, per quanto riguarda la meditazione sulla compassione, dopo aver ricordato la gentilezza di questa tua madre radice, medita: “Sebbene questa mia gentile madre debba separarsi dalla sofferenza, è terribile che ora stia vivendo una vita nella natura della sofferenza. Come sarebbe meraviglioso se si separasse dalla sofferenza. La stabilirò in uno stato separato dalla sofferenza”.

Allo stesso modo, ricordando la gentilezza, come prima di [tutti gli altri] esseri erranti, medita sulla compassione desiderando che anche loro si separino dalla sofferenza. Poiché, se non sviluppi l’amore e la compassione nel tuo continuum mentale, non sarai in grado di sviluppare un autentico obiettivo di bodhicitta, è molto importante impegnarsi in questi due aspetti. Sono le radici dell’intero Dharma Mahayana.

Bodhicitta

In terzo luogo, per quanto riguarda la meditazione sulla bodhicitta ci sono tre punti:

  • La bodhicitta dell’aspirazione.
  • La bodhicitta che egualizza sé con gli altri. 
  • La bodhicitta che scambia sé con gli altri.

Bodhicitta dell’Aspirazione  

Per quanto riguarda il primo di questi [la bodhicitta dell’aspirazione], medita: “Sebbene i miei gentili genitori nelle rinascite samsariche nei tre piani dell’esistenza compulsiva debbano essere dotati di felicità e debbano essere separati anche dalla sofferenza, non ho la capacità di farlo in questo momento. Non solo, ma anche i grandi esseri mondani, come Brahma, Indra e così via, e coloro che sono al di là dell’essere mondano- gli uditori shravaka e i realizzatori solitari pratyekabuddha – non ce l’hanno nemmeno. Chi ce l’ha? Poiché solo un Buddha pienamente e perfettamente illuminato ha tale capacità, devo conseguire la massima realizzazione, diventando un Buddha pienamente illuminato, al fine di essere di beneficio a tutti gli esseri limitati. E allora libererò dall’oceano della rinascita samsarica ricorrente e incontrollabile le mie gentili madri e i miei gentili padri”.  

Questa è la causa indispensabile per realizzare l’idea di diventare un Buddha. Quando si ha questo stato mentale, qualsiasi radice di potenziale costruttivo si sia costruita diventa una causa per diventare un Buddha pienamente illuminato. Ci sono molti lodi a tal riguardo, menzionate nel Canestro dei Sutra Mahayana.

Eguagliare Se Stessi con gli Altri    

Per quanto riguarda la meditazione dell’equalizzare se stessi e gli altri, medita pensando: “Poiché, cosí come io desidero essere felice, anche tutti gli esseri limitati desiderano essere felici; quindi, così come lavoro per ottenere la mia felicità, devo anche lavorare per ottenere la felicità di tutti gli esseri limitati. E così come io non desidero soffrire, anche tutti gli esseri limitati desiderano non soffrire; quindi, così come lavoro per eliminare la mia sofferenza, devo anche lavorare per eliminare le sofferenze di tutti gli esseri limitati”.

Scambiare Se Stessi con gli Altri

Per quanto riguarda la meditazione dello scambiare se stessi con gli altri, immagina davanti a te questa tua madre radice e medita pensando: “Questa madre è stata così gentile ma, ohimè, vive [una vita] nella natura della sofferenza. Che tutta la sua sofferenza e il suo comportamento distruttivo maturino su di me, e che io possa arrivare a sperimentare [i loro risultati]. Che tutta la mia felicità e il mio comportamento costruttivo maturino su di lei, e che questa madre possa raggiungere la Buddità”.

Allo stesso modo, devi meditare, individualmente, nei confronti degli altri parenti, degli esseri limitati che hai visto o di cui hai sentito parlare, dei nemici che ti hanno fatto del male, e degli esseri sofferenti come quelli che si trovano negli stati peggiori di rinascita. Infine, dopo aver riunito in te, raccolte tutte insieme, le sofferenze di tutti gli esseri limitati, medita affinché la tua felicità e il tuo potenziale costruttivo diventino le cause, provvisorie, di qualsiasi risorsa essi desiderino e, infine, del loro raggiungimento della Buddità.

Poiché questa è l’essenza della pratica Mahayana, le parole segrete di tutti i Buddha dei tre tempi, allora, anche se potrebbe essere utile fornire le ragioni della necessità di meditare in questo modo, le citazioni scritturali che lo rendono noto e [un’analisi] per dissipare i dubbi sul metodo di meditazione, non spiegherò oltre perché diventerebbe troppo lungo.

Dalla bodhicitta dell’aspirazione fino a qui, come spiegato in precedenza, è  assolutamente necessario come passo preliminare prendere la direzione sicura del rifugio e rafforzare il proprio obiettivo di bodhicitta. Inoltre, meditare anche sul guru-yoga sarebbe eccellente.

 Al termine delle sessioni di meditazione su tutti questi punti su cui concentrarsi, sigillale con preghiere di dedica e, inoltre, conservane la consapevolezza durante tutte le tue attività- mentre ti muovi, cammini, dormi o siedi.

Quando Ti Sei Separato dall’Aggrapparti ai Quattro Estremi, Hai Fatto Sorgere la Confusione come Consapevolezza Profonda

Per quanto riguarda la quarta [separazione]: “Quando ti sei separato dall’aggrapparti ai quattro estremi, hai fatto sorgere la confusione come consapevolezza profonda”, nella tradizione di un altro insegnamento quintessenziale, ci sono le due cose: sia uno stato mentale tranquillo e stabile di shamata che uno stato mentale eccezionalmente percettivo di vipashyana. Inoltre, per la vipashyana, c’è la meditazione sulla mancanza di sé delle persone e sulla mancanza di sé dei fenomeni.

Tuttavia, in questa tradizione, durante il periodo di assorbimento totale, si medita su tre punti:

  • Si stabilisce che le apparenze sono della mente
  • Si stabilisce che la mente è illusoria.
  • Si stabilisce che ciò che è illusorio è privo di natura autostabilita.

Durante il periodo di ottenimento successivo, si pratica la visione che tutto è come un’illusione e un sogno, senza aggrapparsi a nulla.

Se mediti su qualsiasi cosa tu voglia, senza affidarti agli insegnamenti quintessenziali del tuo lama, allora è una grande base per la confusione e gli errori. Dal momento che non sei in grado di conoscere questo aspetto attraverso le sole parole, non mi dilungherò su di esso.

Tuttavia, ciò che è di beneficio a breve termine è che qualsiasi radice di forza costruttiva tu abbia stabilito, è molto importante non avere l’arroganza di pensare: “ Io sono l’agente di questo atto costruttivo, l’atto costruttivo è questo, e quindi ho fatto questo atto costruttivo”. Non c’è colpa, tuttavia, se per incoraggiare gli altri, a impegnarsi in atti costruttivi, si rende noto che: ”ho fatto un atto costruttivo come questo”, purché non si nascondano gli errori commessi.

Pertanto, ogni volta che si stabilisce una radice di forza positiva o si compie un’attività banale di tutti i giorni, se si rimane consapevoli, pensando: “È come un sogno o come un’illusione”, fungerà da causa per realizzare la visione. Dato che questo è il caso, è importante mantenere tale consapevolezza in questo modo.

Riassunto

Così, questo percorso si articola in quattro tappe:

  • Per quanto riguarda la prima, poiché stai lavorando per realizzare i tuoi   obiettivi per le vite future e oltre, si chiama “avere la mente rivolta al Dharma”.                                                                                                                                                          
  • Per quanto riguarda la seconda, poiché stai lavorando per realizzare il percorso mentale verso la liberazione, avendo abbandonato l’esistenza samsarica, si chiama “far funzionare il Dharma come percorso mentale”.                                                                       
  • Per quanto riguarda la terza, poiché stai agendo in accordo con il vasto veicolo del Mahayana, avendo abbandonato i desideri per il modesto veicolo dell’Hinayana, si chiama “fare in modo che i percorsi mentali eliminino la confusione”. 
  • Per quanto riguarda la quarta, poiché stai agendo in accordo con il significato della natura dimorante della realtà, avendo abbandonato gli estremi della fabbricazione mentale dell’afferrare gli estremi, si chiama “far sorgere la confusione come consapevolezza profonda”.

Mentre pratichi i punti principali del sentiero in questo modo, e conduci la tua vita quotidiana, per dare significato al tuo corpo, fai prostrazioni e circumambulazioni. Per dare significato alla parola, offri lodi ai Buddha e ai bodhisattva e leggi sutra profondi. Per dare significato alla tua mente, medita sull’amore, la compassione e la bodhicitta. Per dare significato alla tua ricchezza, fai offerte alle Tre  gemme Preziose, aiuta e mostra rispetto alla comunità monastica e così via. Se unisci tutte queste cose a preghiere pure, è certo che otterrai la Buddità completa, dotata di tutte le buone qualità e nessun difetto.

Condensazione dei Punti Essenziali in Versi 

Riportiamo in versi ancora una volta i punti essenziali condensati:

Comprendendo, appieno, la difficoltà di trovare una base corporea per realizzare il Dharma puro e che è impermanente, nella natura di qualcosa che perisce rapidamente, accettare prontamente di essere sempre vigili per adottare ciò che è positivo e scartare ciò che è negativo – questo è il primo passo.
Vedendo un numero infinito di essere erranti nel mare del samsara, catturati dalle fauci dei mostri della sofferenza, sviluppare la rinuncia, essere fortemente interessati alla terraferma della liberazione, al di là di ogni sofferenza- questo è il secondo passo.
Ricordando la gentilezza degli esseri erranti, uguali allo spazio, che sono stati più volte tuo padre e tua madre e ti hanno aiutato così tanto, realizzare gli obiettivi degli altri con amore, compassione e suprema bodhicitta- questo è il terzo passo.
Comprendendo che tutte queste cose, così come appaiono,    provengono dalla tua mente e che la mente stessa, essendo solo una rete di cause e connessioni, è come un’illusione, e che questa illusione è separata dalla fabbricazione mentale, meditare sulla natura dimorante della realtà- questo è il quarto passo.
Dopo aver fatto offerte, in tutte le occasioni, alla Triplice Gemma e aver abbandonato, per gradi, le tue parti distruttive, e aver soddisfatto con la tua generosa donazione, i poveri e gli oppressi che non hanno un protettore, se le unirai con una preghiera di dedica, avendo la purezza dei tre cerchi coinvolti, è certo che arriverai a realizzare i tuoi scopi provvisori e ultimi.
Avendo condensato, con questo, i punti essenziali del sentiero Mahayana, ora, con il desiderio di essere di qualche aiuto, ti presento questo, o patrono degli insegnamenti, come un dono da tenere caro al tuo cuore. Mettendo in pratica tutto questo, possa tu raggiungere tutti gli obiettivi.

Colophon

Il bodhisattva laico, Ralö Dorje, che, attraverso una fede salda e indivisibile nei preziosi insegnamenti, è diventato un pio mecenate di coloro che sostengono gli insegnamenti, mi ha sollecitato, dicendo: “Ho bisogno di una linea guida dal tuo discorso illuminante che sia un addestramento dettagliato che sarà di beneficio al sacro Dharma”. Di fronte a questo, io, il monaco buddista, Sonam Sengge, ho scritto questo al sacro ritiro di Dokhar (mDo-mkhar) nel terzo giorno della luna crescente nella costellazione delle Pleiadi. In seguito, vi offrirò i punti essenziali riguardanti la causa e l’effetto karmico, insieme alle citazioni dai sutra che ne sono la fonte. Che tutto sia di auspicio; che tutto sia costruttivo.

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