I voti del bodhisattva, l’addestramento e il ricevere l’iniziazione tantrica

I voti del bodhisattva

Dobbiamo prendere i voti del bodhisattva per praticare bodhicitta d’aspirazione ed essere in grado di praticare al meglio i sei atteggiamenti di vasta portata; ciò implica astenersi dal commettere le 18 cadute radice e le 46 azioni errate che trasgrediscono questi voti. Atisha afferma:

(19) Se non attraverso i voti che sono la natura stessa della bodhicitta dell’impegno, la tua pura aspirazione non aumenterà mai. Pertanto, con il desiderio di progredire verso l’ambita illuminazione piena, adottali con decisione, energicamente, per questo scopo.

Per esempio, una delle 18 azioni che costituiscono una caduta fondamentale dai voti del bodhisattva consiste nel lodare noi stessi e criticare o sminuire gli altri; non lo dovremmo fare, i bodhisattva non lodano mai se stessi e mai parlano male degli altri. 

Per avere una caduta completa di questi voti, la trasgressione deve essere completa dei “quattro fattori vincolanti” che completano la rottura e fanno perdere i voti. Se prendiamo come esempio il lodare noi stessi e criticare gli altri, i fattori vincolanti sono: 

  • farlo costantemente e continuamente
  • non considerarlo un errore
  • essere felici di farlo e non pensare di smettere di ripeterlo
  • non avere alcun senso di rispetto per se stessi o preoccupazione di come le nostre azioni si riflettono sugli altri.

Ci sono vari ulteriori dettagli e, ancora una volta, potete apprenderli dai ghesce.  

La seconda caduta radice che trasgredisce i voti consiste nel non essere disposti, per avarizia, a condividere, dare o insegnare il Dharma ad altri, o non essere disposti a condividere ricchezze e possedimenti. Non farlo per rabbia o ostilità rappresenta una delle 46 azioni errate, se invece non lo si fa per avarizia è una caduta radicale. 

Un’altra caduta radice: qualcuno fa qualcosa di sbagliato e noi ci arrabbiamo, poi si scusa e noi non lo perdoniamo ma continuiamo a portare rancore e ad essere arrabbiati. In altre parole, la caduta radice consiste nel non perdonare qualcuno quando si scusa. 

Un’altra caduta è dire che gli insegnamenti mahayana non sono gli insegnamenti del Buddha e rifiutarsi di praticarli. Ancora un'altra caduta radice consiste nel seguire insegnamenti distorti e considerarli come il Dharma corretto. 

Ci sono 18 cadute radice come queste. Dovreste in futuro richiedere insegnamenti al riguardo in modo da esserne consapevoli e riconoscere quali sono i vari voti per poterli effettivamente mantenere puramente. 

Per quanto riguarda i prerequisiti per ricevere i voti del bodhisattva, Atisha afferma:

(20) Coloro che mantengono in ogni momento altri voti di una qualunque delle sette classi [di voti] della liberazione individuale hanno il contributo appropriato per i voti del bodhisattva; gli altri non ce l’hanno.

Ciò si riferisce all'avere come base per lo sviluppo dei voti del bodhisattva uno dei sette gruppi di voti di liberazione individuale, i voti pratimoksha. Atisha afferma che, tra i sette, i voti completi di un monaco celibe sono supremi:

(21) Quanto alle sette classi [di voti] della liberazione individuale, il Così Andato ha affermato nelle sue spiegazioni che quelli del glorioso celibato sono supremi; e questi sono i voti per monaci pienamente ordinati.

Un modo per ricevere i voti del bodhisattva è attraverso una cerimonia rituale con un maestro spirituale pienamente qualificato. Atisha spiega:

(22) Tramite il rituale ben espresso nel “Capitolo sulla disciplina etica” de Gli stadi del bodhisattva, prendi i voti (del bodhisattva) da un guru eccellente, pienamente qualificato.

La cerimonia rituale menzionata da Atisha è tratta dal “Capitolo sulla disciplina etica” de Gli stadi del bodhisattva (Byang-sa, srt. Bodhisattvabhumi) di Asanga. 

Rispetto al guru eccellente e pienamente qualificato, Atisha dice: 

(23) Sappi che un guru eccellente è qualcuno che è competente nella cerimonia dei voti, che per natura vive secondo i voti, che ha la fiducia di conferire i voti e che possiede compassione.

Questo è il modo in cui prendiamo i voti di bodhicitta quando è presente un lama tuttavia, se non è presente, esiste un altro metodo: 

(24) Tuttavia, se ti sei sforzato in questo e non sei stato in grado di trovare un guru del genere, per ricevere i voti c’è un altro rituale oltre a questo, che spiegherò per intero.

Atisha fornisce la fonte di questo punto: 

(25) In merito a questo, scriverò qui molto chiaramente come Manjushri generò la bodhicitta in tempi precedenti, quando era il re Ambaraja, proprio come è spiegato nel Sutra di un ornamento per il campo di buddha di Manjushri.

Atisha poi descrive la cerimonia vera e propria e le parole che si recitano durante essa: 

(26) “Sotto gli occhi dei miei Guardiani, io genero la bodhicitta e, invitando tutti gli esseri erranti come miei ospiti, li libererò dalla rinascita incontrollabile.
(27) Da ora fino al mio conseguimento di un supremo stato purificato, non agirò mai con intenzioni nocive, con una mente arrabbiata, con avarizia o gelosia.
(28) Vivrò seguendo un comportamento casto; mi sbarazzerò delle negatività e dell’attaccamento/avidità. Provando gioia nei voti della disciplina etica, mi addestrerò continuamente, proprio come hanno fatto i Buddha.
(29) Non proverò alcuna gioia nell’ottenere l’illuminazione con metodi rapidi per me stesso, ma rimarrò fino alla fine del futuro, se questo fosse una causa per (aiutare) un essere limitato.
(30) Pulirò ogni cosa in regni inconcepibili, incommensurabili e rimarrò dovunque nelle dieci direzioni per coloro che hanno chiamato il mio nome.
(31) Purificherò tutte le azioni del mio corpo e della mia parola e inoltre purificherò le azioni della mia mente: non commetterò mai nessun atto distruttivo”.
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