Impostare una Buona Motivazione
Ora, per favore non dimenticate lo scopo di questo corso. Come ho menzionato ieri, questo è un argomento molto importante - meditare sull’impermanenza. Senza questo, qualsiasi insegnamento molto profondo che troviamo nella nostra vita, non saremo in grado di praticarlo molto bene. Con questa motivazione di avere un po’ di conoscenza sull’impermanenza, arriveremo a realizzare quanto siamo fortunati e quanto è preziosa la nostra vita umana. Poi, abbiamo bisogno di una sorta di protezione per non sprecare il nostro tempo, per non sprecare questa opportunità. Per questo, abbiamo i prossimi insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama.
Sentiremo tanti insegnamenti utili e meravigliosi da Sua Santità. Ma subito dopo l’insegnamento di Sua Santità, inizieremo sicuramente a dimenticare. Non ci vorrà molto, forse subito dopo gli insegnamenti, forse dopo un’ora e, all’improvviso, torniamo alla vita ordinaria. Quindi, dovremmo contemplare questa pratica nella nostra vita quotidiana. Se lo facciamo, ci sentiremo molto fortunati a conoscere queste pratiche e a incontrare tutti questi grandi maestri. Una volta che iniziamo a praticare, a volte dimentichiamo quanto siamo fortunati. Torniamo alla nostra vita ordinaria e passiamo i nostri giorni su Internet e Facebook; possiamo essere molto occupati con tutto questo! Questi siamo noi della generazione più giovane. E poi forse per le vecchie generazioni, la televisione è molto importante.
Così qui, Konchog Tenpe Dronme condivide la sua esperienza e i suoi consigli. Per favore ascoltate attentamente. Forse alcuni di voi hanno sadhana o impegni da svolgere. Quindi forse avete provato quello che ho spiegato ieri. Vi ricordate cos’è il vero guru, il guru definitivo. Non so se usiamo questa parola “guru ultimo”, ma voglio dire che il guru ultimo è il Dharmakaya e il Sambhogakaya. Mi aiuta davvero. Ecco perché lo dico. Comunque, avete bisogno di tempo per riflettere. Se ascoltate Sua Santità e poi non contemplate i suoi insegnamenti, allora è un puro spreco. Quindi, per favore, tenetelo a mente. Cominciamo con la terza strofa.
Ricordare l’Impermanenza per Superare la Pigrizia
(3) I pensieri che potremmo finire i compiti di questa vita in un solo mese o anno e solo allora praticare bene il Dharma sono come spiriti nocivi che ci ingannano.
Divido questo testo in tre sezioni. Ricordate, quando parliamo di pigrizia, ci sono tre tipi di pigrizia. La prima pigrizia è essere occupati con le cose del mondo e cosí rimandare le cose a dopo. Spesso abbiamo il pensiero che prima finiremo i compiti di questa vita e poi praticheremo. C’è anche la pigrizia di non voler fare niente. Penso che una delle ultime strofe della poesia dica che il Dharma è la nostra guida su un sentiero sconosciuto. Questo parla di come superare o eliminare la pigrizia dello scoraggiamento o del sentirsi indegni. Questo è il mio punto di vista, che il testo sta spiegando come superare questi tre tipi di pigrizia con la meditazione sull’impermanenza.
Ecco, guardiamo alla pigrizia di essere occupati con le cose del mondo. Come l’autore lo spiega qui, lo capisco bene dalla mia esperienza quando studiavo in Canada. Avevo sempre un sacco di compiti da fare nei fine settimana. Ma il venerdì sera, abbiamo questa energia, giusto? Quindi, non facevo nessun compito. Poi il sabato, mi sentivo come se potessi fare i compiti la domenica. Il sabato dovrei godermelo! Poi la domenica, qualcosa salta fuori durante il giorno, e i miei compiti rimangono incompleti! Questo è ciò di cui parla questo verso.
Le cose importanti che vogliamo fare, come la meditazione o semplicemente qualcosa di positivo in generale, richiedono uno sforzo. Lo chiamiamo “sforzo gioioso”. Perché “gioioso?”. In tibetano, si riferisce a quel tipo di gioia che abbiamo quando facciamo qualcosa di positivo o virtuoso. C’è una certa attrazione nel fare qualcosa di positivo. Prima di avere questa attrazione, dobbiamo avere una sorta di interesse, giusto? Per essere interessati, dobbiamo vedere dei benefici. Per capire i benefici, dobbiamo studiare cosa è buono per noi e cosa non è buono per noi. Siamo già bloccati su questo primo passo. Poveri noi! Sappiamo che è molto importante fare qualcosa di positivo, ma una delle cose più distruttive dentro di noi è che rimandiamo e rimandiamo e rimandiamo. È davvero divertente, perché una volta che vedi qualche beneficio, allora lo farai.
Quando ero in Canada, spesso dovevo svegliarmi molto presto, alle 5 o alle 6 del mattino per prendere quello che a Calgary si chiama il treno C. Dovevo prendere questo treno C per due fermate finché non arrivavo alla stazione degli autobus. Nel treno C, avevano tutti in mano un caffè. Era così presto di prima mattina, ma sembravano comunque molto riposati. Non credo che nessuno di loro volesse alzarsi presto con quel tempo gelido – a volte si arrivava a meno 40 – ma loro erano rinfrescati grazie al caffé. E sono sicuro che tutti pensavano che andare a lavorare è molto importante, perché i soldi sono importanti. Poiché danno valore a qualcosa - in questo caso, il denaro - si impegneranno ogni giorno.
Noi, invece, non abbiamo ancora visto i benefici del Dharma. Dimentichiamo di dare valore agli insegnamenti e quindi non mettiamo impegno nel nostro studio. Una volta che vediamo che il nostro insegnante è importante quanto il Buddha, e che abbiamo il Dharma come nostra medicina e il Sangha come infermiere: fantastico!
Inoltre, abbiamo bisogno della buona influenza degli altri. Un amico mi ha chiamato e mi ha chiesto: “Che insegnamenti darà Sua Santità?”. Ho detto che Sua Santità insegnerà sull‘Essenza del Madhyamaka. E poi ha detto: “Beh, ho così tanti insegnamenti sulla vacuità. Penso che ascolterò online e va bene”. Ho detto: “Beh, non va bene!” Ho dato cosí tante ragioni, cosí tante ragioni. E alla fine lui ha detto che sarebbe venuto. Cosí, ho svolto l’atto di Sangha incoraggiandolo a fare qualcosa di positivo.
Abbiamo bisogno di questo tipo d’influenza nella nostra vita, proprio come abbiamo bisogno di amicizia. È bene essere in quel tipo d’ambiente, dove possiamo essere influenzati da persone costruttive in generale, non solo dai nostri insegnanti. Comunque, a meno che non troviamo che gli insegnamenti sono molto importanti nella nostra vita, vi garantisco che non li prenderemo sul serio. Ecco perché innanzitutto dobbiamo davvero lavorare sulla nostra motivazione.
Ricordare l’Impermanenza come Antidoto all’Attaccamento
Meditare o pensare all’impermanenza ha così tanti enormi benefici. Una delle cose più importanti è che è un antidoto all’attaccamento. Questo ci incoraggia molto a praticarla. Parleremo più avanti dell’attaccamento. Konchog Tenpe Dronme ci incoraggia davvero a praticare. Verso la fine, ci mostra i punti principali per la pratica. Prima di questo, impostiamo la nostra motivazione. Abbiamo un problema con questo nella nostra vita quotidiana. C’è qualcuno che non ha questo tipo di problema? Potete alzare la mano? Come colui qui che parla di queste cose meravigliose, io ho il più grande problema con questo! Ho la pigrizia di essere occupato con le cose mondane. Probabilmente posso dire questo. Qui dice che questo è come spiriti nocivi che ci ingannano. Questi “spiriti” non sono qualcosa fuori di noi. Sono qualcosa che abbiamo dentro.
A volte è molto buono fare delle preghiere. Mi sono appena ricordato una storia di qualcosa che è accaduto a Sua Santità in Tibet, quando stava studiando molto seriamente. Una notte dormiva e fece un sogno di Chenrezig. Sbirciò in un tempio e vide Chenrezig che gli faceva cenno di avvicinarsi. Entrò e immediatamente ebbe una sensazione di vicinanza con Chenrezig. Abbracciò Chenrezig, che poi gli sussurrò all’orecchio: ”Non essere pigro per il Buddha Dharma e per il beneficio degli esseri senzienti. Con forte motivazione e incoraggiamento e stimolo, impiega sia fisicamente che mentalmente la perfezione dell’entusiasmo e dello sforzo gioioso”. Questo fu il consiglio di Chenrezig a Sua Santità.
Questo è un segno che Sua Santità non è una persona ordinaria. Se lo sognassi mille volte, io sarei sempre lo stesso! Ma Sua Santità è cambiato. Poi iniziò a fare qualsiasi cosa Chenrezig gli chiedesse di fare. Da quel momento in poi, ha continuamente studiato e riflettuto sulla vacuità e la bodhicitta. Anche in questi giorni, quando è occupato, la sua idea di come passare il tempo libero è studiare. È davvero divertente, perché alcuni giornalisti gli hanno chiesto: “Cosa fai nel tempo libero?”. Lui ha detto: ”Studiare”. Glielo chiesero di nuovo perché pensavano che forse Sua Santità non aveva capito la domanda. Allora lui ha risposto: “Studiare. Sì!”. Quindi, Sua Santità ha chiesto loro: ”Cosa fate quando siete liberi?”. La loro risposta fu: “Per lo più guardiamo la televisione”. Allora Sua Santità ha avuto modo di sapere cosa facciamo nel tempo libero e ha imparato da noi quale sia il significato di tempo libero.
Questa è solo una parte delle qualità di Sua Santità il Dalai Lama. Poiché è già sua abitudine, una parte della sua vita quotidiana, studiare, e quando incontra le persone, dare consigli e incoraggiamento, per lui non richiede alcuno sforzo, ma gli dà solo gioia. Così, Sua Santità dà un ottimo esempio. Se proviamo a seguire la sua vita quotidiana, è un’ottima ispirazione per noi.
I Compiti di Questa Vita Non Finiranno Mai
(4) I compiti di questa vita sono come increspature sull’acqua: ne sorgono di nuovi proprio mentre altri svaniscono. Anche mentre li finiamo, essi continuano ad aumentare. Non sarebbe meglio semplicemente farli cessare tutti?
Molto facile da dire, vero? Questa è la domanda. Ha così senso che siamo completamente d’accordo, ma è una cosa molto difficile da fare. Una risposta molto semplice è che, in un certo senso, ci piace essere occupati con le cose. Vogliamo sempre di più. Sono andato dal mio maestro, ho offerto tre prostrazioni, poi ho detto: ”Ho un forte problema di attaccamento. La mia rabbia non mi dà così tanti problemi. Ma l’attaccamento è un problema enorme. Per favore, dammi un antidoto”. Questo è ciò che ho chiesto al mio maestro. A quel tempo, soffrivo davvero di attaccamento. Ancora ne soffro – non sto dicendo che ora sono una persona migliore! La differenza è che, a quel tempo, non avevo il tipo di conoscenza che ho adesso. Ma anche adesso, è molto difficile applicare l’antidoto nella mia vita quotidiana. Ha detto: “Parlando di attaccamento, quando desideri qualcosa, tutto il tuo sforzo va nell’ottenerla, e c’è cosí tanta sofferenza se non la ottieni. Inoltre, le cose non andranno mai proprio come le avevi programmate. E ti portano via un sacco di tempo. Infine, una volta ottenuto, il tuo attaccamento non è finito; qualcos’altro prenderà il suo posto”.
Nella maggior parte dei film romantici, specialmente in quelli hindi, c’è una grande lotta per avere questa bellissima donna, con tante cose romantiche che accadono lungo la strada. Abbiamo tutte queste favole che dicono che una volta sposati, vivremo per sempre felici e contenti. Non funziona così, giusto?
La seconda cosa, è questa: il più grande problema in questo mondo è non avere soddisfazione. Questa è la seconda cosa quando pensiamo all’attaccamento. Qui si tratta di volere sempre di più, giusto? Ecco perché Apple e Samsung stanno facendo ottimi affari! Sanno come manipolarci con tutte queste pubblicità. Giusto? Mi chiedevo come funziona la pubblicità, perché è come una magia. All’inizio, non mi accorgevo quando alla televisione c’era una pubblicità. Durante gli spettacoli ci sono le pubblicità e durante queste io facevo le mie cose. Ma lentamente hanno cominciato ad influenzarmi. Quando avevo all’incirca sedici anni, c’era una bellissima pubblicità di un sapone chiamato “Rin”. Non Rinpoche, solo Rin! Ci sono almeno dieci tipi di sapone sugli scaffali dei negozi. Quindi, a causa di qualche tipo di influenza o manipolazione dovuta al loro grande lavoro, automaticamente scelgo il sapone Rin, perché mi sembra di conoscerlo. Questo è un esempio di come funziona la nostra mente, e loro sanno come funziona la nostra mente. È molto abile.
A volte il mio problema più grande, beh, forse non solo il mio problema ma un problema per molti di noi, è che vogliamo uscire con i nostri amici se stanno uscendo. Per le donne, se la vostra amica indossa qualcosa di bello, allora anche voi volete qualcosa di altrettanto bello. O qualcosa di più bello. Per i ragazzi, se un amico ha l’ultimo iPhone, forse voi volete l’ultimo telefono Samsung. Questo sembra essere nella nostra natura. Qui in India, un operaio guadagna soltanto da due a trecento rupie, sono circa 3 o 4 dollari per una giornata intera di lavoro. In Occidente, il lavoro operaio costa molto, giusto? Per un’ora, forse prendono 15 dollari o piu’, ma comunque, non sono molto felici. Perché non c’è soddisfazione.
Sapere Quando il Troppo È Troppo
Posso dire di avere questi due giovani studenti. Qualche tempo fa, sono venuti a trovarmi e mi hanno chiesto: ”Puoi accettarmi come tuo studente?”. Allora ho detto loro che non sono un insegnante qualificato, quindi possiamo essere amici e posso condividere la mia conoscenza con voi. Ma non posso prendervi come miei studenti. Loro hanno detto: “Qualsiasi cosa tu ci dica, ascolteremo quello che dici”. Ho detto: “Siete sicuri che farete come vi dico?”. Hanno detto: “Si”. Avendo questa opportunità, ho detto: “Prima di fare qualsiasi pratica e di entrare nel buddismo, ovunque voi siate, prima tornate al vostro paese natale e trovate un lavoro, guadagnatevi da vivere. E una volta che sentirete che il vostro conto in banca è abbastanza buono, forse dopo sei o sette anni, allora potrete tornare ed ascoltare gli insegnamenti”.
Erano sorpresi perché pensavano che avrei dato un insegnamento molto prezioso. In realtà, questo era un insegnamento molto prezioso. La nostra coscienza è più importante del nostro corpo, ma dobbiamo anche rispettare questo corpo di carne e sangue. Dobbiamo guadagnarci da vivere per sostenere il corpo, che sostiene la nostra pratica. Per vivere, abbiamo bisogno di soldi e di altre cose. Questo è stato il mio consiglio per loro, e ora stanno facendo ottimi lavori. Anche se non sono un insegnante molto qualificato, ma li ho accettati così come miei studenti.
Il motivo per cui vi dico questo è che alcuni praticanti, quando vedono qualcosa di samsarico, dicono: “Oh, questo è molto samsarico”, e semplicemente lo ignorano. Al momento, siamo principianti. Abbiamo bisogno di vivere su questo livello samsarico, e dobbiamo conoscere i suoi limiti. Dobbiamo sapere quando è troppo, e quando va bene. Tutte queste cose samsariche - la sfida è sapere quando fermarsi, quando dire: “Questo è abbastanza”. E sapere quando non è abbastanza.
Dico questo perché in Tibet abbiamo una storia. Non so se sia davvero accaduta o meno. Una persona ascoltò un insegnamento di Dharma, e divenne così entusiasta di praticare, che disse: ”Tutte queste cose samsariche, non sono niente!” Si sentiva come se volesse diventare il prossimo Milarepa. Diede via tutti i suoi averi – la sua casa, i suoi campi, tutto. Andò sulle montagne e vi rimase forse un anno. Tornò ed iniziò a lamentarsi: “Per aver ascoltato quell’insegnamento e seguito l’esempio del mendicante Milarepa, ora anch’io sono diventato un mendicante”.
Abbiamo bisogno di mezzi per vivere. Ecco perché facciamo cosí tante puja del protettore, giusto? Nelle puja dei protettore, stiamo dicendo che non raccoglieremo tutte queste cose samsariche di cui abbiamo bisogno, perché la nostra attenzione è sulla meditazione. Ma poi preghiamo che qualsiasi cosa di cui abbiamo bisogno, voi protettori per favore portatecela. Questo è un grande ordine! Diciamo che ne abbiamo bisogno. Non sappiamo come porre un limite. Dobbiamo sapere quando fermarci. Questo fa parte della consapevolezza.
Quando parliamo di meditare per raggiungere shamata, diciamo che per avere successo dobbiamo costruire un accumulo di meriti. Ma anche la soddisfazione è qualcosa che dobbiamo costruire e accumulare. Dovremmo sapere quando abbiamo avuto troppo o troppo poco di ciò di cui abbiamo bisogno. Se diciamo che andiamo a fare un ritiro di shamata nel bel mezzo del nulla, dove non possiamo procurarci nulla, questo è un grosso problema. Dobbiamo stare in un posto vicino a dove possiamo ottenere supporto. Abbiamo bisogno del supporto di cose samsariche. Ma dobbiamo essere consapevoli: quando è troppo, quando non è abbastanza?
L’Incertezza del Momento della Morte
(5) Prima che la pratica del Dharma di domani possa arrivare, c’è il pericolo che la morte arrivi oggi. Quindi, se vogliamo praticare il Dharma, allora senza auto-inganno, cominciamo subito!
Vi ricordate che ieri ho detto che non è che ci sediamo qui ed aspettiamo che la morte arrivi tutta in una volta? La morte si avvicina sempre di più a noi. Questo è un modo più potente di pensare. In realtà, è lo stesso, sia che stiamo aspettando che la morte giunga all’improvviso, sia che la morte venga verso di noi. Moriremo comunque. Ma se pensiamo che la morte sta venendo verso di noi, come un fantasma che ci insegue, questo è più potente.
Cosí, mentre abbiamo questo prezioso corpo umano, e specialmente questa mente intelligente, non dobbiamo pensare che non abbiamo bisogno di pensare alla morte. Se pensiamo alle malattie. Ci sono cosí tante malattie strane. È molto difficile dire che non avremo questo o quel tipo di malattia. Una mia amica, stava molto bene la mattina quando l’ho vista, ma nel pomeriggio, dopo essersi svegliata da un pisolino, è caduta. Gli amici sono accorsi in suo aiuto, e quando ha ripreso conoscenza, aveva dimenticato tutte le lingue che conosceva. Non riusciva a ricordare l’inglese, l’hindi, il tibetano, o altro. Riesce a dire solo una parola in hindi. Solo “Gandhi”. Non so se sia Mahatma Gandhi o no. Solo questo. È ancora in questa condizione ora, in grado soltanto di dire qualche parola in hindi. Solo hindi. Si, questa è l’impermanenza.
Quindi, non c’è alcuna garanzia di ciò che ci accadrà. Forse la morte entrerà in questa stanza proprio ora. Ma ora siamo vivi e ci sono tutte queste malattie che potrebbero arrivare, quindi come possiamo praticare? Come possiamo vivere cosí? Alcune persone in ospedale hanno cosí tanto dolore che chiedono al medico di ucciderle, perché semplicemente non possono sopportarlo.
Quindi, non c’è garanzia. Ma il nostro modo di pensare è pieno di garanzie! Ecco perchè pianifichiamo cosí tanto. Per quanto mi riguarda, pochi giorni dopo l’insegnamento di Sua Santità, andrò in Germania. Ho pianificato tutto abbastanza con fiducia. Non sto dicendo che non dovremmo pianificare. Dovremmo pianificare, ma con una sorta di accettazione della realtà che ciò che pianifichiamo potrebbe non accadere. Per lo più, pianifichiamo come se domani saremo vivi di sicuro. Diciamo: “Alla prossima volta!”. La maggior parte delle persone che hanno detto addio a questo mondo hanno usato queste parole prima di morire: ”Ci vediamo domani”, e il domani non arriva.
Questo verso sta dicendo che senza una consapevolezza dell’impermanenza, la pianificazione e qualsiasi altra cosa facciamo è un auto-inganno. Dovremmo davvero riflettere su questo. Probabilmente non è molto comodo pensare sempre alla morte e a ciò che ci succederà. Questo ci farà solo preoccupare. Dovremmo essere ottimisti. Non è necessario pensare tutto il tempo alla morte.Non pensate alla morte ogni giorno, ma pensate ed agite come se doveste morire domani. Possiamo fare progetti come se vivremo per sempre, ma ci dovrebbe essere consapevolezza di essere pronti con fiducia per qualsiasi cosa verrà.
Qualche giorno fa, Sua Santità stava dando udienza a persone di oltre 80 anni. Un’anziana signora aveva aspettato un’udienza per molto tempo. Sua Santità le ha consigliato di pensare alla bodhicitta e di recitare “om mani padme hum”. Forse lei non ha neanche ascoltato attentamente, ma con tanta eccitazione, ha detto: ”Ora che ho avuto quest’udienza, se muoio domani, non ho alcun rimpianto”.
Abbiamo bisogno di questo tipo di medicina! Il nostro problema più grande è che questo tipo di pensiero verrà fuori troppo tardi, quando giaciamo a letto con la famiglia che ci circonda. Non possono unirsi a noi nella morte. Questo è davvero doloroso. Questo non ha nulla a che fare con la religione. Io credo. Questo ha più a che fare con il prendere una grande decisione. Ecco perchè il verso dice: allora senza auto-inganno, cominciamo subito!”. Qualsiasi cosa stiate praticando, fatelo subito. Quando stai diventando pigro, questa è una citazione che dovete ricordare. Prima che la pratica di Dharma di domani possa arrivare, non avere alcuna certezza di dire domani! C’è pericolo che la morte arrivi oggi. Se vogliamo praticare il Dharma, allora senza auto-inganno, cominciamo subito.
Questo grande verso, se lo potete imparare a memoria, usatelo tutte le volte che vi sentite pigri. Questo è ciò che chiamiamo una frusta di consigli. Fino a qui, come ho detto, abbiamo guardato alla pigrizia di essere occupati con le cose del mondo. Ora tocca a voi vedere se questo verso rientra in questa categoria. Per lo più passiamo il nostro tempo in cose più mondane, samsariche. Qui, Kunchog Tenpe Dronme ci sta incoraggiando, dicendo che non dovremmo pianificare ciò che faremo domani: ”Domani praticherò”. E poi domani, diciamo di nuovo “domani”. Abbiamo questo tipo di pigrizia. Se continuiamo a ripeterlo, potremmo non avere mai l’opportunità di praticare. Se vogliamo farlo, facciamolo subito!
Se vogliamo praticare il Dharma – C’è un mio buon amico, non un praticante, solo un semplice laico. Una volta mi disse: ”In Occidente, la parola ‘se’ è molto importante”. Ho chiesto:”Perché?”. Disse che in Occidente il “se” è molto importante. Tutto comincia con un “se”. Ha detto che è a causa dell’assicurazione! Qualsiasi cosa tu faccia, hai bisogno di un’assicurazione, giusto? Tutte le lettere di assicurazione iniziano con “se”. Diciamo: ”Se succede qualcosa ...” In realtà viviamo soprattutto di “se”. Se voglio fare questo, devo fare quello. Forse dovremmo avere un mantra di “se”. Quindi, tutto questo è nella categoria di “come superare l’impegno delle cose mondane. Ora ce n’è rimasta una per oggi:
Il più Grande Insegnamento: Anche il Buddha è dovuto morire
(6) Sebbene Buddha e Bodhisattva siano venuti in passato, e le loro attività abbiano pervaso tutti e tre i reami, ora non sono più e rimangono solo i loro nomi. Eppure, in questo, sono maestri di impermanenza.
Questo è molto difficile da accettare per me, perchè dipendo molto dal mio maestro e dai miei compagni. Prendiamo come esempio Buddha Shakyamuni. Non è una persona ordinaria; è una persona straordinaria. Aveva il controllo su quanto tempo voleva vivere perché non è come noi. Non è nato dalla mente ignorante dei dodici anelli del sorgere dipendente. È nato per sua scelta. Eppure non è più con noi.
Sono sempre alla ricerca di una risposta per questo. Cosa ne pensate? Se il Buddha fosse vivo, sono sicuro che il Buddismo sarebbe il numero uno. Ma questa non è una grande cosa da dire, tutto il mondo è buddista. Comunque, se Buddha fosse ancora qui, sarebbe il nostro migliore esempio. Farebbe così tante cose, per farci interessare al Buddismo, giusto? Cosa ne pensate? Perché lui è onnisciente, sa davvero come trattare con te e te e te e tutte le altre persone nel mondo, tutti. Ha tutti questi mezzi abili. La domanda è: perché non è più con noi? L’ho sempre chiesto al mio maestro. Il mio maestro diceva: “Beh, il Buddha è venuto in carne ed ossa ed è apparso come una persona comune, quindi doveva morire”. Comunque, carne ed ossa possono essere preservate in sostanze chimiche, quindi il Buddha avrebbe almeno potuto far questo!
Una volta durante il Saka Dawa o Vesak, andai a trovare il mio maestro. Gli chiesi di darmi un insegnamento sull’impermanenza. Alla fine dell’insegnamento, gli ho dato un’offerta. Non so se ho pianto un po’. Mi sentivo molto triste. Ho fatto al mio insegnante questa domanda sul Buddha, dicendo che non volevo la stessa vecchia risposta “in carne ed ossa”. Lui ha dato una risposta superba che davvero mi ha aiutato molto. Forse non condividerò con voi quello che ha detto. Non so se vi sentirete come me. L’ho spiegato a molte altre persone che hanno semplicemente risposto: “Oh, ok”. Non si sono entusiasmate come ho fatto io.
Lui ha risposto in modo molto diretto dicendo: ”L’insegnamento di Buddha – il messaggio migliore che può darci è: ‘Sono nato e morto, ma nel mezzo ho fatto le cose più importanti’. Lo stesso vale per tutti gli altri: si nasce e poi si muore. Nel mezzo si può praticare. Questo è l’obiettivo. Questo è il messaggio. Siamo nati in questa forma umana, ma non aggrappiamoci ad essa. Moriremo perchè siamo nati. Tra questi due eventi, possiamo fare esattamente quello che fece il Buddha. Questo è il miglior l’insegnamento”.
Dopo questo, ho smesso di chiedere. Ho smesso di infastidire il mio maestro. È la stessa cosa qui in questo passaggio. Questo mi ha davvero aiutato. Non posso garantire che ciò che ha aiutato me sarà di aiuto a voi. Il nostro compito è di trovare un altro modo per avere questo tipo di eccitazione o beatitudine o felicità. Fino ad allora, non fermatevi. Questo è un piccolo suggerimento per tutti voi.
Questo verso – Sebbene i Buddha e i bodhisattva siano venuti in passato, e le loro attività abbiano pervaso tutti e tre i reami, ora non sono più e rimangonosolo i loro nomi. Eppure, in questo, sono maestri di impermanenza - mostra che possiamo superare la pigrizia di non voler far niente studiando di tutti i Buddha e i bodhisattva che sono venuti in passato. Tutti noi possiamo dire senza alcun dubbio che un giorno moriremo tutti. Morire non è una cosa così grande. La cosa importante è sprecare tempo tra il nascere e il morire. Questa è la cosa più critica. Ecco perché questa strofa parla di tutti i Buddha e i bodhisattva del passato, e di come le loro attività pervadono i tre reami. Questo è il modo in cui capisco questa strofa.
Sua Santità parla spesso di Nagarjuna e Shantideva. Ci si sente come: “Oh questo tizio, quel tizio”. Non sono più con noi, giusto? Fisicamente, almeno. Mentalmente, possiamo avere una connessione con loro. Ma fisicamente, non c’è alcuna connessione. Alcune persone fortunate, hanno una visione di loro. Forse è reale o no, non sta a me decidere. In Tibet non abbiamo molte persone così. In Occidente, mi sembra di incontrare così tante persone che affermano di aver incontrato Nagarjuna e Shantideva. Mi fa provare invidia!
Nella valle di Spiti, in India, Sua Santità doveva visitare il mio monastero, il monastero di Tabo. Io e il Gabinetto abbiamo lavorato insieme su chi avrebbe avuto un’udienza con Sua Santità. Una coppia e il loro bambino neonato sono venuti a chiedere un’udienza. Gli adulti erano vestiti di tuniche. Il marito aveva i lunghi capelli legati all’insù come un Buddha. Molto elegante e piuttosto bello. Entrò nella mia stanza e non salutò o altro. Sua moglie tirò fuori un piccolo cuscino per lui su cui sedersi e poi si sedette accanto a lui, ma un po’ più in basso, e iniziò a parlare a nome suo. Disse: “Questo è mio marito e il mio guru”. Due in uno!
Ho ascoltato mentre continuava, dicendo: ”La nostra relazione non è soltanto in questa vita, ma è portata avanti dalla nostra vita passata”. Il marito ricorda che, nella sua vita precedente, era un grande yogi e sua moglie era una delle sue studentesse. Prima di morire, disse che nelle loro prossime vite, lei sarebbe diventata sua moglie. Il loro figlio era forse uno sponsor reincarnato come loro figlio. Ora, lui voleva un’udienza con Sua Santità. Ho chiesto: “Qual’è lo scopo? Vuoi condividere questa storia con Sua Santità?”. Lui rispose: ”Si”, solo annuendo la testa. Sua moglie tirò fuori un taccuino e disse che avevano scritto tutto quello che era venuto fuori nella sua visione.
Volevo davvero vederlo prima che lo dessero a Sua Santità, ma lui non voleva mostrarmelo: ”Quello è soltanto per Sua Santità, non per te”. Lo presi in giro: “Sei una persona straordinaria. Hai la bodhicitta. Vuoi mostrare quel quaderno a un Buddha? Un Buddha non ne ha bisogno. Noi esseri senzienti ne abbiamo bisogno, quindi con la tua compassione, fammelo vedere”. Lui disse: “No, no. Puoi organizzare l’incontro o no?”. Ho detto: “Se vedo un buon proposito allora lo organizzerò sicuramente. Ma non vedo alcuna ragione per farlo, quindi temo di no”. Allora si è molto agitato ed arrabbiato, e se ne sono andati.
Sua Santità ha incontrato qualcuno che sostiene di essere Maitreya. Forse hanno davvero una connessione speciale dalle loro vite passate. Non lo so. Non è compito mio dire si o no. Ma se dovessi incontrare Nagarjuna, vorrei davvero fargli domande sui suoi Versi Radice sulla Via di Mezzo. Non solo essere stupito e farmi un selfie con lui. Ecco perché non cerco di ottenere un’udienza con Sua Santità molto spesso. Raccolgo un sacco di domande su diverse cose, ma non ho molto tempo da passare a fare domande a Sua Santità. Quindi, una volta che vado, ci vado con molte domande. Ma la gente in questi giorni sta impazzendo nel richiedere un’udienza. Ci dovrebbe essere una differenza tra l’avere un’udienza con Sua Santità ed incontrare qualcuno come Justin Bieber. Non sono la stessa cosa. Giusto? Se stai incontrando una celebrità, non c’è alcun problema se ti fai un selfie e basta. Un bel momento. Mettiti in mostra e postalo su Instagram e Facebook. Ma è un caso diverso con Sua Santità.
Forse vi ricorderete visto che molti di voi erano agli insegnamenti di Bodhgaya quest’anno. Sua Santità ci ha dato il compito di leggere certe cose ripetutamente, in modo che per il prossimo incontro ci sia un cambiamento in noi. Questo era un messaggio chiaro. Quando avremo la possibilità di incontrare Buddha Shakyamuni o Nagarjuna, allora non ci limiteremo a fissare per 24 ore. Di sicuro lo fisseremo per qualche secondo o minuto. Ma poi potremo ricavarne qualcosa di utile. Quando Lama Tsongkhapa incontrò Manjushri, si guardarono e Lama Tsongkhapa fece alcune domande e Manjushri diede alcune risposte. Lama Tsongkhapa disse: ”Ora, questo non aiuta molto”. Manjushri allora disse: ”Fai pratiche di purificazione ed accumula meriti. Poi, lentamente lo capirai”.
Queste sono le cose di cui abbiamo bisogno. Forse qualcuno di voi in futuro potrebbe incontrare Nagarjuna. Questo è il modo per incontrarlo. Non impazzite! Ora ci fermiamo qui e continuiamo domani. Molte grazie per la vostra attenzione.
Dedica
Possa Sua Santità vivere molto, molto a lungo e anche tutti i meravigliosi insegnanti, in modo che possiamo ricevere i loro insegnamenti direttamente e indirettamente. Attraverso la loro guida, possiamo praticare sempre di più e diventare esseri umani migliori ogni momento, mese dopo mese, anno dopo anno, così che possiamo vedere il cambiamento in noi. Grazie mille.