Uttaratantra: Le qualità di un Buddha

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Le 64 buone qualità di un Buddha

Ci sono due tipologie di buone qualità che tutti i Buddha possiedono. Queste sono le 32 buone qualità che provengono da separazioni e le 32 buone qualità che maturano; quindi, sono le 64 buone qualità menzionate qui.

Queste 32 qualità che sono separazioni sono qualità della mente onnisciente di un Buddha e includono, innanzitutto, le 10 forze. In aggiunta, ci sono le quattro garanzie riguardo le quali un Buddha non ha paura. Ci sono anche 18 caratteristiche non condivise dei Buddha. Tra le 18 caratteristiche non condivise, sei riguardano le realizzazioni di un Buddha, sei il suo comportamento, tre riguardano la consapevolezza profonda di un Buddha e tre la sua influenza illuminante. Con questo abbiamo 18 caratteristiche non condivise.

Le 32 buone qualità che maturano

In seguito, abbiamo le 32 qualità che maturano, che sono le qualità del corpo fisico di un Buddha di Emanazione Suprema. Sono i segni eccellenti di tale corpo, i 32 simboli maggiori di un Buddha. Dato che una spiegazione di questi aiuterà ad incrementare il nostro rispetto e fiducia nei Buddha, spiegherò tali segni e le cause da cui maturano in modo un po' più dettagliato.

  • Il Buddha fece una forte promessa di beneficiare tutti gli esseri, una promessa molto solida. Per via di tale fermezza – nella mente del Buddha lungo il corso di così tante vite – di voler beneficiare gli altri, c’è un segno di questa fermezza sul fondo dei piedi del Buddha. I piedi di un Buddha non sono incurvati ma sono molto piatti, solidi, e saldi.
  • Come conseguenza di essere stato totalmente generoso, i palmi delle mani di un Buddha e le piante dei piedi sono marchiate da ruote del Dharma.
  • Siccome un Buddha è sempre stato umile e non si è mai vantato di sé stesso o non ha mai sminuito gli altri, la caviglia e le ossa del polso di un Buddha non sporgono.
  • Poiché i Buddha hanno sempre protetto gli altri dalla paura, le loro unghie delle dita sono molto lunghe. Questo non si riferisce alla lunghezza dell’unghia che si estende dal dito, ma all’ultimo osso del dito a cui l’unghia è attaccata. Le unghie di alcune persone coprono una piccola porzione di quella parte del dito e non sono molto attraenti. Le unghie di un Buddha coprono l’intera porzione di quella parte del dito. Questa qualità è il risultato di dare agli altri protezione dalla paura.
  • Poiché i Buddha non hanno mai causato la separazione degli altri, le loro dita sono connesse alla base da una rete di pelle come quella di un cigno. Quando eseguiamo i vari mudra o gesti con le mani, non muoviamo le dita in modo confuso. Le muoviamo come se le dita fossero connesse tra di loro. Questo simboleggia il fatto di mantenere l’orgoglio e la dignità della divinità, e di avere le dita connesse da una rete, proprio come un Buddha.
  • La qualità seguente è che la pelle del Buddha è molto morbida e liscia, come quella di un bambino. Non importa quanti anni possa avere il Buddha, anche se ha ottant’anni, la pelle rimane come quella di un bambino. Questo è il risultato di aver offerto agli altri vestiti eccellenti e morbidi.
  • Poi, il corpo del Buddha ha sette parti che sono elevate o rialzate. Queste sono le punte dei due piedi, le punte delle due mani, le due spalle, e la parte posteriore del collo. Questo è dovuto dall’aver offerto cibo e bevande agli altri.
  • Poiché il Buddha ha sostenuto tutti gli insegnamenti del Dharma, i polpacci delle gambe sono ben proporzionati, stretti in basso e gradualmente più grandi in alto.
  • Come risultato dell'astenersi dall'usare un linguaggio volgare e dell'essere rimasto celibe, il suo organo privato è nascosto all'interno di una guaina.
  • Poiché i Buddha si sono allenati ampiamente in modo graduale e progressivo in tutte le azioni positive, la parte superiore del torso di un Buddha diventa sempre più ampia, come il petto di un leone.
  • Siccome si è allenato ampiamente e in modo puro in azioni positive pure, la parte superiore delle spalle del Buddha è piena e non ci sono depressioni in essa dalle ossa della spalla.
  • Avendo dato coraggio, le parti superiori delle spalle del Buddha sono arrotondate. C'è qualche differenza qui tra la qualità citata prima, che proviene dalla protezione dalla paura e questa qualità, il dare coraggio.
  • I palmi delle mani di un Buddha sono molto lisci da toccare e sono perfettamente rotondi come risultato dell'essere stato attento ai bisogni degli altri con grande gioia. Inoltre, le sue braccia sono molto lunghe. Questa qualità si riferisce sia alle braccia che alle mani, ma soprattutto le mani. Quando il Buddha è seduto a gambe incrociate, la punta delle dita può raggiungere le ginocchia e toccare la terra.
  • Siccome ha praticato le dieci azioni costruttive senza mai sentire di averle eseguite abbastanza, il risultato è che il corpo del Buddha è totalmente immacolato e circondato da un’aura di luce.
  • Siccome ha sempre aiutato gli ammalati e curato altri, la gola di un Buddha ha un bellissimo colore chiaro senza nessuna macchia, con la forma di un guscio di conchiglia nel senso che ha tre linee orizzontali.
  • Avendo aiutato tutti gli esseri a completare le loro azioni positive, e avendo fatto lui la stessa cosa, le guance del Buddha sono rotonde e piene come quelle del re delle bestie, il leone.
  • Siccome ha sempre una completa equanimità verso tutti gli esseri senza considerare nessuno come vicino o lontano, i denti del Buddha sono tutti uguali in lunghezza e perfettamente allineati; 20 denti nella mascella superiore e 20 in quella inferiore.
  • Siccome ha sempre fatto riavvicinare le persone che erano separate, e ha aiutato coloro che stavano insieme a stare insieme in armonia, i denti del Buddha sono perfettamente chiari senza nessuno spazio tra di essi. Sono disposti alla perfezione nella bocca senza nessuna distanza tra di essi.
  • Avendo offerto gioielli bellissimi agli altri, tutti i denti nella bocca di un Buddha sono estremamente puliti e della stessa altezza.
  • Siccome ha mantenuto un comportamento appropriato delle tre porte del corpo, parola e mente, i quattro canini del Buddha sono specialmente bianchi e affilati. Questo non significa che il Buddha ha zanne come un elefante.
  • Siccome ha detto sempre la verità e non ha mai detto cose non vere, il Buddha ha una lingua lunga che può toccare qualunque punto nel cerchio del suo viso.
  • Siccome ha sempre dato cibo dai sapori più eccellenti agli altri, anche se mettessimo qualcosa che normalmente sa di cattivo sulla lingua di un Buddha, sentirebbe soltanto un sapore delizioso.
  • Siccome ha sempre parlato in modo molto gentile e decente agli altri, la voce del Buddha è molto bella e gentile.
  • Siccome ha sempre guardato gli altri con amore, gli occhi di un Buddha sono bellissimi come fiori di loto utpala. Sono molto ben definiti nel loro colore tra la pupilla nera e la sclera bianca.
  • Siccome non è mai stato presuntuoso e non ha mai avuto altre motivazioni con gli altri, le sopracciglia di un Buddha sono bellissime e separate, non sono raggruppate insieme, e si incontrano insieme.
  • Siccome ha sempre elogiato gli altri che si meritavano le lodi, il Buddha ha un capello speciale nel centro delle sopracciglia, un capello bianco che gira in senso orario. Se dovessimo estendere questo capello, sarebbe estremamente lungo.
  • Siccome ha sempre mostrato un grande rispetto per i suoi maestri spirituali, il Buddha ha in cima al capo una protuberanza, o ushnisha. Non siamo in grado di misurare l’altezza di tale protuberanza.
  • Siccome ha reso molto malleabili le menti degli altri, la pelle del Buddha è molto pura e fine.
  • Siccome ha sempre dato vestiti e letti agli altri, la pelle di un Buddha è del color dell’oro.
  • Siccome ha rinunciato a tutti i lavori intensi e alle distrazioni, tutti i peli del corpo di un Buddha sono molto fini e distinti, non aggrovigliati o scompigliati.
  • Siccome ha seguito tutte le istruzioni personali in modo appropriato e armonioso, i capelli del Buddha sono ricci e si arricciano in senso orario. 
  • Siccome ha sempre grande compassione verso gli altri, e avendo rinunciato a tutte le armi o cose che danneggiano gli altri, i capelli sulla testa del Buddha sono molto puri, con un odore meraviglioso, e sono di colore nero o blu profondo.

I segni della pelle che ha il colore dell’oro e i capelli di colore nero o blu profondo furono indicati dal Buddha mentre parlava di sé stesso quando era presente. Questi segni furono specificati dal Buddha Shakyamuni indicando sé stesso. Se osserviamo il Buddha della Medicina, il colore della sua pelle è quello dei lapislazzuli (blu). I segni della pelle che ha il colore dell’oro e i capelli di colore nero riguardano il Buddha Shakyamuni. In maniera simile, ci sono forme di Chenrezig con i capelli arancioni. Ciascuna caratteristica specifica può variare secondo ciascuna qualità specifica del Buddha.

  • Come conseguenza di aver conseguito il perfetto equilibrio esclusivo della concentrazione, e avendo anche aiutato gli altri ad ottenere questo stato, il corpo del Buddha è perfettamente proporzionato.
  • Siccome ha scambiato sé stesso con gli altri e avendo fatto ciò che gli altri non fanno mai, il Buddha possiede una forza corporea enorme.

Se sommiamo queste qualità, non otteniamo 32 perché alcune di loro sono raggruppate insieme in un’unica qualità in altri commentari. Questa presentazione dei 32 segni proviene dal Sutra Richiesto dalla Ragazza chiamata Ratna.

Poi ci sono gli 80 segni minori o caratteristiche esemplari di un Buddha. Questi sono raggruppati come sotto-caratteristiche dei segni maggiori. Ad esempio, raggruppati sotto la qualità delle unghie lunghe di un Buddha è che le unghie sono di un intenso colore rosso. Questo è senza dubbio da dove proviene l'abitudine di dipingere le unghie, perché il Buddha non aveva bisogno di smalto per rendere rosse le sue unghie.

Queste qualità non sono facili da ottenere. Non dovremmo pensare che compiere la causa per un breve periodo porti al risultato desiderato. Affinché potessero manifestarsi i segni maggiori, le azioni del Buddha furono coltivate nel corso di molti eoni. Allo stesso modo, le nostre azioni positive nel corso di molti eoni agiscono come cause per accumulare queste qualità.

I segni più difficili da ottenere sono quelli della protuberanza in cima alla testa, il ricciolo di capelli tra le sopracciglia e il collo come una conchiglia. Tutte le cause e i potenziali necessari per gli altri segni sono moltiplicati molte volte affinché si manifesti la protuberanza in cima alla testa. La forza positiva si deve moltiplicare ancora di più affinché si accumuli [il merito] necessario per il ricciolo di capelli tra le sopracciglia. E ancora di più ci vuole per manifestare la qualità del collo di un Buddha come una conchiglia.

Proprio come sarebbe difficile ottenere un po’ di argento, sarebbe molto più difficile procurarsi dell’oro, e sarebbe enormemente più difficile comprare un diamante grande quanto una mano.

La differenza tra qualità maturate e risultati maturati

Questi 32 segni maggiori del corpo fisico di un Buddha si chiamano qualità maturate. Dobbiamo comprendere che sebbene siano qualità maturate, derivanti dal risultato della maturazione delle varie cause citate, essi non sono, tuttavia, risultati maturati. Dobbiamo differenziare tra le qualità maturate e i risultati maturati. Questo perché un risultato maturato per definizione è qualcosa che è un oggetto neutro o non specificato, non specificato se sia costruttivo o distruttivo. Queste 32 qualità maturate, d’altro canto, sono fenomeni costruttivi. 

Quando delineiamo tutte le cause dei segni maggiori e minori, stiamo dicendo che questi segni sono presenti su un Buddha effettivo. Ma il Buddha Shakyamuni accumulò le cause di questi segni prima di averli. Li accumulò durante il tempo dei tre Buddha precedenti di questo attuale eone fortunato e dei tre Buddha che vennero negli eoni prima di questo, cominciando dal Buddha Vipashyin. Questi sei più il Buddha Shakyamuni sono conosciuti come i “sette eroi Buddha”.

Un fondamento di fede e rispetto per i Buddha

Se studiamo accuratamente le qualità del corpo, della parola, e della mente illuminata di un Buddha, svilupperemo un grande rispetto e fede nei Buddha. Se non abbiamo una base di studio, sarà difficile avere abbastanza fiducia per dire: “Prendo rifugio nei Buddha”.

Vi racconto una storia al riguardo che avvenne in Tibet. Il detentore del Trono di Ganden, il Trono di Tsongkhapa, è qualcuno di molto prezioso. Una volta, il detentore del Trono di Ganden fu invitato in una regione remota del Tibet. Dovunque vada il detentore del Trono di Ganden, c’è sempre una persona che tiene un ombrello giallo. Un’anziana signora gli andò incontro e disse: “Prendo rifugio nel detentore del trono di Ganden poiché è un ombrello giallo così bello. E che bel signore anziano si trova sotto il detentore del trono di Ganden.” Quindi, è molto importante conoscere esattamente quali siano le qualità degli oggetti in cui stiamo prendendo rifugio. Altrimenti, siamo come questa anziana donna che pensava che il detentore del trono di Ganden fosse colui che porta l’ombrello.

Se sappiamo quali sono le qualità effettive, saremo in grado di ottenere una fiducia reale in ciò che stiamo facendo. È importante studiare e imparare tutto questo.

Le influenze illuminanti dei Buddha

Il capitolo seguente è sulle influenze illuminanti dei Buddha. L’influenza illuminante è qualcosa che prende come sua causa o condizione dominante un Jnana Dharmakaya di un Buddha, che è un Corpus di Consapevolezza Profonda che Racchiude Tutto. Essa racchiude tutte le qualità positive o costruttive di un Buddha pienamente illuminato.

Possiamo comprendere questo da un esempio. Quando abbiamo caldo e arriva una brezza, ci rinfreschiamo. Questa brezza è come l’influenza illuminante dei Buddha perché è una qualità che ci arriva dal Jnana Dharmakaya del Buddha. In altre parole, proviene dalla mente onnisciente di un Buddha che racchiude tutto. Grazie alla mente onnisciente del Buddha, riceviamo tutti gli insegnamenti del Dharma. Grazie alla nostra pratica delle misure preventive del Dharma, tutta la felicità ci arriva come un risultato simile a una brezza fresca, proveniente dall’influenza illuminante dei Buddha.

L’influenza illuminante è descritta in termini di due qualità: l’essere spontaneamente appagante e il fatto che continua senza nessuna interruzione. L’influenza illuminante lavora spontaneamente senza nessuno sforzo, come le onde dell’oceano. Le onde non richiedono uno sforzo dal lato dell’oceano affinché siano prodotte. Quando soffia il vento, le onde arrivano spontaneamente. Quando la luna è al punto giusto, le maree si muovono. Lo stesso è vero per l’influenza illuminante di un Buddha.

Siccome gli esseri limitati sono di un numero infinito e si estendono dovunque, proprio come lo spazio, non c’è nessuna interruzione nella continuità dell’influenza illuminante di un Buddha. Di conseguenza, dovunque si trovino gli esseri limitati, essi possono accedere alla fonte che gli consente di raggiungere l’illuminazione. La natura di Buddha, la fonte, o tratto familiare che permette l’illuminazione permea tutti gli esseri limitati. Tutti questi esseri possono essere influenzati affinché le macchie che stanno offuscando la loro vera natura siano rimosse. L’influenza illuminata di un Buddha si estende a tutti gli esseri limitati poiché il Buddha stesso ha rimosso tutte le macchie dalla sua natura di Buddha. Come conseguenza di ottenere gli attributi dei Buddha, come le 18 caratteristiche non condivise e così via, le influenze e le azioni illuminanti dei Buddha continuano senza nessuna interruzione. Questo si riferisce sia alle azioni illuminanti dei Corpi di Pieno Uso (Sambhogakaya), che alle attività continue dei Corpi di Emanazioni (Nirmanakaya).

Questo testo fu scritto dal grande Maitreya e fu tradotto dal grande maestro Mahapandita Sadjnana e dal monaco lotsawa Loden Sherab. Come è stato spiegato prima, un traduttore che apre gli occhi è qualcuno che conosce almeno due lingue, ma significa anche molto di più. È anche qualcuno che trasmette gli insegnamenti grazie alla sua comprensione del sentiero dall’inizio alla fine basata sullo studio e la pratica con grandi maestri. Un maestro traduttore è la tipologia di persona più realizzata che conosce le lingue.

Consigli conclusivi

Noi che abbiamo una preziosa vita umana con un forte interesse negli argomenti spirituali del Dharma abbiamo utilizzato questa base per lavorare e studiare in luoghi come questo centro di Dharma. Se abbiamo prestato molta attenzione nel seguire la vita spirituale e abbiamo un’intenzione che abbiamo sostenuto da diversi anni senza interruzione, questo è qualcosa di molto positivo.

Di recente abbiamo avuto un vero Buddha, Sua Santità Chenrezig (il Dalai Lama) è venuto qui. Questa è stata un’opportunità eccellente per accumulare una quantità incredibile di potenziale positivo. In generale, noi tutti qui possediamo una vita umana priva dei difetti basilari del corpo, della parola, o della mente, e siamo interessati agli argomenti spirituali del Dharma. Abbiamo davvero una vita umana molto vantaggiosa con le circostanze appropriate per la nostra crescita. La chiave per queste circostanze benefiche è un eccellente maestro spirituale che è in grado di offrirci istruzioni per aumentare le nostre qualità positive.

In maniera simile, abbiamo eccellenti traduttori che sono in grado di tradurci e comunicarci i punti essenziali degli insegnamenti. In tibetano, ci sono due termini differenti per traduttore. C’è quello che traduce la parola, e quello che traduce la parola degna di ogni rispetto. Qualcuno che traduce gli insegnamenti del Dharma è qualcuno che sta traducendo parole degne di rispetto. Questo si riferisce alla traduzione di parole che trattano di cose positive e costruttive. Pertanto, per quanto riguarda le parole del Buddha, non diremmo mai che qualcuno sta semplicemente traducendo delle parole comuni, ordinarie. In tibetano c’è una parola differente, il cui significato è che qualcuno è un traduttore della parola degna di rispetto, la parola del Buddha.

Studiando la lingua tibetana, imparerete tutti questi significati sottili e le loro differenze. Molti dei punti essenziali degli insegnamenti del Dharma possono essere imparati semplicemente grazie alla lingua tibetana. Gran parte del significato è espresso nella lingua stessa. Pertanto, sforzatevi di studiare il più possibile la lingua tibetana.

Avete ricevuto la piena trasmissione di questo insegnamento di Maitreya, l’insegnamento sul Continuum Perenne Più Lontano, l’Uttaratantra. Questo testo insegna come ciascun essere limitato possieda la fonte dell’illuminazione. Grazie al processo di eliminare le macchie che la offuscano, è possibile diventare totalmente lucidi e pienamente evoluti. Pertanto, gioite per aver ricevuto questa trasmissione; ciò ha accumulato una grande quantità di potenziale positivo.

Mettete questo [insegnamento] in pratica per eliminare gli oscuramenti dalla vostra natura di Buddha affinché possiate raggiungere l’illuminazione per il beneficio di tutti. Dedicate il potenziale positivo accumulato a tal fine.

Se vogliamo che qualcosa cresca nella terra, ma semplicemente gettiamo dei semi nel campo, senza innaffiarli, fertilizzarli o prendersi cura di essi, è improbabile che qualcosa cresca. In maniera simile, in termini della pratica del Dharma, abbiamo bisogno di lavorare per molto tempo sforzandoci con gioia e in maniera sostenuta. Non lavorate soltanto per un breve periodo di tempo senza ottenere nessuna realizzazione, per poi buttare via tutto. Se ci impegniamo e ci sforziamo con continuità per un lungo periodo di tempo, sicuramente otterremo realizzazioni.

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