Uttaratantra: Le fonti testuali per i sette punti vajra

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Motivazione appropriata e spiegazione del titolo e dell’omaggio

Prima di iniziare, stabiliamo la motivazione di voler ascoltare questi insegnamenti al fine di raggiungere effettivamente lo stato di illuminazione per beneficiare tutti. Se stabiliamo questo tipo di motivazione, i benefici dell'ascolto di questi insegnamenti saranno uguali al numero di tutti gli esseri, poiché abbiamo dedicato i nostri cuori per il beneficio di tutti.

Il grande maestro Asanga è la fonte di questi insegnamenti. Fu uno dei due grandi pionieri dell’insegnamento in India. Il Buddha diede molti insegnamenti differenti secondo i diversi livelli della mente degli individui, grandi e piccole. Questo insegnamento specifico proviene dal Vasto Veicolo o dagli insegnamenti Mahayana del Veicolo della Perfezione, il veicolo degli atteggiamenti lungimiranti, in particolare l'atteggiamento di vasta portata della consapevolezza discriminante o saggezza.

Asanga era particolarmente interessato a diffondere gli insegnamenti della perfezione della saggezza, Prajnaparamita. Pertanto, andò e ricevette molti insegnamenti ai piedi del grande Maitreya. Asanga ascoltò vari insegnamenti da Maitreya, che furono raccolti nei Cinque Trattati di Maitreya. Questo testo, Un Trattato sul Vasto Veicolo della Mente – Il Continuum Perenne più Lontano è uno di questi cinque testi. Asanga poi tornò in questo mondo con i cinque insegnamenti di Maitreya, diffondendo gli insegnamenti del Vasto Veicolo in lungo e in largo.

Il continuum perenne menzionato nel titolo si riferisce al continuum mentale e ai metodi per eliminare le macchie sul continuum mentale. La parola che è tradotta come più lontano può anche essere tradotta come senza eguali, o nulla di più supremo, e possiede la connotazione di ‘fondamentale’. La parola shastra o trattato può essere definita come qualcosa che ci aiuta a tagliare o eliminare gli atteggiamenti disturbanti, mentre ci dà protezione dalle situazioni temibili della nostra esistenza compulsiva.

L’omaggio offerto dai traduttori è come segue:

Io mi prostro a tutti i Buddha Chiaramente Evoluti e ai bodhisattva, eroi spirituali.

Questo si riferisce a tutti i buddha e ai bodhisattva. Quando parliamo di un Buddha, è qualcuno che è totalmente lucido e completamente evoluto. “Lucido” significa che la loro mente è stata liberata da tutta l’ignoranza. Il Buddha è “totalmente evoluto” nel senso di essere completamente evoluto di conoscere ogni cosa. Un bodhisattva è qualcuno dedito alla purificazione e alla crescita per sé stesso e per gli altri.

Possiamo capire questo in termini dei tre tipi di autodisciplina etica. I bodhisattva possiedono l'autodisciplina etica di astenersi da tutte le azioni negative. Questo è il significato del termine purificazione. I bodhisattva hanno anche l'autodisciplina etica per impegnarsi in tutti i tipi di azioni positive. Questo è indicato del loro impegno alla crescita. Poiché hanno l'autodisciplina etica di lavorare a beneficio degli altri, i bodhisattva hanno un cuore dedicato agli altri. Quando l'omaggio afferma “Io mi prostro”, significa che mi inchino o rendo omaggio ai buddha e ai bodhisattva chiaramente evoluti.

Introduzione e panoramica dei Sette Punti Vajra

L’argomento effettivo è presentato in sette punti vajra, come indicato nel primo verso:

(1) I Buddha, le misure preventive del Dharma, l’Assemblea, e la fonte, lo stato purificato, le qualità illuminanti e infine l’influenza illuminante dei Buddha – il corpus di tutte le composizioni indicative, quando sono riunite in breve, sono questi sette punti vajra forti come il diamante.

Questi sette punti sono chiamati i sette punti forti come il diamante. Un diamante o un vajra è un gioiello molto resistente e difficile da bucare. Seguendo questa analogia, questi sette punti sono argomenti che sorgono dalla consapevolezza discriminante che proviene dall’ascoltare, riflettere, e meditare. Si chiamano ‘punti’ perché sono discussi nei termini del contesto di questo testo, e nei termini delle parole con cui il testo fu composto. Questi punti possono essere discussi nei termini dei sutra (le esposizioni del Buddha su vari temi) o delle molte opere individuali dei grandi commentatori indiani (le composizioni indicative, i trattati).

I primi tre punti sono Coloro Chiaramente Evoluti o i Buddha, le misure preventive o il Dharma, e l’assemblea o il Sangha. La fonte di questi punti è il Sutra che Incita l’Eccezionale Impegno. I due successivi punti vajra o argomenti sono le discussioni della fonte dei tre, ovvero la natura di Buddha, e le sue qualità illuminanti. La loro fonte proviene dal Sutra della crescita senza nessun ostacolo. Il punto seguente riguarda lo stato di purificazione e crescita, che si riferisce all’illuminazione. Questo si trova nel Sutra richiesto da Shrimaladatta. L’ultimo argomento è l’influenza illuminante che proviene dal Sutra di una Filigrana per Contemplare la Consapevolezza Profonda del Buddha che Entra in Tutti gli Oggetti.

Tutti questi punti sono discussi insieme in un testo scritturale, Il Sutra richiesto dal Re Dharani Ishvara. Le esposizioni su vari temi o sutra del Buddha e i vari trattati vengono chiamati in vari modi. Possono essere chiamati utilizzando un esempio, un sinonimo, il nome della persona che richiese quel testo specifico, il nome della persona che effettivamente pronunciò [le parole] del testo, il luogo o il tempo in cui fu offerto questo testo, oppure l’oggetto o gli argomenti trattati.

I tre cicli di trasmissione e le fonti scritturali

Il Buddha manifestò la sua illuminazione totale, il suo stato di chiarezza mentale e completa evoluzione, sotto l’albero della bodhi sul Sedile Forte come il Diamante di Bodhgaya. Poi si recò a Varanasi e avviò il primo ciclo di trasmissione delle misure preventive, chiamate “il primo giro della ruota del Dharma”, in cui presentò gli insegnamenti sulle quattro nobili verità, e i quattro fatti che gli arya (esseri altamente realizzati) hanno scoperto essere veri.

Il secondo ciclo di trasmissione degli insegnamenti fu dato al Picco degli Avvoltoi, e questo è conosciuto come il ciclo di trasmissione in cui non c’è nessuna indicazione di un’esistenza veramente stabilita, intrinseca. Il terzo ciclo di trasmissione delle misure preventive fu dato a Vaishali ed è noto come il ciclo di misure che riguardano le eccellenti discriminazioni o divisioni.

L’argomento di questi tre cicli di trasmissione è il seguente: il primo ciclo descrive come i fenomeni possiedono un’esistenza veramente stabilita dal loro lato. Il secondo ciclo insegna che i fenomeni non possiedono un’esistenza veramente stabilita dal loro lato. Il terzo ciclo è un metodo per discriminare tra quei fenomeni che hanno una vera esistenza stabilita dal loro lato e quelli che non possiedono [una tale esistenza]. Il terzo ciclo di trasmissione delle misure preventive fu dato in risposta ad una domanda posta dal bodhisattva Paramartha Samudgata. Lui chiese perché nel primo ciclo di trasmissione il Buddha disse che i fenomeni hanno una vera esistenza, mentre nel secondo ciclo il Buddha disse che non ce l’hanno. Il Buddha rispose con un sutra intitolato il Sutra Samdhinirmocana, Il Sutra che Svela il Significato Inteso, in dieci capitoli. Nel settimo capitolo, intitolato Il Capitolo Richiesto dal Bodhisattva Paramartha Samudgata, il Buddha parla di come distinguere tra quei fenomeni che hanno una vera esistenza e quei fenomeni che non hanno vera esistenza.

In seguito, Asanga, uno dei due pionieri di questa scuola di pensiero scrisse tre testi in cui diede insegnamenti all’avanguardia argomentando che le cose esistono soltanto in termini della mente. Questi tre testi sono intitolati Differenziare l’Intermedio dagli Estremi, Differenziare i Fenomeni e la loro Natura Effettiva e Una Filigrana per i Sutra Mahayana. In questi tre testi, i due sul differenziare e il testo sulla filigrana dei Sutra Mahayana, Asanga presenta come livello ultimo che i fenomeni esistono soltanto in base alla mente. Non offre una spiegazione o presentazione di come i fenomeni non abbiano un’esistenza autostabilita, intrinseca.

I tre testi erano tra i vari insegnamenti che Asanga ricevette da Maitreya. Il Capitolo Richiesto dal Bodhisattva Paramartha Samudgata proviene dal Sutra che Svela il Significato Inteso, che è la fonte sutra per i sette punti vajra. La fonte dei trattati sono i tre testi composti da Maitreya e ricevuti da Asanga. Sulla base di questi, Asanga compose I Cinque Testi sugli Stadi e I Due Testi sulle Raccolte di tutte queste fonti. Il sutra e i trattati scritturali di Maitreya sono le fonti scritturali per il terzo ciclo di trasmissione delle misure preventive.

Nell’Abhisamayalamkara, Una Filigrana di Realizzazioni, Maitreya afferma più volte come le cose siano prive di un’identità vera, intrinseca. Il testo discute e presenta la natura dei vari sentieri dei Tre Veicoli, il loro ordine, eccetera. Li spiega in modo chiaro prendendo come fonte delle spiegazioni le varie versioni dei Sutra della Prajnaparamita.

Il quinto testo di Maitreya, Il Continuum Perenne più Lontano, discute il livello assoluto, libero da tutte le concettualità mentali di vera esistenza. Prende come fonte le tre versioni (estesa, media, e breve) del Sutra della Prajnaparamita e il Sutra del Tathagatagarbha, che è il sutra sulla natura di Buddha, la natura centrale che permette una trasformazione autentica.

I due pionieri dell’India

Il grande Asanga fu uno dei pionieri della visione per cui le cose esistevano soltanto in termini della mente. Scrisse i testi su questo per essere in grado di spiegare e chiarire il modo in cui Buddha presenta le cose. Sebbene abbia scritto di questa presentazione dei fenomeni apparentemente meno sofisticata, è molto chiaro dai suoi altri commentari come Asanga avesse la più sottile comprensione di vacuità e realtà.

Nagarjuna fu il maestro che propagò e chiarì gli insegnamenti sulla comprensione più raffinata della vacuità. Nagarjuna postulò come ogni cosa sia priva delle concettualità mentali di una vera esistenza che si stabilisca da sé. Pertanto, ci furono due pionieri in India, i grandi maestri Asanga e Nagarjuna. Asanga rappresenta l’avanguardia degli insegnamenti estesi e Nagarjuna l’avanguardia degli insegnamenti profondi.

Nagarjuna non cita nessun sutra specifico come la fonte di questi profondi insegnamenti. Asanga, tuttavia, spiegò cosa costituisce un testo definitivo e cosa è un testo che richiede interpretazione. Questa spiegazione si trova nei suoi insegnamenti sul settimo capitolo del Sutra che Svela il Significato Inteso.

Sebbene Nagarjuna non citò direttamente nessuna fonte scritturale per i suoi insegnamenti, lui spiegò il significato generale che proveniva dalle fonti. Nagarjuna è chiamato il padre spirituale del suo discepolo Aryadeva, e nessuno di loro citò fonti scritturali effettive. Un altro discepolo di Nagarjuna, Chandrakirti, scrisse un commentario ai Versi Radice per il Sentiero di Mezzo, il Madhyamaka, chiamato Consapevolezza Discriminante di Nagarjuna. Questo commentario si chiama Prasannapada, Le Parole Chiarite.

C'è un detto secondo cui, così come ci sono le due grandi sorgenti di luce nel cielo, il sole e la luna, sulla Terra ci sono i due testi di Chandrakirti che chiariscono le cose. C’è il testo Le Parole Chiarite, il commentario di Chandrakirti sull’argomento dei sutra, e Il Faro Illuminante, il suo commentario sugli argomenti del tantra.

Questo testo, Le Parole Chiarite di Chandrakirti, e due testi di autori successivi, Il Faro per la Consapevolezza Discriminante: un Commentario al “Madhyamaka Radice” di Bhavaviveka e Contemplare il Sentiero di Mezzo, il Madhyamaka di Kamalashila affermano che la fonte per questo lignaggio degli insegnamenti profondi di Nagarjuna è Il Sutra indicato dal Bodhisattva Akshayamati.

L’Uttaratantra, il Flusso Perenne più Lontano discute come fondamentalmente ci sia soltanto un veicolo della mente e presenta tutti gli insegnamenti sulla vacuità. La fonte per tutti questi è Il Sutra Insegnato dall’Arya Akshayamati. Inoltre, Il Sutra Richiesto dal Re Dharani Ishvara è la fonte da cui derivano tutti i sette punti. Questo è menzionato nel secondo verso del testo, che dice:

(2) La connessione sequenziale di questi che è dovuta alle loro caratteristiche distintive, nell’ordine in cui devono essere compresi, è come nel Sutra (Richiesto) dal Re Dharani. Dalla sua introduzione, si deve essere consapevoli di tre dei suoi punti, mentre quattro dalle sue delineazioni delle misure di Dharma di quelli con la mentalità e dei Trionfanti.

Per ricapitolare, i primi tre punti dei sette punti vajra sono Coloro Chiaramente Evoluti, le misure preventive e l’assemblea – in altre parole i Buddha, il Dharma e il Sangha – e provengono dal capitolo introduttivo del sutra. Gli ultimi quattro dei sette punti vajra hanno come loro fonte altri capitoli del sutra, come indicato dalla seconda metà del secondo verso.

Il terzo verso discute il loro ordine sequenziale:

(3) Dai Buddha, il Dharma; dal Dharma, l’Assemblea degli arya Altamente Realizzati; dall’Assemblea, il fattore essenziale (il grembo), la fonte di consapevolezza profonda (fino al) punto finale, il suo conseguimento. E dal conseguimento di tale consapevolezza profonda, il supremo stato purificato, dotato dei poteri e così via, le misure di Dharma che apportano benefici significativi a tutti gli esseri limitati.

Dai Buddha Chiaramente Evoluti provengono le misure preventive del Dharma, e dalle misure del Dharma deriva l'assemblea arya Sangha altamente realizzata. Dall’assemblea arya Sangha deriva il fattore essenziale (il grembo), la fonte da cui proviene il conseguimento del punto finale della nostra consapevolezza profonda. Ottenendo questa consapevolezza profonda, raggiungiamo il supremo stato purificato dell’illuminazione che possiede le qualità illuminanti, le quali generano un’influenza illuminante per beneficiare tutti gli esseri limitati.

Superare le difficoltà nello studio

Queste parole sono molto difficili da comprendere. Non scoraggiatevi, ma permettete a queste parole di lasciare un’impressione sulla vostra mente. In seguito, quando studiamo queste cose in profondità, arriveremo a capire l’argomento. Quando ascoltiamo gli insegnamenti, sorgono vari atteggiamenti. Se gli insegnamenti sembrano facili da comprendere, potremmo credere che tutto questo sia molto banale, come i giochi di un bambino. D’altro canto, se sentiamo che gli insegnamenti siano molto difficili da comprendere, potremmo arrenderci e addormentarci. È anche difficile per la persona che sta dando gli insegnamenti. Offrire insegnamenti che sono molto semplici o molto difficili da comprendere è anche difficile per l’insegnante.

Pertanto, quando ascoltate punti che sono facili da capire, non dimenticateli pensando che siano banali. Cercate di prestare attenzione e metteteli tutti in pratica. Quando ascoltate punti difficili, non scoraggiatevi e non arrendetevi. Se perseveriamo e studiamo, saremo in grado di capire anche i punti più difficili. Se studiamo con l'atteggiamento che non potremo mai capire qualcosa, allora non la capiremo mai. Tuttavia, se l’affrontiamo con l'atteggiamento che la capiremo, allora saremo in grado di capirla.

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