Modelli lineari e non lineari di progresso
Tutti noi desideriamo progredire nel cammino spirituale ma, poiché abbiamo idee irrealistiche su come avviene il progresso, siamo frustrati. Molti vogliono risultati immediati e costanti, e questo non accade. Di conseguenza, dopo una fase iniziale di idealismo entusiastico, molti si scoraggiano e magari ci rinunciano. Per acquisire un atteggiamento realistico dobbiamo capire che il progresso avviene solo attraverso un lento processo in cui, di giorno in giorno, ci sono alti e bassi. Questo perché abbiamo conseguenze karmiche sia positive che negative dal nostro precedente comportamento costruttivo e distruttivo e, in ogni momento, il nostro costante afferrarci a modi impossibili di esistere attiva diversi potenziali di felicità, infelicità, successo o fallimento.
Quindi, il progresso avviene attraverso una combinazione di modelli lineari e non lineari. Il modello lineare è con percorsi graduali e quello non lineare è con reti. Esploriamo le fonti di questi modelli negli insegnamenti e il loro modo di adattarsi insieme.
I tre cicli di trasmissione
Il Mahayana organizza gli insegnamenti buddhisti in tre cicli di trasmissione del Dharma (chos-skor gsum, tre giri della ruota del Dharma): uno hinayana e due mahayana.
Sebbene le diverse tradizioni tibetane concordino per lo più su quali testi appartengano a quale giro, spiegano in modo diverso cosa definisce ognuno di questi. Tsongkhapa, il fondatore della tradizione Ghelug, afferma che lo schema non è in base alla sequenza temporale, ma in base all'argomento. Se l'argomento consiste in sistemi filosofici riguardanti la vacuità, allora ghelug e non ghelug li definiscono in modo diverso.
Per ghelug:
- Scuole hinayana
- Madhyamaka
- Cittamatra
Per la vacuità d’altro (gzhan-stong) non ghelug:
- Scuole hinayana
- Vacuità di sé madhyamaka (rang-stong)
- Vacuità d’altro madhyamaka
Tuttavia, se definiamo i tre giri in un modo condiviso da tutte le scuole, i temi principali dei tre sono:
- Per l'Hinayana, le quattro nobili verità
- Per il Mahayana, la letteratura Prajnaparamita (consapevolezza discriminante di vasta portata, perfezione della saggezza), riguardante la vacuità e le fasi della sua realizzazione
- La letteratura sulla natura di Buddha.
Usiamo quest'ultimo schema.
Il ciclo hinayana come lineare e quello mahayana come non lineare
Gli insegnamenti hinayana sono la base per gli insegnamenti mahayana, che sono di più vasta portata in termini di motivazione e obiettivo. La motivazione hinayana è la rinuncia e l'obiettivo è la liberazione; la motivazione mahayana è la bodhicitta e l'obiettivo è l'illuminazione. Sulla base della rinuncia sviluppiamo una motivazione di più vasta portata: la bodhicitta, e sulla base della liberazione si ottiene un obiettivo di più vasta portata: l'illuminazione.
Allo stesso modo, il metodo mahayana di presentare gli insegnamenti si basa su quello hinayana e lo supera, come si può vedere negli insegnamenti dei tre cicli.
- L'Hinayana insegna le quattro nobili verità in modo lineare. I veri problemi derivano dalle loro vere origini (vere cause) – impulsi karmici ed emozioni e atteggiamenti disturbanti – ed entrambi derivano dall'inconsapevolezza (ignoranza). Il loro vero arresto (vera cessazione) deriva dalle vere menti del sentiero (veri sentieri) che li rimuovono per sempre – vale a dire, la cognizione non concettuale della mancanza di un’“anima” impossibile di una persona (gang-zag-gi bdag-med, mancanza del sé della persona).
- I due cicli mahayana insegnano i loro argomenti in termini di base, sentiero e risultato (gzhi-lam-’bras-bu gsum), presentano i tre come reti e descrivono il sentiero sia in modo lineare che non lineare.
La presentazione mahayana delle reti e del progresso non lineare appare più chiaramente nei due testi di Maitreya che sono i principali commentari sugli ultimi due cicli di trasmissione del Dharma:
- Per Prajnaparamita, la Filigrana delle realizzazioni (mNgon-rtogs rgyan, sanscr. Abhisamaya-alamkara)
- Per la natura di Buddha, il Continuum sublime (rGyud bla-ma, sanscr. Uttaratantra).
Il primo presenta il sentiero e il risultato, mentre il secondo presenta la base, il sentiero e il risultato, ma si concentra in modo approfondito sulla base e sul risultato.
La presentazione delle reti lineari e non lineari in Filigrana delle realizzazioni
In Filigrana delle realizzazioni Maitreya presenta il sentiero sia in modo lineare che non lineare. Il processo lineare comporta il progredire attraverso cinque menti del sentiero (cinque sentieri), uno schema in comune con la presentazione lineare hinayana. Il progresso non lineare è in termini di reti di otto serie di realizzazioni interrelate (dngos-po brgyad). Il testo si conclude presentando il risultato come la rete intrecciata dei quattro corpi di Buddha.
Le cinque menti del sentiero sono:
- La mente del sentiero di costruzione (tshogs-lam, sentiero di accumulazione)
- La mente del sentiero applicativo (sbyor-lam, sentiero di preparazione)
- La mente del sentiero della visione (mthong-lam, sentiero della visione)
- La mente del sentiero della familiarizzazione (sgom-lam, sentiero della meditazione)
- La mente del sentiero che non necessita di ulteriore addestramento (mi-slob-lam, sentiero del non più apprendimento).
La presentazione delle reti nel Continuum sublime
In Continuum sublime Maitreya presenta la base del sentiero, la natura di Buddha, come una rete di fattori, e il risultato come una rete non solo di corpi di Buddha (i corpi fisici, la parola e la mente di un Buddha), ma anche di qualità illuminanti di un Buddha (yon-tan) e attività o influenza illuminante (’phrin-las).
Così,
- La base, come descritto in Continuum sublime, è una rete di fattori della natura di Buddha
- Il sentiero, come descritto in Filigrana delle realizzazioni, è una rete di realizzazioni ottenute sia linearmente che non linearmente
- Il risultato, come descritto in entrambi, è una rete di corpi di Buddha.
Base, sentiero e reti risultanti in termini di natura di Buddha
La rete di fattori o tratti della natura di Buddha è un complesso di diverse reti di tratti in evoluzione (rgyas-’gyur-gyi rigs) intrecciati con tratti dimoranti (rang-bzhin gnas-rigs).
- Le reti di tratti in evoluzione si evolvono nelle reti di corpi di Buddha non statici (i corpi fisici, la parola e la mente di un Buddha).
- I tratti dimoranti, come la vacuità della mente quando è contaminata dall'oscuramento e la vacuità delle reti di tratti in evoluzione, consentono alla trasformazione di avvenire.
Inoltre, un ulteriore fattore della natura di Buddha è il fatto che le reti di tratti in evoluzione possono essere stimolate o ispirate (byin-rlabs, “benedette”) ad evolversi nelle reti dei corpi di Buddha.
La rete di realizzazioni, insieme all'ispirazione dalla rete delle fonti di direzione sicura (i tre preziosi gioielli) e dalla rete dei propri mentori spirituali, influenza la rete di base dei fattori della natura di Buddha in modo che si evolva per diventare la rete risultante dei corpi di Buddha. Quindi, le reti di tratti in evoluzione come base, le reti di questi tratti lungo i sentieri e le reti dei corpi di Buddha come loro stati risultanti si riferiscono tutte alle stesse reti, solo in stadi diversi.
Cos'è una rete?
Una rete non è semplicemente una raccolta di elementi che la compongono, ma è la rete interattiva di tutti gli elementi che la compongono che si collegano tra loro in molti modi, interagiscono e funzionano insieme in modo armonioso. In termini buddhisti, è una variabile influenzante non concomitante (ldan-min ’du-byed, una variabile influenzante che non è né una forma di fenomeno fisico né un modo di essere consapevoli di qualcosa). È semplicemente un'imputazione, in altre parole, qualcosa di astratto che tuttavia funziona per produrre effetti.
Quindi, la rete di fattori della natura del Buddha nelle loro basi, sentieri e risultati produce tutti effetti, come il beneficio per noi stessi e per gli altri. Gli effetti che le reti producono sono maggiori o minori a seconda del livello di purificazione, dell'estensione della loro dimensione e del livello della loro forza.
Inoltre, per progredire sul sentiero dobbiamo mettere in rete progressivamente più elementi all'interno delle reti di base e di sentiero in più modi, progressivamente. Sul sentiero, dobbiamo applicare diverse combinazioni di essi per adattarli a situazioni specifiche in noi stessi (per superare emozioni e atteggiamenti disturbanti) e negli altri (per aiutarli a fare lo stesso).
Si noti che, sebbene la maggior parte degli elementi che compongono le reti siano fattori della natura di Buddha senza inizio, potremmo aggiungere elementi che non sono mai stati lì prima. Esempi sono il primo momento di sviluppo di bodhicitta e la prima cognizione corretta della vacuità.
Livelli di funzionamento delle reti
Nel suo Continuum sublime, Maitreya descrive la differenza nei livelli di funzionamento di questi tratti di rete spiegando che possono essere:
- non purificati – la situazione di base, quando la rete della natura del Buddha è oscurata dalla confusione,
- parzialmente non purificati e parzialmente purificati – lungo il sentiero, quando parte della confusione viene rimossa,
- completamente purificati – nella fase risultante, quando tutta la confusione e le sue abitudini vengono totalmente rimosse per sempre.
Ricordiamo che la scuola Ghelug parla dei preliminari (mngon-’gro) come "raccolta e purificazione" (bsags-sbyang). Ciò si riferisce al processo di purificazione delle reti di confusione (inconsapevolezza, ignoranza) e di espansione e rafforzamento delle reti della natura di Buddha. Questo processo continua lungo l'intero sentiero verso l'illuminazione.