Commento al quarto capitolo del testo dzogcen di Longcenpa – Beru Khyentse Rinpoce

Una preziosa ghirlanda dei quattro temi di Gampopa

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Purificazione provvisoria della confusione nella consapevolezza profonda

La Preziosa ghirlanda dei quattro temi di Gampopa di Longcenpa è composta da quattro capitoli: 

  1. Avere la mente rivolta al Dharma
  2. Avere il Dharma come mente sentiero
  3. Avere le menti sentiero che eliminano la confusione 
  4. Purificare la confusione in profonda consapevolezza 

Tra questi, si è già parlato dell’ "avere le menti sentiero che eliminino la confusione". Da qui in poi, Longchenpa parla di "purificare la confusione nella profonda consapevolezza".

(78) Il passo successivo è purificare la confusione nella profonda consapevolezza. Tra gli stadi provvisorio e definitivo, il primo è quello provvisorio al momento di avere un sentiero mentale di pratica. Avendo familiarizzato con i metodi profondi, qualsiasi emozione disturbante sorga si purifica totalmente nelle sue sfere, rendendo manifesta la profonda consapevolezza (sottostante), che è chiarezza riflessiva. Questo si chiama "purificare i pensieri concettuali della confusione ingannevole nella sfera della profonda consapevolezza".

Il successivo significa, dopo la discussione sull’ "avere le menti sentiero che eliminano la confusione". Ora, la purificazione della confusione nella consapevolezza profonda ha due fasi, provvisoria e definitiva. Provvisoria significa nella situazione presente. Si riferisce al momento in cui si ha una mente del sentiero di pratica [per raggiungere l'illuminazione]. Aver familiarizzato con i metodi profondi si riferisce all'aver familiarizzato con i metodi profondi delle tre classi esteriori del tantra: kriya, upa e yoga

Più in dettaglio, "familiarizzandoti attraverso metodi profondi" si riferisce al momento in cui si ha una mente del sentiero degli stadi di generazione e completamento come una coppia unificata (zung-’jug). Essendosi familiarizzati con i metodi profondi delle menti del sentiero degli stadi di generazione e di completamento, allora qualsiasi emozione disturbante sorga – desiderio ardente, ostilità, ingenuità, arroganza o invidia – si purifica completamente nelle sue sfere. 

Ad esempio, l'ingenuità si purifica nella sfera (dbyings) della profonda consapevolezza della sfera della realtà (chos-dbyings, sanscr. dharmadhātu). Allo stesso modo, qualsiasi istanza dell'emozione disturbante dell’ostilità che sorge si purifica nella sfera della profonda consapevolezza simile a uno specchio. Quando sorge l'emozione disturbante del desiderio bramoso, si purifica nella sfera della profonda consapevolezza individualizzante. In breve, non importa quale emozione disturbante sorga, si purifica nella sua rispettiva sfera. 

La chiarezza riflessiva (rang-gsal) è l'apparire riflessivo della consapevolezza pura riflessiva (rang-rig). Rendere manifesta la consapevolezza profonda significa rendere manifesta quella specifica consapevolezza profonda stessa, che è chiarezza riflessiva. Affidarsi a questo si chiama "purificare i pensieri concettuali dalla confusione ingannevole nella sfera della consapevolezza profonda".

I pensieri concettuali di confusione ingannevole (’khrul-rtog) si riferiscono a pensieri concettuali di confusione ingannevole che sorgono a causa dell'essere sotto l'influenza dell'inconsapevolezza (ignoranza). In altre parole, tutti i pensieri concettuali distorti si purificano nella sfera della consapevolezza profonda.  

Ora, per una spiegazione più ampia:

(79) In accordo al metodo a cui ti sei affidato, che può essere diviso in (metodi) individuali - condivisi, distinti e insuperabili - purificando (le emozioni disturbanti) con antidoti, trasformandole con metodi e lasciando che si liberino automaticamente nei loro propri terreni, non abbandonandole ma lasciando che si purifichino nelle loro sfere. Indipendentemente da come ti alleni con quello che preferisci, facendole cessare e lasciare che le emozioni disturbanti si purifichino sono identiche al livello più profondo. 

Supponiamo che tu chieda: "Quando quel metodo provvisorio è diviso in [metodi] individuali - condivisi, distinti e insuperabili, come sono questi metodi?" Tra questi, quello condiviso è il veicolo della mente della dialettica (mtshan-nyid theg-pa), all'interno del quale sono inclusi [i metodi] degli shravaka (ascoltatori), dei pratyekabuddha (realizzatori solitari) e dei bodhisattva. 

Con un veicolo causale di dialettica, si purificano le emozioni disturbanti attraverso gli antidoti. L'antidoto per il desiderio bramoso è la meditazione sulla mancanza di attrattiva. L'antidoto per l'ostilità è la meditazione sull'amore. L'antidoto per l'ingenuità è la meditazione sull'origine interdipendente. Grazie ad antidoti come questi e così via, li si purifica. 

Trasformarli con i metodi si riferisce ai [metodi distinti] delle tre classi esterne del tantra – kriya, upa e yoga – con cui li purifichi attraverso il metodo e la consapevolezza discriminante. Anche i tantra di kriya, upa e yoga hanno stadi di generazione. Con essi, trasformando ogni cosa con i metodi, trasformi i tuoi cinque aggregati nei Trionfanti delle cinque famiglie di Buddha e, allo stesso modo, le tue cinque emozioni disturbanti nei cinque tipi di consapevolezza profonda. Questo si chiama "trasformare con i metodi". 

Ciò è simile alla trasformazione con metodi riscontrabile nelle tre classi interiori del tantra: per il desiderio bramoso c'è il calore interiore tummo che mescola (bsre-ba) il desiderio con la grande beatitudine; il corpo illusorio, che mescola l'ostilità con la realizzazione della mancanza di un'esistenza veramente stabilita, e infine la chiara luce che mescola l'ingenuità con il sonno. Ci sono tutti questi tipi di trasformazioni con metodi. 

Supponiamo che tu chieda "Quali sono questi metodi?". Sono quelli sui livelli dei veicoli della mente: il veicolo causale della dialettica, il veicolo dei tre tantra esterni e il veicolo insuperabile [dei tre tantra interni]. Man mano che i veicoli della mente diventano sempre più elevati, anche i loro metodi diventano sempre più speciali con i loro distinti antidoti speciali, come prendere le emozioni disturbanti come sentieri della mente (lam-du khyer-ba) e non abbandonandole. 

Come spiegato, in accordo al metodo a cui ti sei affidato, questo può essere suddiviso individualmente. Con il veicolo causale inferiore della dialettica c'è la purificazione delle [emozioni disturbanti] attraverso antidoti. Poi, con i tre tantra esterni si dice che c'è la loro trasformazione attraverso metodi. Infine, per quanto riguarda quello insuperabile, c'è ciò che viene chiamato "lasciarli liberare automaticamente nel loro proprio terreno".

L'insuperabile si riferisce allo dzogcen: quando si dice "lasciarli liberare automaticamente nel loro proprio terreno (rang-sar grol, lasciarli liberare automaticamente nel loro proprio luogo)", significa che si liberano automaticamente nel loro proprio terreno e non abbandonandoli. Questo si chiama "sorgere e liberare" (shar-grol). Quanto al sorgere e al liberare, sono come linee tracciate sull'acqua: questo è ciò che si chiama "sorgere e liberare".

Questo “lasciar liberare automaticamente se stessi nei loro propri terreni e non abbandonarli” significa non abbandonare in alcun modo le emozioni disturbanti, come attraverso antidoti o metodi, ma piuttosto lasciarle purificare nelle loro sfere (dbyings) – questo è il veicolo insuperabile della mente. 

Dopo esserti affidato a quel [metodo], allora quando dice: "Non abbandonandoli, ma lasciando che si purifichino nelle loro sfere. Indipendentemente da come ti alleni con quello che preferisci", intende che si tratti di purificarli con antidoti, o anche di trasformarli con metodi, o di lasciarli liberare automaticamente nei loro terreni, non abbandonandoli, ma lasciando che si purifichino nelle loro sfere, qualunque sia – ovvero qualunque di questi appena spiegati – indipendentemente da come una persona si sia allenata con uno qualsiasi di questi, 

cessarle e lasciare che le emozioni disturbanti si purifichino sono identiche al livello più profondo.

Al livello più profondo, tutte queste azioni – dalla cessazione delle emozioni disturbanti al lasciarle purificare nella sfera della realtà, dharmadhatu – sono purificazioni al livello più profondo. Stando così le cose, al livello più profondo, lo stato di purificazione a cui tutte giungono è identico. Che lo chiamiate "cessazione" (’gog-pa), che lo chiamiate "ciò che è necessario" (dgos-pa), va raggiunto il livello più profondo in cui le emozioni disturbanti sono purificate. 

Più in dettaglio, ciò che è necessario significa l'obiettivo da raggiungere per cui qualcosa è destinato (dgos-ched). Come metodo per far svanire le emozioni disturbanti, se si prende come esempio il modo degli shravaka del veicolo causale della dialettica, essi abbandonano tutte le emozioni disturbanti – desiderio bramoso, ostilità e ingenuità – come veleni. Nel caso dei bodhisattva le abbandonano attraverso antidoti. Poi, nel caso dei tre tantra esterni, li trasformano con i metodi. Nel caso dei veicoli insuperabili, li lasciano liberare automaticamente nel loro proprio terreno, non abbandonandoli, ma lasciando che si purifichino nelle loro sfere. Al livello più profondo di purificazione, tutto questo è finalizzato alla cessazione delle emozioni disturbanti. Al livello più profondo di purificazione delle emozioni disturbanti, tutte queste giungono allo stesso identico stato purificato al livello più profondo. 

Come dice il testo, "Farle cessare e lasciare che le emozioni disturbanti si purifichino sono identici al livello più profondo", al livello più profondo ciò a cui giungono è identico. "Cessare" significa cessare le emozioni disturbanti. Se vi chiedete: "In quale oggetto cessano?", ciò che serve è che cessino nella sfera. Questo è lo stesso livello più profondo di quanto detto prima "Qualsiasi emozione disturbante sorga, si purifica totalmente nella sfera".

Le emozioni disturbanti sono la confusione ingannevole di pensieri concettuali distorti che, al livello più profondo, non hanno un'esistenza veramente stabilita. Vengono tutte purificate nella sfera, il che significa che sono tutte cessate nella sfera. Pertanto, sia cessare le emozioni disturbanti che lasciare che le emozioni disturbanti si purifichino giungono alla stessa purificazione al livello più profondo. Purificandole con antidoti, trasformandole con metodi e lasciando che si liberino nel loro proprio terreno, lo stato purificato di tutte loro, al livello più profondo, è uno stato identico delle emozioni disturbanti che vengono purificate. 

(80) Quando hai riconosciuto i volti dei "terreni propri" per il sorgere del desiderio bramoso, dell'ostilità, dell'ingenuità, dell'arroganza e dell'invidia, essi si stabiliscono automaticamente, si liberano automaticamente, purificandosi nei cinque aspetti della consapevolezza profonda. Questo è chiamato "purificare provvisoriamente la confusione delle cinque emozioni velenose nelle (cinque) grandi consapevolezze profonde" - osservare pienamente, come uno specchio, la sfera della realtà, equalizzando e realizzando.

Questi versi presentano le cinque emozioni disturbanti: l'emozione disturbante del desiderio bramoso, l'emozione disturbante dell'ostilità, così come l'ingenuità, l'arroganza e l'invidia. Il desiderio bramoso deriva dal trovare qualcosa di attraente, l'ostilità nasce dal trovare qualcosa di sgradevole. L'ingenuità è lo smarrimento derivante dall'inconsapevolezza (ignoranza) o del non sapere: questa è l'ingenuità. In generale, pervade anche il desiderio bramoso e l'ostilità. Questa ingenuità dell'inconsapevolezza pervade ogni cosa. 

In generale, ciò che viene chiamato "ingenuità" è anche chiamato "non comprendere", "non sapere" e "essere disorientati". Anche lo stato di sonno è chiamato "stato di ingenuità". Tuttavia, il significato di "ingenuità" è la mancanza di chiarezza dell'essere inconsapevoli, quindi l'inconsapevolezza è intesa come uno stato di disorientamento. Desiderio ardente, ostilità e ingenuità sono di questo tipo.

L'arroganza è pensare "Sono migliore degli altri in termini di qualità come famiglia, etnia e così via". Questa è arroganza. Per quanto riguarda l'invidia, quando gli altri hanno buone risorse, cibo in abbondanza, vestiti, circostanze favorevoli e così via, l'invidia nasce dal non esserne felici. Questa è invidia. 

Come per l'invidia, esiste un terreno proprio (rang-sa) per ciascuno di essi. Nel caso del desiderio bramoso esiste un terreno proprio che dà origine ad esso; nel caso dell'ostilità esiste un terreno proprio che dà origine all'ostilità; ci sono anche i terreni propri per l'ingenuità e l'arroganza. È necessario riconoscere il volto (ngo-zin) di questi "terreni propri".  

"Quei terreni propri" si riferisce alla classe di cose (khong) che ciascuna di esse è. Nel mahamudra, sono chiamate "nature essenziali" (ngo-bo). È la natura essenziale di ciò che sta sorgendo. Nel caso del desiderio ardente ce n'è una. Ostilità, invidia e così via hanno ciascuna una delle nature di ciò che è sorto. È necessario esaminare le nature essenziali di ciò che è sorto.

Quando riconosci il volto del suo terreno, il desiderio ardente cessa. Questo è il suo stabilirsi automaticamente (rang-bzhag). È quando riconosci il volto della loro natura essenziale che "si stabiliscono automaticamente, si liberano automaticamente". Questo è ciò a cui si riferisce - non c'è bisogno di abbandonarli. Per la loro natura cessano.

Quando si riconosce il volto del loro terreno – quando si comprende la loro natura essenziale – “si stabiliscono automaticamente, si liberano automaticamente”. Quando si stabiliscono naturalmente (ngang-gis), quelle che vengono chiamate “emozioni disturbanti” non sono cose che hanno un fondamento che raggiungono come nucleo interiore (phugs gtugs-sa). Non hanno ciò che si può dire: “Questo è il loro nucleo interiore. È da questo che le emozioni disturbanti sono prodotte. È da questo che cessano”. Sono cose che sono separate da un sorgere, una cessazione e un permanere. Pertanto quando si sono stabilizzate automaticamente, si liberano automaticamente. “Si sono liberate automaticamente” (rang-grol) significa che ora sono cessate, svanite.

Nel caso delle nuvole, le nuvole arrivano nel cielo. Quando cessano non esiste un concetto del tipo: "Questo è il terreno, o il luogo, in cui sono cessate". Si sono automaticamente liberate. Quando si dice: "Si stabiliscono automaticamente, si liberano automaticamente", ognuna individualmente si stabilisce automaticamente, come le onde che si dissolvono nell'acqua. Quando le onde si stabilizzano nello stato naturale (ngang) dell'acqua non c'è terreno o luogo in cui si siano stabilizzate e nessun terreno, o luogo, in cui si siano stabilizzate. 

È come le onde e l'acqua. Le onde sono come pensieri concettuali. La mente stessa (sems-nyid) è come l'oceano. Anche nel caso di tutte le emozioni disturbanti e di ogni confusione ingannevole, "si calmano automaticamente, si liberano automaticamente".

A quel punto, se è dopo aver riconosciuto il volto della loro natura essenziale che si sono automaticamente stabilizzati e automaticamente liberati, è allora che si trovano nella natura propria delle cinque profonde consapevolezze. Si dice che siano passati attraverso la totale purificazione di se stessi nelle cinque profonde consapevolezze.

Ad esempio, quando il desiderio bramoso si assesta nel suo terreno e si libera automaticamente, diventa consapevolezza profonda individualizzante. Ciò significa che la consapevolezza profonda individualizzante diventa manifesta. Tuttavia, quando si afferma che quando si assesta e si libera automaticamente diventa consapevolezza profonda individualizzante, non significa che ci sia qualcosa di cui c'era bisogno. Piuttosto, afferma che quando si assesta e si libera automaticamente, la consapevolezza profonda individualizzante diventa manifesta. Non è che ciò accada nel secondo momento. 

È in quel primo momento in cui si stabiliscono nel loro terreno e si liberano automaticamente, o in quello che viene chiamato "sorgere e liberazione" – ovvero, non appena sorgono si liberano automaticamente – che si purificano nelle cinque profonde consapevolezze. Non è che nel primo momento cessi l'emozione disturbante e nel secondo momento si manifesti la consapevolezza profonda. Questa consapevolezza profonda è consapevolezza profonda dal suo aspetto di quando è purificata, ma dal suo aspetto di quando non è purificata è un'emozione disturbante. Dal suo aspetto di quando non si realizza stabilmente come confusione ingannevole, sono le cinque emozioni disturbanti. Ma dal suo aspetto di quando è purificata, sono le cinque profonde consapevolezze. 

Pertanto quando si dice: "Si stabiliscono automaticamente, si liberano automaticamente", significa che quando si stabiliscono nel loro terreno, si sono liberati automaticamente. Liberarsi automaticamente non è come liberarsi automaticamente nel secondo momento. In quel primo momento, quando si stabiliscono si sono liberati automaticamente. Quindi, stabilirsi automaticamente e liberarsi automaticamente non si distinguono in momenti precedenti e successivi.

"Si stabiliscono automaticamente" significa in base alla loro natura, come se si assorbissero totalmente in uno stato di stabilità (mnyam-bzhag). Quindi, quando si dice "Si stabiliscono nel loro proprio terreno", si intende che quando si è riconosciuto il volto del proprio terreno e poi vi si stabiliscono, sono giunti a liberarsi automaticamente. Questo liberarsi automaticamente significa che giungono a purificarsi nelle cinque profonde consapevolezze. 

Questo è simile a quanto spiegato in Mahamudra che elimina l'oscurità dell'ignoranza del nono Karmapa secondo cui se, quando ci si ritira in un pensiero concettuale, si manifestano chiarezza e vacuità (gsal-stong), quella non è l'esperienza corretta. Afferma che quando si riconosce il volto della natura essenziale di ciò che sorge, allora è quello corretto. Allo stesso modo, qualsiasi emozione disturbante sorga – desiderio ardente, ostilità o ingenuità – se, non appena sorge, si riconosce il volto della sua natura essenziale e poi si stabilizza nel suo terreno, si è liberata. Questo liberarsi nel suo terreno è nella consapevolezza profonda. Se questo accade in due momenti consecutivi, allora quella consapevolezza profonda è inutile. 

Per fare un esempio, non è di alcun beneficio se una volta svanita l'oscurità poi sorge la luce del giorno. Non è che la luce del giorno abbia svolto il lavoro di eliminare l'oscurità. Con l'alba della luce del giorno l'oscurità è giunta a cessare, al suo posto, nel suo terreno. Svanisce al suo posto, nel suo terreno. In questo modo, le cinque profonde consapevolezze sono come la luce del giorno. L'inconsapevolezza delle emozioni disturbanti è come l'oscurità. Con la manifestazione delle cinque profonde consapevolezze l'oscurità viene eliminata. Non solo è così ma anche se, nel primo momento, l'oscurità svanisce e nel secondo momento sorge la luce del giorno, allora non ci sarebbe stato bisogno dell'azione della luce del giorno per eliminare l'oscurità.  

Perché non ce n'è bisogno? La luce del giorno è qualcosa che ha l'azione di eliminare l'oscurità. Pertanto se l'oscurità è qualcosa che ha l'azione di eliminare se stessa, allora se quando l'oscurità ha finito di scomparire è allora che sorge la luce del giorno, allora non c'era bisogno della luce del giorno per eliminare l'oscurità. Allo stesso modo, anche le cinque profonde consapevolezze sono così. Qualunque emozione disturbante sia sorta, quando si purifica nelle sue sfere sono le cinque profonde consapevolezze. Quando non si sono purificate e sono state comprese in modo distorto, sono le cinque emozioni disturbanti. Queste sono i loro aspetti purificati e non purificati.

Torniamo ora al testo:

(80) Quando hai riconosciuto i volti dei "terreni propri" per il sorgere del desiderio bramoso, dell'ostilità, dell'ingenuità, dell'arroganza e dell'invidia, essi si stabiliscono automaticamente, si liberano automaticamente, purificandosi nei cinque aspetti della consapevolezza profonda. Questo è chiamato "purificare provvisoriamente la confusione delle cinque emozioni velenose nelle (cinque) grandi consapevolezze profonde" - osservare pienamente, come uno specchio, la sfera della realtà, equalizzando e realizzando.

Quando la confusione ingannevole delle cinque emozioni velenose si purifica, esse diventano cinque grandi e profonde consapevolezze: 

  1. Il desiderio ardente si purifica nella profonda consapevolezza individualizzante
  2. L'ostilità si purifica nella profonda consapevolezza simile a uno specchio
  3. L'ingenuità si purifica nella profonda consapevolezza della sfera della realtà (dharmadhatu)
  4. L'arroganza si purifica nella profonda consapevolezza equalizzante
  5. L'invidia si purifica nella profonda consapevolezza che realizza

Ciò che viene chiamato "consapevolezza profonda individualizzante" (sor-rtog ye-shes) – letteralmente, "la consapevolezza profonda che osserva individualmente" – è anche chiamato "consapevolezza profonda che apprende individualmente" (sor-rtogs-pa’i ye-shes) senza mescolare tutto insieme, o anche " consapevolezza profonda che osserva pienamente" (kun-rtog ye-shes). "Osservare" (rtog-pa), qui, non significa conoscere concettualmente (rnam-rtog) [ma piuttosto significa rilevare.] Quindi, quando dice "consapevolezza profonda che osserva pienamente", dovresti intenderlo come "apprendere pienamente [ogni fenomeno] individualmente" (so-sor kun-tu rtogs-pa’i ye-shes). Per quanto riguarda l'apprendere, ciò che apprende non è come se tutto fosse mescolato insieme in un unico ammasso. Piuttosto, la consapevolezza profonda che comprende ciascuno individualmente è ciò che viene chiamata “consapevolezza profonda individualizzante”.

Ciò che viene chiamato “consapevolezza profonda simile a uno specchio” è la consapevolezza profonda che ha la natura funzionale (rang-bzhin) di non bloccare la chiarezza [creazione dell’apparenza]. Questa è la consapevolezza profonda simile a uno specchio. 

Ciò che viene chiamato "consapevolezza profonda della sfera della realtà" è [l’aspetto della consapevolezza profonda] della vacuità. Dal suo aspetto di vacuità, è la sfera della realtà (dharmadhatu).

Ciò che viene chiamato “consapevolezza profonda equalizzante” è il suo aspetto equalizzante, privo di differenziazione tra alto e basso, che si basa sull’abbandono dell’emozione disturbante dell’arroganza.

Supponiamo che tu chieda: "Cosa significa ciò che si chiama 'arroganza'?". L'arroganza si manifesta quando una persona è comune e l'altra è importante. Ciò che si chiama "arroganza" è il pensiero: "Io sono importante". Se non c'è un oggetto per cui generare arroganza non c'è nulla per cui essere arroganti. L'aspetto totalmente purificato dell'arroganza è [la profonda consapevolezza di] equalizzante [la profonda consapevolezza che livella]. 

Per quanto riguarda ciò che viene chiamato "uguaglianza", l'uguaglianza è uno stato senza alto e basso, bene e male, esterno e interno. Come questi, ci sono molte equalizzazioni. Quando si spiega il sentiero tantrico del mantra segreto c'è l'afferrarsi al palazzo incommensurabilmente magnifico come [rappresentante gli stadi delle] menti bhumi e delle menti sentiero e, allo stesso modo, c'è l'afferrarsi al bene e al male quando non c'è bene e male, e l'afferrarsi all'alto e al basso dove non c'è alto e basso. Tutte queste sono confusioni ingannevoli. Quando tutte queste dualità di alto e basso, bene e male sono equalizzate, questo è chiamato "uguaglianza". 

Per quanto riguarda ciò che viene chiamato "realizzare", si tratta di realizzare spontaneamente, senza impedimenti e senza sforzo, qualsiasi lavoro o compito che si debba portare a termine. Questa è [la natura funzionale del] la consapevolezza profonda del realizzare. L'aspetto totalmente purificato dell'invidia è la consapevolezza profonda del realizzare. 

Supponiamo che tu chieda "Cos’è l’invidia?". È il desiderio di ottenere per te stesso una buona risorsa [che qualcun altro possiede], è il desiderio di averla. Può esserci invidia anche per una buona qualità. Quando l'invidia si purifica completamente, è una [consapevolezza profonda] che realizza. Permette di portare a termine i compiti spontaneamente, senza sforzo. 

Supponiamo che vi chiediate: "Qual è la relazione tra il desiderio bramoso e la consapevolezza profonda individualizzante?". Per quanto riguarda il desiderio bramoso, quando la mente è attaccata a oggetti attraenti e belli nutre desiderio per essi. In Gioiello ornamento della liberazione di Gampopa si afferma che il desiderio bramoso può sorgere anche attraverso l'ostilità come sua causa o attraverso l'ingenuità. Alcune persone si attaccano alle cose per rabbia, altre per ostilità. Alcune si attaccano per ingenuità, ovvero per inconsapevolezza, per non sapere. 

In generale, il "desiderio bramoso" non è solo per le donne. L'attaccamento a qualsiasi oggetto attraente e bello è desiderio bramoso. Il suo fondamento, il suo stato totalmente purificato, è la profonda consapevolezza che osserva pienamente. Quando si comprende, individualmente, la vera natura essenziale dell'oggetto di attaccamento, senza mescolarlo con nessun altro oggetto, e si riconosce il volto della natura essenziale di quell'oggetto individuale come totalmente privo di qualsiasi esistenza veramente stabilita, come nell'afferrarsi a ogni cosa come avente una caratteristica definitoria (per inserirla in una categoria concettuale) – quando si comprende questo, quello è lo stato totalmente purificato del desiderio bramoso. 

Supponiamo che vi chiediate: "Qual è la relazione tra ostilità e consapevolezza profonda simile a uno specchio?". Per quanto riguarda ciò che viene chiamato "ostilità", in generale, l'emozione disturbante che la causa è la rabbia. Dal suo aspetto impuro è ostilità. Dal suo aspetto di essere uno dei cinque tipi di consapevolezza profonda, è il non bloccare la chiarezza (creazione di apparenza). Dal suo aspetto di essere la chiarezza [creazione di apparenza] della natura essenziale della mente, è lo stato totalmente purificato dell’ostilità. Quindi, ci sono ostilità e consapevolezza profonda simile a uno specchio, e ci sono ingenuità e consapevolezza profonda della sfera della realtà (dharmadhatu).    

Ci sono alcune piccole differenze nei modi in cui i singoli maestri hanno presentato la mente. A volte gli stati totalmente purificati di ostilità e ingenuità sono invertiti: l'ostilità è la consapevolezza profonda della sfera della realtà e l'ingenuità è la consapevolezza profonda simile a uno specchio. Ma a volte, quando sei faccia a faccia con la tua mente, sei faccia a faccia con i cinque tipi di consapevolezza profonda. In tali occasioni, è divisa in modo speciale, come in questo testo, con l'ostilità come consapevolezza profonda simile allo specchio e l'ingenuità come consapevolezza profonda della sfera della realtà.

Questo è chiamato "purificare provvisoriamente la confusione delle cinque emozioni velenose...

Quando si lascia che le cinque emozioni velenose si stabilizzino nel loro terreno, si liberano automaticamente. Gli stati di totale purificazione, come i cinque tipi di consapevolezza profonda, sono ciò che tutta la confusione ingannevole delle cinque emozioni velenose diventa quando si purificano. 

Con la frase Questo è chiamato 'purificare provvisoriamente la confusione delle cinque emozioni velenose', si conclude la spiegazione dei metodi provvisori al momento di avere una mente del sentiero di pratica (per raggiungere l'illuminazione). Successivamente si spiega l'occasione finale e definitiva [lo stato di Buddha]. 

Purificazione definitiva

(81) L'ultimo è separato da (tutte) le macchie fugaci sulla fonte. Quando hai raggiunto questo stato purificato che è quieto e separato da qualsiasi granello (di contaminazione), la natura stessa della sfera diventa manifesta così com'è. Hai raggiunto (lo stato di) profonda consapevolezza in cui i tre corpus di un Buddha sono di un unico sapore nel dharmakaya (corpus che abbraccia tutto), 

L'espressione "l'ultimo è separato da [tutte] le macchie fugaci sulla fonte" si riferisce alla [natura di Buddha], al lignaggio (rigs), alla fonte (khams), al grembo che contiene un Beatamente andato (bde-gshegs snying-po). La sua natura stessa è la sua purezza totale. In termini di ciò, non c'è differenza di bene o male tra i Buddha e gli esseri limitati. Se vi chiedete perché, è perché la consapevolezza profonda è [l'aspetto cognitivo della] vacuità. Quella vacuità è il lignaggio, la fonte, il grembo che contiene un Beatamente andato.

Riguardo al grembo contenente un Beatamente andato (natura di Buddha), da Filigrana di realizzazioni (mNgon-rtogs rgyan, sanscr. Abhisamayalamkara) (I.39):

Poiché la sfera della realtà non ha distinzioni, non è opportuno che vi siano differenze riguardo al lignaggio. Ma dalle divisioni nei fenomeni che su di essa si fondano, si parla di divisioni.

La sfera della realtà è indifferenziabile, ma in termini di fenomeni specifici che su di essa si fondano, si dice che si divida in Buddha ed esseri limitati. 

In generale, per quanto riguarda il modo in cui gli esseri limitati hanno il lignaggio, la fonte, il grembo contenente un Beatamente andato, ci sono tre punti a riguardo. Il Continuum sublime (rGyud bla-ma, sanscr. Uttaratantra) (I.27) spiega:

Poiché il corpus di un Buddha pienamente illuminato irradia, poiché la loro natura conforme è senza distinzioni e poiché possiedono il lignaggio, tutti gli esseri con corpi limitati possiedono costantemente il grembo contenente un Buddha.

Quando dice "Poiché il corpus di un Buddha pienamente illuminato irradia", il corpus [o corpo] del Buddha a cui si riferisce è il dharmakaya, un corpus che abbraccia tutto. Quel dharmakaya pervade ogni cosa, tutti gli esseri limitati. Sulla base di ciò, tutti gli esseri limitati hanno il grembo contenente un Buddha, la fonte, un Beatamente andato. 

Dicendo"Poiché la loro natura conforme è senza distinzioni", si riferisce al fatto che non vi sono differenze di bene e male, o di grande e piccolo tra la natura conforme (de-bzhin-nyid) [vacuità] dei Buddha pienamente illuminati e la natura conforme degli esseri limitati. Sulla base di ciò, tutti gli esseri limitati hanno il lignaggio, la fonte, il grembo contenente un Beatamente andato.

Poiché possiedono il lignaggio, tutti gli esseri con corpi limitati, ci sono cinque tratti familiari per tutti gli esseri limitati: (1) il lignaggio di coloro che hanno un lignaggio reciso, (2) il lignaggio indefinito, (3) il lignaggio shravaka, (4) il lignaggio pratyekabuddha e (5) il lignaggio bodhisattva – questi cinque lignaggi. Non ci sono esseri limitati che non siano inclusi in queste classi di cinque lignaggi. Stando così le cose, tutti questi esseri limitati hanno un lignaggio che è un grembo contenente un Beatamente andato. Tutti loro hanno una natura del sé che è totalmente pura. 

I Buddha, tuttavia, hanno una doppia purezza (dag-pa gnyis-ldan). Oltre ad essere totalmente puri, i loro sé sono separati da tutte le macchie effimere ovvero da tutte le oscurazioni emotive delle emozioni disturbanti e le oscurazioni cognitive riguardanti tutti i conoscibili. Gli esseri limitati non sono ancora in grado di separarsi da queste macchie effimere. E così, essendo pervasi dall'inconsapevolezza e dall'ignoranza, vagano nel samsara attraverso la porta delle tre emozioni velenose, delle cinque emozioni velenose e così via. Hanno queste differenze (dai Buddha). Pertanto il verso "L'assoluto è separato da [tutte] le macchie effimere sulla fonte" si riferisce, in questa occasione, a questa doppia purezza.

L'ultimo si riferisce alla purezza totale dello stato attuale e ultimo della natura intrinseca del lignaggio, la fonte, il grembo contenente un Beatamente andato. In questo senso, è separato da tutte le macchie passeggere. Per la sua sfaccettatura di doppia purezza, lo stato purificato (byang-chub, sanscr. bodhi) è chiamato "acquietato". Quello stato purificato si riferisce al raggiungimento supremo dello stato di Buddha. "Acquisito" si riferisce allo stato di nirvana [uno stato di liberazione da ogni sofferenza]. Poiché è completamente pacificato, è quietato. Essere separato da ogni granello [di contaminazione]  significa essere privo di difetti. Essere separato da tutte le macchie è chiamato, qui, "essere separato da ogni granello [di contaminazione]".

Quando hai raggiunto lo stato purificato che è quieto e separato da ogni granello [di contaminazione]  – in altre parole, quando hai ottenuto il massimo conseguimento dello stato di Buddha, la natura propria della sfera diventa manifesta così com'è, come detto nel testo. Il massimo conseguimento dello stato di Buddha è lo stato purificato che è quieto e separato da ogni granello di contaminazione, che è il massimo conseguimento. Quando hai raggiunto quel massimo conseguimento, quando l'hai ottenuto, hai raggiunto lo stato in cui la natura propria della sfera – ovvero la natura propria dei cinque tipi di profonda consapevolezza – diventa manifesta così com'è.

Non c'è differenza tra questo stato ultimo di purificazione e lo stato di purificazione dalle emozioni disturbanti che si stabiliscono e si liberano automaticamente. Per quanto riguarda ciò che viene chiamato "stabilirsi automatico e rilascio automatico" [o semplicemente "auto-stabilimento, auto-rilascio"], quando si è raggiunto lo stato totalmente purificato della sfera, quietato e separato da ogni granello di contaminazione, si è raggiunto lo stato di auto-stabilimento, auto-rilascio. 

Con l'auto-stabilimento e l'auto-liberazione, tutte le emozioni disturbanti si purificano nel loro fondamento; sono totalmente purificate nelle cinque profonde consapevolezze. Allo stesso modo, dal punto di vista del loro stato ultimo, la loro natura intrinseca è totalmente pura. Basandosi sull'essere separati dalle macchie passeggere, quando si è raggiunto il più alto conseguimento dello stato di Buddha – lo stato purificato che è quieto e separato da ogni granello di contaminazione – allora, qualunque sia la loro natura intrinseca, si manifesta così com'è. 

Ora hai raggiunto la coppia unificata (zung-’jug) che non necessita di ulteriore addestramento. Ciò che viene chiamato, ad esempio, "avendo raggiunto, tra le cinque menti del sentiero, la coppia unificata che non necessita di ulteriore addestramento" e ciò che viene chiamato "avendo raggiunto lo stato purificato che è quieto e separato da ogni granello di contaminazione " – questi due hanno lo stesso significato.

Supponiamo che tu chieda: "La mente del sentiero ultimo e quella provvisoria non sono forse la stessa cosa?". In generale si parla di due stadi distinti: provvisorio e ultimo. All'interno del provvisorio, si parla di vari metodi di insegnamento: "condivisi, distinti e insuperabili". Quanto all'ultimo, si dice che la natura intrinseca della sfera si manifesta attraverso la duplice purezza di tutti loro.  

Supponiamo che tu chieda ulteriormente: "Quindi, c'è qualche differenza tra la mente del sentiero ultimo e le menti del sentiero provvisorio?". Sì, c'è una differenza. Non ci sono due stadi con lo scopo [di purificare la confusione nella consapevolezza profonda] – quelli che vengono chiamati "provvisorio e ultimo"? Quelli provvisori si riferiscono al presente; quello definitivo è ciò che si manifesta nello stadio della doppia purezza, lo stadio di Buddha – quello è definitivo. Affidandoti a quelli provvisori puoi raggiungere il massimo risultato finale. Affidandoti alle menti del sentiero condivise, speciali e insuperabili che sono quelle provvisorie, il massimo risultato finale della doppia purezza si manifesterà. Che si tratti di dzogcen, mahamudra o madhyamaka, gli stati definitivi [a cui conducono] sono gli stessi. 

Lo stadio finale, quindi, non è un metodo. È il conseguimento di ciò che è più profondo. Ciò che viene chiamato "stadio provvisorio" è la purificazione, ora, della confusione nella consapevolezza profonda, dopo aver [sviluppato] menti del sentiero che eliminano la confusione. Lo stadio provvisorio, quindi, si riferisce a quando si hanno menti del sentiero. Non è detto [nel verso 78]: "Prima c'è quello provvisorio al momento di avere un sentiero mentale di pratica?". Definitivo, quindi, si riferisce allo stato finale che ne è il risultato, che è "separato da [tutte] le macchie fugaci sulla fonte... lo stato purificato che è quieto".  

Ciò che viene chiamato "la natura propria della sfera" si riferisce alla natura propria della sfera della realtà (dharmadhatu). Come dice, "la natura propria della sfera si manifesta così com'è". Per quanto riguarda la natura propria della sfera della realtà non è che le cinque consapevolezze profonde siano incomplete. Tutte e cinque le consapevolizze profonde sono incluse in un'unica classe. Nel caso della consapevolezza profonda della sfera della realtà, in essa sono incluse la consapevolezza profonda simile a uno specchio, la consapevolezza profonda individualizzante, la consapevolezza profonda equalizzante e la consapevolezza profonda realizzante. Non è che esista la consapevolezza profonda della sfera della realtà da sola senza le altre quattro. All’apparenza della consapevolezza profonda della sfera della realtà, tutte e cinque le consapevolezze profonde sono complete in una.

Nel caso dei sei atteggiamenti di vasta portata (le sei perfezioni) – ad esempio, nel caso della generosità – tutti e sei sono presenti. C'è la generosità della generosità, l'autodisciplina etica della generosità, la pazienza della generosità, la perseveranza della generosità, la stabilità mentale della generosità e la consapevolezza discriminante della generosità. Allo stesso modo, nel caso della sfera della realtà, la profonda consapevolezza della sfera della realtà [include] la profonda consapevolezza simile a uno specchio della realtà [e così via] e, similmente, nella profonda consapevolezza simile a uno specchio tutti sono anche completi.

Ad esempio, nel caso della sfera della realtà, la consapevolezza profonda simile a uno specchio, la consapevolezza profonda individualizzante, la consapevolezza profonda equalizzante e la consapevolezza profonda realizzante sono tutte complete. Supponiamo che vi chiediate: "Cosa sono?". Dal punto di vista della vacuità del suo sorgere, cessare e permanere, è la consapevolezza profonda della sfera della realtà. Dal punto di vista della sua chiarezza [del suo creare apparenze ], è consapevolezza profonda simile a uno specchio. Allo stesso modo, dal punto di vista del suo non mescolarsi, è consapevolezza profonda individualizzante. Dal suo essere basata sullo stato di uguaglianza in cui non c'è bene o male, è consapevolezza profonda equalizzante. Dal suo essere basata sullo stato in cui tutto è spontaneamente compiuto senza alcuno sforzo, è consapevolezza profonda realizzante. Quindi, tutte e cinque le consapevolezze profonde sono complete [l'una nell'altra].

Se ce n'è una – la consapevolezza profonda individualizzante, per esempio – da sola, si chiama "consapevolezza profonda disgiunta" (ye-shes ya-bral). Ciò che viene chiamato "consapevolezza profonda", quindi, è quella in cui tutte sono presenti contemporaneamente. Stando così le cose, quando "la natura propria della sfera si manifesta così com'è" quello è il massimo conseguimento dello stato di Buddha che possiede una doppia purezza. Quando si è raggiunto questo, "la natura propria della sfera si manifesta così com'è".

Il testo principale prosegue:

Hai raggiunto (lo stato di profonda consapevolezza) in cui i tre corpus di un Buddha hanno un solo sapore del dharmakaya (un corpus che abbraccia tutto), chiamato anche corpus della sfera che possiede una doppia purezza. 

I tre corpi di un Buddha sono dharmakaya (un corpus che abbraccia tutto), sambhogakaya (un corpus di corpi di pieno utilizzo) e nirmanakaya (un corpus di corpi di Emanazione). Hai raggiunto [lo stato di] profonda consapevolezza in cui sono di un unico sapore. Dharmakaya significa che, inglobati nella natura essenziale del dharmakaya, sono tutti i corpi sambhogakaya e nirmanakaya. Non sono separati, hanno un unico sapore (ro-gcig). Dharmakaya è chiamato, qui, "il corpus della sfera che possiede una doppia purezza". "Possedere una doppia purezza" significa la purezza totale che è la sua natura intrinseca e [la purezza del] suo essere separato da tutte le macchie fugaci. 

È un dharmakaya in quanto è la vacuità delle sue apparenze. È un nirmanakaya in quanto è per il beneficio degli altri. Ad esempio, nel dharmakaya, tutti i nirmanakaya e [altri] corpi rupakaya (un corpus di corpi della forma) sono completi. Ciò che viene chiamato "dzogcen", la "grande completezza", è chiamato "completezza" basata sul fatto che i tre corpi sono spontaneamente completi [nello stato di Buddha]. La completezza dei tre corpi e delle cinque profonde consapevolezze [nello stato di Buddha] è chiamata "grande completezza, dzogcen".

La grande completezza può anche essere specificata in termini dei cinque corpi di un Buddha [i cinque corpi di Buddha]. I cinque corpi sono dharmakaya, sambhogakaya, nirmanakaya, jnanakaya (un corpus di profonda consapevolezza) e vajrakaya (un corpus vajra). È un vajrakaya basato sul suo immutabile cambiamento. È un jnanakaya basato sulla sua natura di sé come le cinque profonde consapevolezze. Tuttavia, che venga chiamato "i tre corpi", o "i cinque corpi", o semplicemente specificato come l'unico corpus, dharmakaya, significano tutti la stessa cosa. Per quanto riguarda ciò che viene chiamato "un sapore", significa che le nature essenziali di dharmakaya, sambhogakaya e nirmanakaya sono di un sapore unico. Non sono separate ma hanno un sapore unico. 

Aver raggiunto [lo stato di] profonda consapevolezza significa aver raggiunto il massimo conseguimento dello stato di Buddha, che ha la natura propria delle cinque profonde consapevolezze. "Raggiunto" deve essere inteso come "ottenuto". Si chiama "raggiungere i corpi delle cinque consapevolezze profonde" in base al fatto che le cinque emozioni disturbanti sono state completamente purificate nelle cinque profonde consapevolezze e, essendo state separate da tutte le oscurazioni, il massimo conseguimento della Buddità suprema si è manifestato. Che si chiami così o "raggiungere lo stato di profonda consapevolezza in cui i tre corpi hanno un unico sapore nel dharmakaya", il significato è lo stesso. Quindi, ciò che viene chiamato "dharmakaya" esiste come qualcosa che appare come tre corpi e quindi ci sono quelli che vengono chiamati "i tre corpi di un Buddha". 

In breve, tutti sono incorporati nel solo dharmakaya. Quando si parla di dharmakaya, allora dharmakaya, sambhogakaya, nirmanakaya e jnanakaya sono tutti completi in esso. Se è suddiviso in modo più esteso, allora ci sono quelli che vengono chiamati "dharmakaya", "sambhogakaya" e "nirmanakaya". Se è suddiviso ancora più estesamente, allora ci sono quelli che vengono chiamati "i cinque corpi di un Buddha". Ma al livello più profondo, se li si considera tutti come dharmakaya, riassumendo questi cinque corpi sotto uno, non c'è nulla di insoddisfacente in questo. Tutti loro, quindi, sono uno e non come cose individuali separate.

In breve, che si chiami "rendere manifesti i tre corpi" o "raggiungere lo stato di profonda consapevolezza in cui sono di un unico sapore", il significato è il raggiungimento supremo dello stato di Buddha che si manifesta, basato sulla mente sentiero della coppia unita che non necessita di ulteriore addestramento. In base a ciò, si chiama "raggiungere quello stato in cui i tre corpi sono tutti completi nell'unico sapore del dharmakaya". Quel [dharmakaya] è chiamato "un corpus della sfera che possiede una doppia purezza".

In generale, per quanto riguarda "la sfera", ci sono la sfera della realtà (dharmadhatu), la sfera della consapevolezza profonda e, analogamente, la sfera dell'individualizzazione. In breve, tuttavia, sono tutte la sfera della realtà. Quando viene chiamato "(un corpus della sfera) che possiede una doppia purezza", si parla di "un corpus della sfera della realtà che possiede una doppia purezza", basato sulla purezza totale che è la sua natura intrinseca e [la purezza del] suo essere separato da tutte le macchie fugaci. È, quindi, il corpus della sfera della realtà (il dharmadhatukaya). In esso, le cinque profonde consapevolezze – consapevolezza profonda individualizzante, consapevolezza profonda simile a uno specchio e così via – sono tutte incluse.

Dharmadhatukaya (un corpus della sfera della realtà) e dharmakaya (letteralmente, un corpus della realtà) sono la stessa cosa. Anche i loro nomi sono fondamentalmente gli stessi. Sono la stessa cosa di dharmakaya (un corpus che abbraccia tutto); non c'è differenza. Si dice: 

Anche se il dharmakaya, come lo spazio (o il cielo), non ha distinzioni, tuttavia un rupakaya (un corpo di corpi della forma) appare chiaramente individualmente come un arcobaleno. 

Il dharmakaya, come lo spazio, è privo di distinzioni, eppure vi è un rupakaya [un corpo di corpi della forma]  che appare chiaramente e individualmente in esso come arcobaleni. La sfera della realtà pervade ogni cosa. La sua natura è costituita dalle cinque profonde consapevolezze. Possiede anche una doppia purezza. Non c'è nulla che non sia incluso nella sfera della realtà.  

Non è un oggetto cognitivo (conoscibile) da nessuno se non dagli stessi Trionfanti.

"Non è un oggetto cognitivo [conoscibile] da nessuno se non dai Trionfanti [Buddha] stessi " si riferisce all'oggetto dell'esperienza (spyod-yul) della loro profonda consapevolezza individualizzante della pura consapevolezza riflessiva (rang-rig), il loro dharmakaya nella sua verità più profonda. Per quanto riguarda gli altri che non siano i Trionfanti, è un oggetto cognitivo delle menti onniscienti dei Trionfanti, i Buddha. A parte questo, non è l'oggetto cognitivo di nessun altro. Sta dicendo che gli esseri ordinari sono incapaci di comprenderlo. Non è un oggetto che possono sperimentare con i loro intelletti dualistici (blo). Come si legge nel Sutra chiamato "Una serie di sinonimi di misure del Dharma che sono realizzazioni mahayana" (Theg-pa chen-po mngon-par rtogs-pa chos-kyi rnam-grangs rnam-par bkod-pa zhes-bya-ba’i mdo, sanscr. Mahayānābhisamayadharmaparyāyavivyūha-nama-sūtra):

Non-nata, incessante, la natura conforme non può essere espressa a parole, in pensiero o in espressione. Al di là del pensiero concettuale, è l'oggetto dell'esperienza della consapevolezza profonda e individualizzante della consapevolezza pura riflessiva.

La profonda consapevolezza individualizzante della pura consapevolezza riflessiva è un oggetto di esperienza solo dei Buddha. Un oggetto di esperienza è qualcosa di compreso, qualcosa di afferrato. Il dharmakaya non può essere compreso o afferrato dall'intelletto dualistico della gente comune. Non può essere espresso a parole, non può essere concepito con pensieri concettuali e non può essere espresso con la parola. È qualcosa conosciuto solo dalle menti onniscienti dei Buddha. 

Il testo continua:

(82) I tre corpi (di un Buddha), vale a dire dharmakaya, sambhogakaya (un corpus di pieno utilizzo) e nirmanakaya (un corpus di emanazioni), insieme alle profonde consapevolezze, sono integrati insieme da uno svabhavakaya (un corpus di natura essenziale), che è statico, pervasivo, non influenzato e senza spostamento o cambiamento.

I tre corpi o corpi di un Buddha sono dharmakaya, sambhogakaya [un corpus di pieno utilizzo] e nirmanakaya [un corpus di emanazioni]. Il termine "insieme a" significa che è incluso anche ciò che segue, vale a dire i cinque tipi di consapevolezza profonda. Per mezzo di uno svabhavakaya [un corpus di natura essenziale], tutti questi sono integrati insieme e abbreviati in uno. 

Supponiamo che tu chieda: "Che tipo di fenomeno è uno svabhavakaya ?" È qualcosa di statico e onnipervasivo. Statico significa immutabile, non influenzato da nulla. Pervasivo significa che pervade ogni cosa. È indistruttibile e imperituro. Quando dice "senza spostamento o cambiamento", spostamento significa spostarsi o trasferirsi da un luogo a un altro. La parola "spostamento" o "trasferimento" è usata per il trasferimento della coscienza in una terra pura. Cambiamento significa cambiare da una cosa all'altra. 

Sia il dharmakaya che lo svabhavakaya sono definiti statici, pervasivi, inalterati e che realizzano spontaneamente ogni cosa, senza mutamenti o cambiamenti. Ciò che viene chiamato "svabhavakaya", quindi, è definito come l'integrazione di tutti e tre i corpi. Si dice che sia statico, pervasivo e inalterato, che pervade ogni cosa.  

(83) Rimane nella sfera del dharmakaya che è una gemma che esaudisce i desideri e, da quello stato della sua vera natura, il suo corpus di consapevolezza profonda di influenza illuminante,

Una gemma che esaudisce i desideri, [che esaudisce i desideri] senza sforzo, senza pensiero concettuale, è qui posta come analogia per la sfera della realtà (dharmadhatu), che [allo stesso modo] è separata da tutte le macchie del pensiero concettuale. Stando così le cose, la sfera della realtà, dallo stato della sua vera natura (de-nyid-kyi ngang-las), soddisfa gli obiettivi degli esseri erranti attraverso la sua influenza illuminante, senza pensiero concettuale. 

La mente stessa (sems-nyid) è come una gemma che esaudisce i desideri. Essendo la natura essenziale di tutti i tipi universali di menti concettuali sottili (kun-rtog) e, quindi, essendo priva di pensiero concettuale, essa soddisfa gli obiettivi degli esseri erranti attraverso i due tipi di rupakaya (corpi della forma) allo scopo di domarli. In breve, qui si dice che sia come "una gemma che esaudisce i desideri", in quanto soddisfa gli obiettivi degli esseri erranti attraverso l'essere priva di pensiero concettuale. 

Per quanto riguarda il rimanere nella sfera del dharmakaya, rimane nella sfera della realtà (dharmadhatu), che è un corpus della sfera della realtà che possiede una doppia purezza. Da quello stato della sua vera natura significa o da quello stato rimanendo in esso o senza andare oltre la sua vera natura. Il suo corpus di profonda consapevolezza dell'influenza illuminante si riferisce ai corpi sambhogakaya e nirmanakaya.

Il testo principale prosegue:

Il suo corpus di consapevolezza profonda dell'influenza illuminante, come un gioco di corpi sambhogakaya e nirmanakaya, 

Riassumendo, lo svabhavakaya è lo stato statico, pervasivo, imperturbabile, senza alcun cambiamento o mutamento, che è l'integrazione di tutti [i corpi di un Buddha]. Ma quando si parla di questi corpus individualmente, allora è giusto parlare del dharmakaya come di una gemma che esaudisce i desideri. Se vi chiedete perché, è perché attraverso la sua influenza illuminante tutti i corpi nirmanakya e sambhogakaya procedono dalla sfera della realtà (dharmadhatu). 

Chiamarla "gemma che esaudisce i desideri" si riferisce alla mente stessa che realizza spontaneamente ogni cosa. La mente, in questo senso, è il dharmakaya che, avendo veramente una natura intrinseca di doppia purezza, è imperturbabile e realizza spontaneamente ogni cosa. Si parla di questa come di una gemma che esaudisce i desideri, che deriva dalla sua sfaccettatura di essere priva di pensiero concettuale. 

L'integrazione [e l'abbreviazione in uno] di tutti i tre corpi è chiamata "svabhavakaya". Quando vengono menzionati individualmente, tuttavia, i due corpi rupakaya si emanano dal dharmakaya. Sono come emanazioni di raggi di luce e il dharmakaya è come lo spazio. Come lo spazio, che pervade ogni cosa, il dharmakaya è [anche] statico, pervasivo e inalterato, e realizza spontaneamente tutto. 

"Statico, pervasivo e inalterato" sono qualità dello svabhavakaya. Non si può dire che queste non siano anche [qualità] del dharmakaya, perché il dharmakaya è incorporato nello svabhavakaya. "Dallo stato della sua vera natura" significa dallo stato della vera natura del dharmakaya o dallo stato della vera natura della sfera della realtà (dharmadhatu). 

Per quanto riguarda il corpus di consapevolezza profonda dell'influenza illuminante, la serie di corpi di influenza illuminante [che appare] ai volti delle menti limitate individuali di coloro che necessitano di essere domati sono un gioco di entrambi i corpi sambhogakaya e nirmanakaya. "Gioco" (rol-pa) significa qualcosa di non bloccato e incessante.  

Ciò che viene chiamato "corpus di consapevolezza profonda dell'influenza illuminanti", quindi, è la stessa cosa di rupakaya (un corpus di corpi della forma). L'emergere come corpi illuminanti a beneficio degli esseri erranti è il corpus dell'influenza illuminante. Comprende sia il gioco dei corpi sambhogakaya sia il gioco dei corpi nirmanakaya. Un gioco è qualcosa di simile a [ciò che appare] in un dramma o in uno spettacolo di magia. Come è stato detto,

Anche se il dharmakaya, come lo spazio (o il cielo), non ha distinzioni, tuttavia un rupakaya (un corpo di corpi della forma) appare chiaramente individualmente come un arcobaleno. 

Il testo originale continua:

Il suo corpus di consapevolezza profonda dell'influenza illuminante, come gioco di corpi sambhogakaya e nirmanakaya, appare (rispettivamente) a coloro che hanno livelli di mente bhumi e ad altri esseri erranti.

I corpi sambhogakaya appaiono a coloro che dimorano nei livelli della mente bhumi. Supponiamo che vi chiediate: "Che tipo di persone sono queste?". Sono bodhisattva che dimorano nei livelli della mente bhumi, arya bodhisattva. Dal primo al decimo livello della mente bhumi, questi sono i livelli delle menti bhumi dei bodhisattva. I corpi sambhogakaya appaiono ai bodhisattva che dimorano in quei livelli della mente bhumi.

Per quanto riguarda "appare ad altri esseri erranti", "altri esseri erranti" si riferisce ad altri esseri ordinari. Ciò che appare loro sono apparizioni come un gioco di corpi nirmanakaya. Un gioco di corpi nirmanakaya si divide in corpi di emanazione come personaggi, corpi di emanazione suprema e corpi di emanazione artisti.  

Le persone a cui appaiono differiscono in base alle loro facoltà, che possono essere più elevate o più medie. Le persone con le facoltà più elevate possono vedere i corpi di emanazione suprema dotati di una natura propria, quella di essere dotati dei 32 segni eccellenti e delle 80 caratteristiche esemplari, come il nostro attuale, impareggiabile Shakyamuni, che è un'emanazione suprema.

(84) Inoltre, dal loro apparire in quel modo, derivante dall'azione della combinazione dell'influenza illuminante dei Trionfanti e della forza karmica positiva di coloro che devono essere domati,

Il loro apparire si basa, in primo luogo, sull'influenza illuminante dei Trionfanti e, in secondo luogo, sulla forza karmica positiva delle persone da domare. Da questi, appaiono corpi [di corpi illuminanti] come quelli. Quando dice: "Dal funzionamento della combinazione", intende dal funzionamento della combinazione di questi due. Sulla base della combinazione sia dell'influenza illuminante dei Trionfanti che della forza karmica positiva di coloro che devono essere domati, dal funzionamento di quella combinazione, appaiono in quel modo. Ai bodhisattva che dimorano con livelli di mente bhumi, appaiono come corpi sambhogakaya e, similmente, ad altri esseri erranti appaiono come corpi nirmanakaya. Sta dicendo che questo si basa sull'influenza illuminante dei Trionfanti e sulla forza karmica positiva di coloro che devono essere domati.

Quando dice "dal funzionamento della combinazione", significa "basato sulla combinazione dei due". Il loro apparire in quel modo non è basato solo sull'influenza illuminante dei Trionfanti, ma anche sulla forza del karma positivo di coloro che devono essere domati.  

La purezza che è la natura propria dei pensieri concettuali e la purezza che è la natura propria delle apparenze [come quelle dei corpi della forma di un Buddha] sono ugualmente importanti. Le apparenze dei Buddha in maturazione e liberazione (smin-grol) sono come riflessi derivati (gzugs-brnyan). I Buddha in maturazione e liberazione, naturalmente, sono certamente puri. Proprio come a seconda della purezza [di uno specchio pulito] apparirà il tuo riflesso, così anche a seconda della totale purezza dei pensieri e delle menti dei singoli esseri da domare entrerà l'influenza illuminante dei Buddha. Questo non avverrà solo per l'influenza illuminante dei Buddha se la tua mente non è purificata. Inoltre, senza l'influenza illuminante dei Buddha, non accadrà nemmeno se la tua mente è purificata. Pertanto, [vedere i corpi della forma di un Buddha ] dipende dalla forza di entrambi.   

Per continuare:

Inoltre, grazie al loro apparire in questo modo, grazie alla combinazione dell'influenza illuminante dei Trionfanti e della forza karmica positiva di coloro che devono essere domati, l'influenza illuminante realizza le loro speranze (come una gemma che esaudisce i desideri) o un albero che esaudisce i desideri, continuando senza interruzione finché dura l'esistenza compulsiva (del samsara). Questa è chiamata "la (definitiva) purificazione della confusione nella profonda consapevolezza".

Qui si dice che finché dura il samsara dei tre piani dell'esistenza compulsiva, continuando senza alcuna interruzione, per altrettanto tempo durerà anche l'influenza illuminante dei Trionfanti, continuando senza alcuna interruzione

Questo è il modo in cui l'influenza illuminante dei Buddha realizza gli obiettivi degli esseri erranti attraverso l'essere senza pensiero concettuale. "Gemma", qui, è una gemma che esaudisce i desideri. Non importa quale richiesta le si rivolga, la esaudisce. Non ha pensieri sull'aspetto del suo oggetto, ma ciononostante realizza gli obiettivi degli esseri erranti attraverso l'essere senza pensiero concettuale. Allo stesso modo, l'influenza illuminante dei Buddha che continua senza interruzione è come una gemma che esaudisce i desideri attraverso il suo essere senza alcun pensiero concettuale. Anche un albero che esaudisce i desideri è così. Non importa quale desiderio si richieda a un albero che esaudisce i desideri, si dice che allo stesso modo lo esaudisca. Questa è la purificazione [definitiva] della confusione nella consapevolezza profonda

Come per tutti i testi, segue una preghiera di dedicazione :

(85) Possa il sole trainato da sette cavalli, che ha un significato profondo e il cuore (spiegato) in questo modo, emanando migliaia di raggi di luce delle sue parole assortite e dei loro significati sul mondo di coloro che hanno bisogno di essere domati attraverso il sentiero del cielo delle loro menti, eliminare l'oscurità dell'inconsapevolezza da tutti gli esseri erranti.

Il [sole] trainato da sette cavalli, che ha un significato profondo e il cuore [spiegato] in questo modo, si riferisce a ciò che è stato discusso come la purificazione della confusione nella consapevolezza profonda. Ha un significato profondo ed è il cuore. Cuore significa che è come il cuore più intimo di tutti gli insegnamenti del Dharma. Questo è impostato come abbellimento poetico (gzugs-rgyan) che qui è una metafora. Allo stesso modo, il [sole] trainato da sette cavalli deve essere inteso come una metafora per il sole. Il sole sorge nel cielo. Scorrendo attraverso il sentiero del cielo, elimina tutta l'oscurità sui piani del mondo di coloro che necessitano di essere domati. Elimina l'oscurità mentre attraversa i quattro mondi-isola (i quattro continenti). Svolge questa funzione e simili.

Più in dettaglio, il cielo è una metafora delle loro menti. La carrozza trainata da sette cavalli è una metafora di [questi insegnamenti, che sono di] profondo significato e cuore [del Dharma]. Il mondo è metafora di coloro che necessitano di essere domati. Quanto all'emanazione di migliaia di raggi di luce delle sue parole assortite e dei loro significati, i raggi di luce, emanati dal sole, causano l'eliminazione dell'oscurità e così via. Allo stesso modo, [questi insegnamenti] emanando le loro parole e i loro significati, che sono di profondo significato e cuore [del Dharma], li irradiano nei continua mentali delle persone. Così, come il sole trainato da sette cavalli percorre il sentiero del cielo eliminando l'oscurità del mondo, allo stesso modo, sulla base di [questi insegnamenti] che emanano la luce delle loro parole e significati assortiti, che sono di profondo significato e il cuore [del Dharma], alle menti delle persone di buona fortuna, possano esse spazzare via tutta l'oscurità dell'inconsapevolezza, dell'ignoranza, da questi esseri erranti con menti limitate. Questo è il significato di questo verso.

Questo (conclude) il quarto capitolo di Una preziosa ghirlanda per i quattro temi (di Gampopa), "Purificare la confusione nella profonda consapevolezza".
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