La paura nella relazione studente-maestro

La paura della "violazione della devozione al guru"

Quasi ogni testo classico sulla relazione discepolo-mentore include una sezione sulla sofferenza infernale che deriva da ciò che di solito viene tradotta come "violazione della devozione al guru". Il materiale deriva principalmente dalla vivida descrizione di quegli orrori di Ashvaghosha, che a sua volta riassume alcuni passaggi dei tantra. Sebbene il punto riguardi specificamente le relazioni con i maestri tantrici, la maggior parte degli autori tibetani ritiene che abbia un significato condiviso che si applica anche alle relazioni con i maestri di sutra.

Lo studio di questo insegnamento induce molti occidentali a iniettare un elemento devastante di paura nelle loro relazioni con i maestri spirituali. La paura dell'inferno porta facilmente a una mentalità di culto e può renderli soggetti ad abusi da parte di maestri senza scrupoli, ad avere paura di protestare contro un comportamento improprio o di lasciare i loro insegnanti per paura di bruciare all'inferno. Per evitare questo tipo di relazione malsana, bisogna esaminare attentamente l'insegnamento.

In primo luogo, bisogna sapere esattamente quali tipi di atteggiamento e comportamento i testi descrivono come cause dell'inferno. Altrimenti, qualora il termine usato devozione al guru li abbia già fuorviati, la dubbia frase "violazione alla devozione al guru" potrebbe confonderli ancora di più. Quindi, bisogna capire il concetto buddhista di inferno e, infine, apprezzare le implicazioni psicologiche della paura all'interno di un contesto culturale occidentale.

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